Friday, March 31, 2017

CINE20 - 268^ PUNTATA


In questo nuovo appuntamento con CINE20 sarete come noi testimoni dell'arrivo in sala del live action Made in USA di Ghost in the Shell. Con il buon Kusa però vi forniamo anche delle alternative con la commedia 17 Anni o il thriller spagnolo La Vendetta di un uomo tranquillo.
In apertura, per tutti gli amanti dell'action, recensiamo John Wick - Capitolo 2.
Siamo online qui.

Wednesday, March 29, 2017

Bentornato John!


"Mi dica John, è qui per il Santo Padre?" 

Probabilmente se ne parlerà in maniera più approfondita su CINE20 ma è bene chiarire subito che John Wick capitolo 2 non delude le aspettative e riesce anche a farti digerire il fatto che Scamarcio si sia doppiato nella versione italiana.

La recensione su CINE20!!!

VOTO:

Monday, March 27, 2017

Get the board!


La cosa che più fa paura di Ouija di Stiles White è il nulla assoluto di cui è composto, un buco nero del peggio della cinematografia di genere che inghiotte senza pietà un'ora e mezza della vostra vita.
Un teen movie in salsa horror che come da manuale trasforma i protagonisti in vittime sacrificate al Male di turno per il quale non si può che parteggiare.

VOTO:

Thursday, March 23, 2017

CINE20 - 267^ PUNTATA


Apriamo la rubrica questa settimana parlando di serie tv perchè abbiamo visto Iron Fist e ci ha molto deluso.
Con il buon Kusa esaminiamo invece cosa ci aspetta in sala per i prossimi sette giorni e parte la fantascienza di Life, l'unico titolo degno di attenzione è Elle di Paul Verhoeven.
Online qui.

Tuesday, March 21, 2017

Shadows of war


In Under the Shadow (L'ombra della paura è il titolo italiano con il quale lo trovate su Netflix) è davvero difficile capire cosa fa più paura, se le bombe che piovono dal cielo, la Rivoluzione Culturale o i Jinn che tormentano la famiglia protagonista, ma sopratutto Shideh che a causa del suo attivismo non può più frequentare l'università e che ora rischia di perdere anche il legame con la figlia.
Come il miglior ciname horror insegna, Babak Anvari ci racconta attraverso il genere il terribile spaccato politico e sociale di una Theran nel pieno del conflitto tra Iran e Iraq, visto attraverso gli occhi di una giovane donna nella disperata lotta per rimanere aggrappata agli ultimi barlumi di libertà e indipendenza che gli sono rimasti.

VOTO:

Friday, March 17, 2017

CINE20 - 266^ PUNTATA


Pur con tutti i suoi limiti Kong: Skull Island sa come intrattenere e ve ne parliamo in apertura. Con il buon Kusa poi diamo un'occhiata alle uscite settimanali in sala segnata dal live action Disney de La Bella e La Bestia ma sopratutto dall'attesissimo ritorno di John Wick.
Leggeteci online qui.

Tuesday, March 14, 2017

Charlize ATOMICA!!!





Cosa ci insegna il trailer di Atomic Blonde?

1) che il cinema action di menare ha bisogno di più protagoniste femminili;

2) come usare in un trailer una canzone dei Queen. #suicidesquadsucaforte

3) che la prossima estate sarà sempre troppo lontana.

Friday, March 10, 2017

CINE20 - 265^ PUNTATA


Il nuovo appuntamento con CINE20 non poteva che aprirsi con la recensione dedicata all'ottimo Logan di James Mangold.
Insieme al buon Kusa poi esaminiamo le uscite della settimana dove consigliamo Il Diritto di Contare e Kong: Skull Island, pellicola che apre una nuova stagione dei mostri grossi al cinema.
Nei negozi sono già disponibili invece le edizioni home video di Doctor Strange.
Online qui.

Monday, March 06, 2017

La terza volta di Ip


Ricordo ancora l'entusiasmo dopo la visione del primo Ip Man di Wilson Yip. Tante belle mazzate che mettevano in secondo piano la ricamata celebrazione dei valori cinesi contro la brutalità nuda e cruda dei conquistatori giapponesi.
Poi arrivò Ip Man 2 e non bastò la presenza di Sammo Hung a coprire il ritratto macchiettistico dei coloni inglesi e l'aspetto biografico trattato con superficilità e per buona parte inventato.
Con Ip Man 3 le cose non migliorano di certo, anzi. Biograficamente non si poteva correggere gli errori compiuti con il film precedente quindi lasciamo pure perdere. La storia è per lo più irrilevante, dagli sviluppi prevedibili e la presenza di Mike Tyson fa sorridere da quanto è fuori luogo. Se non fosse per la regia di Yip anche le sequenze di lotta apparirebbero più svogliate di quanto effettivamente lo siano, forse anche perchè Donnie Yen recitava con la testa rivolta a Hollywood.

(*) VOTO:

(*) Similmente a quanto fatto per le pellicole di genere horror, inauguriamo con questo post il sistema di valutazione "Mani in faccia" per giudicare in maniera semplice ed immediata i film di menare che qui ci piacciono assai.

Friday, March 03, 2017

CINE20 - 264^ PUNTATA


Nella settimana di Logan tutti in silenzio a lustrargli scarpe e artigli. Si, si, prorpio tutti, anche Ozpetek, non scherziamo.
Online qui.

Wednesday, March 01, 2017

Back to its (Resident) EVIL roots


La Capcom fa le cose per bene e riporta la saga di Resident Evil (Biohazard in Giappone) a livelli e fasti che non raggiungeva più da troppo tempo e anzi, vista la svolta "shooter" degli ultimi capitoli, forse parevano pure perduti per sempre.
Per questo settimo capitolo del franchise si recupera l'eredità del passato (tanti dettagli ed elementi storici di gameplay) e si fa buon uso di quanto insegnato da altri titoli horror moderni (si pensi alla demo P.T. o Outlast) per portare la più grossa rivoluzione nella saga: la visuale in prima persona.
Scelta che ha fatto storcere il naso ai purisiti ma che si è rivelata totalmente vincente nel restituire al giocatore un'esperienza immersiva impressionante dandogli finalmente il ruolo di protagonista. Capcom si scrolla coraggiosamente di dosso il peso di personaggi iconici che si alternano ormai da vent'anni (Chris, Jill, Leon o Claire) e ci fa impersonare un uomo qualunque che, nella speranza di ritrovare la moglie scomparsa da tre anni, finisce in una fattoria sperduta tra le paludi della Louisiana nelle mani di una famiglia poco rassicurante.
Ma è anche un capitolo estremamente cinefilo che cita in più occasioni il cinema di genere: si va da "La Casa" di Raimi nella fase iniziale, passando per una cena in famiglia degna de "Non aprite quella porta" di Hopper, fino ad una sezione degna di James Wan e del suo "Saw".
Al di la dei cambiamenti, dei riferimenti e delle sensazioni che può aver trasmesso la demo (Beginnin hours) che ha anticipato l'uscita del gioco (svolta sovrannaturale? Ma quando mai!) questo è un Resident Evil a tutti gli effetti con una storia che si dipanerà mano a mano che ci si addentrerà sempre più a fondo nell'incubo che ha inghiottito i Baker e la loro casa.