Saturday, March 31, 2007

"Non permetterò che Logan ed Henderson mi usino come una pedina"

ATTENZIONE: IL SEGUENTE POST CONTIENE SPOILER

01:00 - 02:00
Audrey fortuna- tamente non è ferita in maniera grave. Jack decide di portarla con se, la carica in auto e chiama Chloe chiedendole di rintracciare i movimenti di Henderson attraverso le registrazioni satellitari. L' uomo non sembra essersi allontanato molto ed infatti Jack riesce a raggiungerlo e a speronarlo mandandolo fuori strada. Henderson si rifugia in un fienile, Jack riesce a catturarlo ma l'uomo ha un ennesimo asso nella manica: un elicottero sta seguendo il segretario Heller e se il pilota non riceve una chiamata da Henderson ogni 15 minuti, un cecchino a bordo ha l'ordine di fare fuoco. Jack contatta Heller che gli conferma di essere seguito dall'alto da un elicottero. Il segretario insiste affinché Jack non ceda al ricatto e per evitare che Henderson fugga e la registrazione venga definitivamente perduta, decide di sacrificarsi lanciandosi con la macchina in un dirupo. Senza più la carta del ricatto, Henderson è vittima della furia di Jack che lo colpisce violentemente e lo ammanetta ad una parete. Il presidente Logan, nel frattempo, è in contatto con un misterioso gruppo di quattro persone con le quali sembra aver organizzato tutti gli eventi della giornata. Il capo di questi, tale Graham, invita Logan a sistemare al più presto la moglie Martha, diventata fastidiosamente troppo curiosa. Logan la fa rinchiudere in una stanza dopodiché va a parlarle e le confessa tutte le sue responsabilità della giornata. La donna appare terribilmente sconvolta ma decide, per il bene del Paese, di non dire nulla. Jack cerca la prova dappertutto ma non la trova. Chiede allora a Chloe di effettuare un controllo più approfondito con il satellite e di verificare se Henderson si è fermato da qualche parte subito dopo aver lasciato l'aeroporto. L'intuizione di Jack è valida: Henderson si è incontrato con qualcuno che si è diretto nuovamente all'aeroporto dove è in partenza un charter con dei diplomatici a bordo. Jack chiama Buchanan e gli chiede di contattare Curtis e mandarlo a prendere Audrey e Henderson mentre lui va all' aeroporto. Mentre Audrey è sola, arrivano in elicottero gli uomini di Henderson. Per fortuna la squadra di Curtis giunge in tempo, eliminando gli uomini armati e traendo in salvo Audrey. Karen Heyes scopre che Chloe è fuggita e trova, attraverso i nodi informatici che la ragazza sta utilizzando per aiutare Jack, la sua ubicazione. Manda una squadra della Sicurezza Nazionale a prenderla ma, assecondando un sospetto che ha da qualche ora, chiama Buchanan avvertendolo di far allontanare Chloe il più in fretta possibile. Jack arriva all'aeroporto e il suo uomo è uno dei passeggeri dell' aereo charter. Riesce a salire sull' aereo nascondendosi nello scomparto bagagli, poco prima che il portello si chiuda. Dopo di che l'aereo decolla.

