Monday, February 19, 2007

"Ferma questa macchina del CAZZO!!!"

Ben è un adolescente ormai ad un passo dall'età adulta. Sicuramente un traguardo importante, se non fosse che lo sta raggiungendo senza avere un minimo di controllo sulla propria vita: le cause sono da ricercare in un padre, pastore nella chiesa di quartiere, completamente assente e in una madre dispotica, fervente attivista religiosa e bigotta. La donna controlla ogni aspetto della vita del figlio dalle lezioni di guida, alle attività religiose e benefiche. Proprio per finanziare una di queste, la madre lo "invita" a trovarsi un lavoretto estivo. Apatico dall'animo del poeta, innamorato e non corrisposto, Ben trova lavoro presso Evie, un'anziana attrice solitaria e dal linguaggio particolarmente scurrile, da troppo tempo lontana dal palcoscenico. Tra i due, in viaggio da Londra ad Edimburgo per una rappresentazione letteraria, nascerà una particolare quanto forte amicizia che li aiuterà entrambi a colmare le lacune delle loro vite: Ben troverà la sua identità riacquistando il controllo sulla sua esistenza, mentre Evie rimedierà alla solitudine ed all'isolamento nel quale da troppo tempo si è confinata. Veramente interessante questo esordio alla regia cinematografica di Jeremy Brock (già sceneggiatore e regista teatrale) che scrive anche la sceneggiatura. Con estrema semplicità, Brock mette in scena un racconto di crescita a metà strada con il road movie dove, tra campeggi all'aperto e recite di Shakespeare, Ben riuscirà ad emergere dalla cappa di ipocrisia in cui la madre lo costringe a vivere ( la donna ostenta un profondo sentimento Cristiano e allo stesso tempo intrattiene in maniera anche abbastanza evidente una relazione extraconiugale). Girato con budget ridotto, musicato con cura, il film gioca le sue carte migliori nella solidità e freschezza del racconto e nelle interpretazioni di Laura Linney e Julie Walters. Nota a parte per il giovane Rupert Grint, al suo primo vero ruolo al di fuori della saga di Harry Potter: il ragazzo sembra un tantino mono espressivo ma forse, visto anche il personaggio che interpreta, la cosa non guasta più di tanto.

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