Thursday, February 08, 2007
Boys Be Ambitious - Sangue innocente
Per Riichi, la sua ragazza Ryoko, il migliore amico Yuji e Kotetsu, il periodo scolastico sta per finire. Giunti all'ultimo anno di liceo, a differenza di altri loro coetanei, dovranno abbandonare il protettivo mondo scolastico e tuffarsi a capofitto nella vita, con tutte le difficoltà e gli ostacoli che questo comporta. Ryoko troverà presto un lavoro in un salone di una parrucchiera mentre i ragazzi, tra una rissa e l'altra faranno fatica a sistemarsi. Tra lavoretti saltuari, servizi di "protezione", Kotetsu trova lavoro come cuoco e nello stesso locale Riichi incontra una giovane prostituta sua compagna di classe ai tempi delle medie. Tra i due nasce subito qualcosa e incominciano a frequentarsi assiduamente. Il rapporto con Ryoko, già logorato dagli anni, finirà definitivamente e questa situazione influirà in negativo anche sul rapporto con Yuji e Kotetsu. Per il secondo romanzo autobiografico di Riichi Nakaba a trovare trasposizione cinematografica, la regia viene affidata a Takashi Miike. Chi, meglio di un ragazzo di Osaka, può raccontare le vicende dei teppisti di Kishiwada (o Kishiwada Shonen Gurentai se preferite)? Nessuno credo, o meglio, nessuno può raccontarle come farebbe il buon Miike. Attingendo probabilmente da esperienze personali, Miike porta sullo schermo un racconto a tratti divertente (e divertito), a tratti triste e toccante sul diventare adulti, sul lasciarsi alle spalle l'adolescenza ed entrare definitivamente in quell'età dove le scelte personali pesano sulla propria vita e su quella degli altri. Miike si dimostra per l'ennesima volta regista eclettico, capace di adattarsi a sceneggiature a lui meno congeniali, dosanto sapientemente l'uso della violenza e stemperando anche i momenti più drammatici con un sapiente uso dell'ironia. Nel 1998, Miike dirigerà anche il terzo film dedicato ai "ragazzi di Kishiwada", a mio avviso uno dei suoi film più belli e personali. Ma questo, come si dice, è un'altra storia.
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