02:00 - 03:00
Jack è sull'aereo. Contatta Chloe, che nel frattempo è scappata su avvertimento di Karen Heyes, e le chiede di trovargli un uomo a bordo che possa in qualche modo essere collegato ad Henderson. Chloe si sistema con il suo portatile nel bar di un Motel poco distante dalla casa di Buchanan. Un uomo tra i passeggeri potrebbe essere quello giusto essendo un impiegato della Omicron, l'azienda di Henderson. Jack entra in cabina da una botola e si siede di fianco alla guardia di bordo. La colpisce facendola svenire, procurandosi così una pistola. Dopodiché con il distintivo della guardia chiede al suo sospetto di seguirlo per identificare un oggetto trovato nei bagagli. Appena raggiunto il retro dell' aereo, Jack lo stordisce e lo porta nel locale bagagli. Qui scopre che l'uomo non ha la registrazione e che quasi sicuramente non è coinvolto. La guardia tramortita si sveglia è da l'allarme. La notizia di un possibile dirottatore arriva presto, sia alle orecchie del CTU che a quelle del presidente Logan. Jack cerca di comunicare con il capitano e di fargli capire la delicatezza della situazione. L' uomo pare inamovibile e decide di tornare a Los Angeles. A Jack non rimane altro che dirottare l' aereo. Buchanan viene portato al CTU dagli uomini della Sicurezza Nazionale e Karen Heyes, sempre più convinta dell' innocenza di Jack e del probabile complotto ordito dal presidente degli Stati Uniti, cerca di prendere tempo per permettere a Jack di recuperare la prova. Il Presidente Logan le ordina però di inviare all'aeroporto una squadra dei servizi segreti e di catturare Jack vivo o morto. Nel frattempo anche Mike Novik è insospettito dallo strano comportamento del Presidente ma soprattutto dalla First Lady, che appare in uno stato di agitazione preoccupante. Chloe, instancabile nelle sue ricerche, trova un' altro possibile contatto: il copilota. L'uomo è infatti da anni membro dell' equipaggio degli aerei privati della Omicron. Jack spiega al pilota questi nuovi sviluppi, chiedendogli di permettergli di accedere alla cabina di pilotaggio. Il pilota si alza con una scusa e sblocca la porta. Jack entra e atterra il copilota intimandogli, con la pistola puntata, di consegnargli la registrazione. Jack contatta Karen, confermandole di essere in possesso della prova e che sarà a terra in 15 minuti. Anche Graham è a conoscenza dell'accaduto e consiglia al Presidente l'unica cosa da fare per evitare che tutto il marcio venga a galla: abbattere l'aereo con i suoi 50 passeggeri a bordo.

Friday, March 30, 2007

"If war is hell then what comes after?"

1945. Berlino è una città devastata da una guerra ormai agli sgoccioli. Solo sul fronte giapponese si continua a combattere andando verso il tragico epilogo che tutti conosciamo. Nella città tedesca nel frattempo, americani, inglesi e russi si trovano per la Conferenza di Pace. In realtà l'incontro ha lo scopo ben preciso di stabilire le nuove direttive per il mondo post-guerra mondiale e per studiare da vicino quelli che potrebbero essere i futuri nemici. Ma soprattutto, le grandi potenze cercano di mettere le mani sulle eredità tecnologiche e militari del Terzo Reich. A fare gola a molti è lo scienziato a capo del progetto dei missili V2, tale Franz Bettmann. Proprio in quei giorni arriva a Berlino il Capitano Jake Geisman. In un locale incontra la donna con la quale intratteneva una relazione durante la guerra, Lena Brandt. La donna sta insieme ad un giovane soldato, Patrick Tully, autista dello stesso Geisman. Lena non è sentimentalmente legata a Tully ma vede nel ragazzo la sua unica possibilità di abbandonare Berlino per sempre. Qualche giorno dopo Tully viene trovato morto e Jake comincia ad investigare sullo strano accadimento. Le sue scoperte coinvolgeranno anche il marito di Lena, dato per morto durante i bombardamenti, che segretamente lavorava come assistente di Bettmann durante la guerra. Dopo il gioiellino "Bubble", Steven Soderbergh continua a stupirmi con i suoi side-projects che emettono in luce (qualora ce ne fosse ancora bisogno) un talento poliedrico ed un incondizionato amore per il cinema. Questo suo ultimo The Good German (diventato in Italia "Intrigo a Berlino") è un chiaro e sentito omaggio (non credo sia possibile parlare di plagio) ad un cinema ormai scomparso. Tutto, dalla locandina, alla regia, dal montaggio, alla fotografia (un bianco e nero splendido), dalle luci, alle musiche, riporta alla mente capolavori senza tempo come Casablanca (il finale soprattutto) e Il Terzo Uomo. Ma se il tentativo di riportare al giorno d'oggi il "cinema di ieri" (se non altro nella forma) può dirsi pienamente riuscito, quello che lascia un tantino a bocca asciutta è il contenuto: lo svolgersi della storia appare un tantino piatto (ma va detto che, da spettatori "moderni" non siamo abituati a questi ritmi) anche se il film si lascia guardare dall' inizio alla fine. Si è spinti principalmente dalla curiosità di sbrogliare il complicato (pure troppo) intreccio di personaggi, di svelare un "intrigo" dalle tinte noir. A tal proposito voglio segnalare una brava Cate Blanchet, nell' insolito ruolo di dark lady, bellissima quanto pericolosa. A conti fatti siamo un pelino sopra la sufficienza e magari, se l'avete perso al cinema, recuperatelo a noleggio se non altro per apprezzare la bontà dell' operazione. A me, nel frattempo, è venuta voglia di rivedermi Casablanca.

Thursday, March 29, 2007

SEVEN SAMURAI - 3 DISC SPECIAL EDITION (CRITERION COLLECTION #2) - (USA - R1)

Oggi avrei dovuto postare (finalmente) le foto di una famosa cena fatta l'estate scorsa. Era tutto pronto, fotografie accuratamente selezionate, possibile divisione in due capitoli ecc. Invece, proprio questa mattina, mi arriva questa chicca suprema: Seven Samurai - 3 Disc Special Edition. Uscita numero 2 delle nuove stampe della casa americana Criterion (che può vantare tra i titoli in catalogo Amarcord di Fellini, Brazil di Gilliam e centinaia di altri titoli), rispetto alla precedente di alcuni anni fa questa edizione vanta, oltre ad un cospicuo quantitativo di contributi aggiuntivi, un master video RESTAURATO in HD. Il film è del 1954 ma, se lo vedete su schermo, non potrete che rimanere a bocca aperta per la qualità delle immagini. Buone le due tracce audio (rigorosamente in giapponese) e i sottotitoli inglesi (rimovibili). Forse più in là posterò le foto della Limited Edition italiana edita da Mondo HE o, magari, il confronto tra le due edizioni. Ma una cosa ve la dico subito: questa della Criterion è LA MIGLIORE EDIZIONE ESISTENTE AL MONDO!!! Se amate il cinema (e Kurosawa in particolare) e volete aggiungere un pezzo importante nella vostra videoteca, fatevi (o fatevi fare ^___*) questo bel regalo. La mia copia l'ho presa da Yesasia.com ma anche su eBay potete trovarla, magari ad un prezzo anche migliore.

Caratteristiche Generali e Tecniche:
Produttore: Criterion
Distributore: Criterion
Video: 1.33:1 (RESTAURATO!!!) NTSC
Audio: Giapponese Dolby Digital mono e Surround
Sottotitoli: Inglese (rimovibili)
Extra: Disco1 -Due commenti audio, Trailers, Galleria di poster e immagini dietro le quinte; Disco2 - Documentario making of; Disco3 - Conversazione tra Kurosawa e Oshima, ducumentario "Seven Samurai": Origins and Influences; Booklet da collezione
Regione: 1 USA
Confezione: cofanetto

Contenuti Cofanetto:
1 DVD film prima parte - extra
2 DVD film seconda parte - extra
3 DVD contenuti speciali
Booklet 57 pagine






Wednesday, March 28, 2007

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - MR. VENDETTA (SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE)

Produttore: Lucky Red
Distributore: Medusa
Video: 1.85:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1; Italiano e Coreano 2.0
Sottotitoli: Italiano e Italiano non udenti
Extra: Commento audio del regista, Making of, Storyboard, Featurette sugli effetti speciali, Trailer, Schede filmografiche cast, Poster di Old boy
Regione: 2 Italia
Confezione: amaray



Note: dovremmo ritenerci fortunati? Se non fosse stato per il successo di Old Boy, suggellato dal premio dell Critica al festival di Cannes, probabilmente non avremmo mai visto qui in Italia Mr. Vendetta (Sympathy for Mr. Vengeance), ma questo non giustifica il lavoro approssimativo compiuto dalla Lucky Red per il bellissimo film di Park Chan-wook. Mentre in tutto il mondo si possono trovare edizioni più o meno riuscite, la nostra è stata deliberatamente deturpata sul versante video: a fronte di un aspect ratio di 2.35:1, l'edizione italiana presenta un rapporto di 1.85:1. Il che significa che le inquadrature volute e studiate dal regista coreano (tra l'altro importantissime per l'estetica stessa della pellicola) sono state "amputate" di una porzione considerevole sia a sinistra che a destra. Potrei soffermarmi sui pregi di questo dvd (audio originale, sottotitoli rimovibili ed extra) ma, per la cocente delusione pagata di tasca, proprio non mi va. A quanto ne so, l'edizione coreana con formato video corretto, è fuori catalogo quindi irreperibile. Ne esiste una versione europea edita dalla TF1 Video con sottotili in francese. L'unica edizione "english friendly", con formato video corretto è la seguente


Produttore: Tartan
Distributore: Tartan Home Video
Video: 2.35:1 anamorfico (da confermare)
Audio: coreano Dolby Digital 5.1, DTS (da confermare)
Sottotitoli: Inglese
Extra: Commento audio del regista, Interviste, Featurette di produzione, Trailers Regione: 2 UK
Confezione: (da confermare)



Note: l' edizione che sottopongo alla vostra attenzione è quella a doppio dvd contenuta nel cofanetto The Vengeance Trilogy e non vendibile (almeno per il momento) separatamente. La dicitura "da confermare" l'ho messa perchè non ho avuto modo di reperire informazioni ufficiali di questi dati. Riporto però questo
link di un sito piuttosto affidabile. Naturalmente appena avrò notizie certe aggiornerò subito questo post. Considerate poi che ho una mezza intenzione di acquistarlo questo bel cofanetto ^___^. Comunque, se foste interessati lo potete trovare al solito www.play.com. Di seguito una foto della Deluxe Edition e dei suoi contenuti...solo per veri maniaci (eccomi!!!)


Tuesday, March 27, 2007

Il Capitano Jack Sparrow torna a salpare

Will Turner ed Elizabeth Swann stanno finalmente convolando a nozze, quando il destino ci mette lo zampino. Lord Beckett, capitano della Compagnia delle Indie, emette un mandato d'arresto su di loro con l'accusa di aver aiutato il pericoloso pirata (Capitano!) Jack Sparrow a fuggire. L'unico modo per evitare la forca è recuperare la bussola che Jack tiene sempre con se e che, a quanto asserisce Beckett, punta verso un tesoro inestimabile. L' impresa non sarà per niente facile visto che suddetta bussola è di importanza vitale per il pirata (Capitano!!) Sparrow. Senza di essa non potrà recuperare un prezioso bauletto contenente il cuore del pirata fantasma Davy Jones, capitano dell' Olandese Volante. In cambio del cuore, Jack spera di ottenere la salvezza della sua anima che vendette a Davy in cambio della sua amata nave, La Perla Nera: il pirata recuperò la nave dagli abissi e promise a Jack tredici anni al comando del vascello, allo scadere dei quali Sparrow diventerà parte della ciurma di dannati dell' Olandese Volante. I termini fissati da Davy Jones sono scaduti ed ora il pirata vuole che il debito venga saldato. Ve lo dico subito, tanto per non equivocare: guardando questo secondo capitolo delle avventure del pirata (Capitano!!!) Jack Sparrow ho avuto la stessa sensazione che provavo da bambino quando, un giocattolo particolarmente desiderato, veniva a poco a poco lasciato da una parte appena iniziava a spegnersi l'emozione per la "novità". Mi spiego meglio: il primo film (La Maledizione della Prima Luna) aveva i suoi difetti. Ben lontano dall' essere considerato un bel film, presentava una trama molto leggera e personaggi un po' piatti. Tutti tranne uno: Jack Sparrow interpretato da un Johnny Depp istrionico e più ispirato che mai, alla sua prima volta in un ruolo assolutamente commerciale e fuori (ma proprio FUORI) dai suoi soliti schemi. Ed è anche l' unico motivo che mi ha spinto a vedere questo (prevedibile) sequel. Il fatto è che, a parte una trama un po' più articolata (anche in previsione dell' ormai prossimo terzo capitolo), il film presenta tutti i difetti del precedente. Johnny Depp è sempre una spanna sopra tutti gli altri attori (non che sia difficile essere migliori di Orlando Bloom) ma l' effetto "novità" di cui parlavo prima è passato: si sorride, ogni tanto scappa una risatina ma niente di più. Discorso a parte per gli effetti speciali che rispetto al primo film hanno subito un elevamento a potenza: ben fatti e perfettamente intergrati al tono e alla tipologia di storia raccontata. Purtroppo per essere un film di intrattenimento due ore e venti di durata sono veramente eccessive e si sentono in particolar modo quando il ritmo della narrazione tende a calare. Comunque: se volte vedere un film che non vi impegni: guardatelo! Se volete far passare una serata tranquilla e divertente ai vostri figli: guardatelo! Se volete vedere un film di Gore Verbinsky: guardatevi The Weather Man! Se avete di meglio da fare: lasciatelo perdere, date retta a me.

Monday, March 26, 2007

"Please, sir, I want some more."

Dura la vita per il giovane Oliver Twist, orfano senza famiglia, senza casa. Nonostante il suo viso pulito, gli occhi tristi, la voce così fioca che diviene difficile sentirlo, uomini grassi e ricchi lo guardano dall'alto della loro tavola imbandita e già se lo immaginano a penzolare con una corda legata al collo. Troppo ingombrante per i suoi "padroni", la sua indole ribelle si manifesta in un educato "posso averne ancora per favore", riferito alla terribile sbobba che è costretto ad ingurgitare. Divenuto intollerabile, viene venduto come garzone ad un fabbricatore di bare. Qui le cose non vanno certo meglio e una furiosa lite con un ragazzo che lo scherniva prendendosi gioco della madre defunta, porta Oliver ad una delle decisioni più importanti della sua vita: prende le sue poche cose e parte. Una pietra miliare sulla strada gli indica la sua destinazione e la sua distanza: Londra 70 miglia. E nella grande città la vita di Oliver si troverà ad un bivio, diviso tra un generoso benefattore e la banda di ladruncoli del perfido Fagin. Considerato tutto il ritardo con il quale recupero questo film, ero combattuto se scriverne o meno. Fatto sta che mi sembra doveroso sottolineare il ritorno di Roman Polansky al cinema dopo Il Pianista, e non è cosa da poco. Dopo aver trattato con sofferente realismo le vicissitudini del pianista Wladyzlaw Szpilman (interpretato da uno splendido Adrien Brody), Polansky porta sul grande schermo un' importante opera letteraria: Oliver Twist di Charles Dickens. Per quanto sia sempre difficile "tradurre" la pagina stampata sullo schermo, non credo si possano muovere al regista polacco particolari critiche. L'essenziale è tutto li, sotto i nostri occhi. Chi non ha memoria di questo racconto? Chi non si è emozionato nel vedere il giovane Oliver incamminarsi con il suo fagotto in spalla, incorniciato dagli splendidi colori della campagna? Ed è proprio sui colori che vorrei soffermarmi, sulle luci. Oliver Twist è fotografato magnificamente. Gli interni illuminati dalla luce calda delle candele. La già citata campagna, luminosa, solare. Londra cupa, plumbea come dovrebbe essere, come ce la siamo sempre immaginata. Anche gli attori funzionano alla perfezione: il giovane Barnay Clark è un Oliver Twist perfetto e Sir Ben Kingsley non poteva caratterizzare in maniera migliore il personaggio di Fagin. Un' altra piccola mancanza cinematografica colmata e in maniera soddisfacente per di più. Di questi tempi è una gran fortuna.

Sunday, March 25, 2007

Lyric of the Week / STEREOPHONICS - HANDBAGS AND GLADRAGS

Ever see a blind man cross the road
Trying to make the other side
Ever see a young girl growing old
Trying to make herself a bride

So what becomes of you my love
When they have finally stripped you of
The handbags and the gladrags
That your poor old Grandad had to sweat to buy you

Once I was a young man
And all I thought I had to do was smile
Well you are still a young girl
And you bought everything in style

So once you think you're in you're out
'Cos you don't mean a single thing without
The handbags and the gladrags
That your poor old Grandad had to sweat to buy you

Sing a song of six-pence for your sake
And take a bottle full of rye
Four and twenty blackbirds in a cake
And bake them all in a pie

They told me you missed school today
So what I suggest you just throw them all away
The handbags and the gladrags
That your poor old Grandad had to sweat to buy
Oh oh

They told me you missed school today
So what I suggest you just throw them all away
The handbags and the gladrags
That your poor old Grandad had to sweat to buy you

Friday, March 23, 2007

"Non ti ho mai autorizzato ad uccidere David Palmer"

ATTENZIONE: IL SEGUENTE POST CONTIENE SPOILER

23:00 - 00:00
Il Presidente Logan è direttamente coinvolto in tutti i tragici avvenimenti della giornata. Mentre si dirigono in un posto sicuro, Evelyn rivela che la prova in suo possesso è una registrazione telefonica tra Logan e Henderson, custodita in una cassetta di sicurezza in banca. Arrivati in un motel, Jack e Wayne lasciano la donna e la figlia in una stanza e si dirigono a casa del direttore della banca. Il presidente Logan nel frattempo, fa pressioni a Karen Heyes affinché venga spiccato un mandato d'arresto per Jack Bauer per l'omicidio di Palmer. Per raggiungerlo pensano bene di far pedinare Audrey che, contattato il padre (il segretario alla difesa James Heller), gli chiede di poterlo incontrare urgentemente. Heller decide di modificare il piano di volo e di raggiungere la figlia a Los Angeles. Aiutata da Chloe, Audrey riesce a seminare i suoi inseguitori. Jack e Wayne entrano in casa del direttore della banca e sequestrano l'uomo. Il direttore li conduce alla banca e li fa accedere alle cassette di sicurezza senza far scattare l'allarme silenzioso. La prova è in una cassetta ed è assolutamente schiacciante. Henderson intercetta la chiamata al 911 della figlia di Evelyn che, preoccupata dal fatto che la madre ferita non le rispondeva, ha chiamato un' ambulanza. Interrogata la donna ferita, per Henderson è uno scherzo sapere dove si trova Jack. Organizza così una squadra il cui compito è uccidere Jack, Wayne e recuperare al prova. Jack si accorge della presenza degli uomini armati e fa scattare l'allarme silenzioso per far accorrere la polizia. Dal caos che ne consegue, Jack e Wayne riescono a fuggire con un' auto della polizia, mentre il direttore della banca viene ferito a morte. Raggiunto un posto sicuro, Jack consegna Wayne a Bauchanan e si dirige all' appuntamento con Audrey.

00:00 - 01:00
Heller arriva all' aeroporto dove c'è Audrery che lo aspetta. Nel frattempo anche Jack li raggiunge. Trovato riparo in un capannone Jack fa ascoltare la prova ad Heller. La reazione del segretario alla difesa è sorprendente: fa rinchiudere Jack e Audrey e decide di utilizzare la registrazione per far dimettere spontaneamente Logan. Secondo il suo parere, questo sarebbe meno dannoso per la Nazione che denunciarlo pubblicamente. Nel frattempo Logan ha il suo bel da fare per tenere nascoste a tutti le sue macchinazioni. La sua principale preoccupazione è che il CTU lo avverta immediatamente appena la posizione di Jack Bauer sarà confermata, in maniera da inviare subito Henderson con i suoi uomini. Chloe nel frattempo fa ciò che può per depistare le indagini fino a che viene scoperta e, una sua telefonata fatta a Audrey, permette al CTU di trovare Jack. Chloe viene messa agli arresti ma riesce a fuggire e a raggiungere Bauchanan. Logan ordina al CTU di non intervenire, asserendo che si occuperà lui di tutto. Heller arriva alla residenza presidenziale e rivela a Logan di essere a conoscenza del suo complotto e lo "invita" a dimettersi la mattina seguente. La first Lady, insospettita dallo strano comportamento del marito e dall' improvviso arrivo di Heller chiede ad Aaron qualche spiegazione, intuendo che l'uomo sappia qualcosa. Ed effetivamente l'ex guardia del corpo di Palmer era stato messo al corrente delle macchinazioni di Logan da Jack. Aaron le da appuntamento vicino alle stalle ma stranamente non si presenta. Jack riesce a liberarsi e messi fuori gioco gli uomini di Heller recupera la prova. Ma proprio in quel momento arriva un elicottero con Henderson ed alcuni uomini armati. Sistemati i pesci piccoli, Jack cerca Henderson che nel frattempo si è nascosto nel capannone. Sfortuna vuole che Audrey sia ancora li dentro ed Henderson non ci pensa due volta ad usarla come merce di scambio. Le recide l'arteria brachiale e costringe Jack a consegnarli la prova. Jack acconsente e tampona come può l'emorragia di Audrey. Henderson fugge e rassicura Logan confermandogli di avere con se la registrazione. Logan, che era ormai alle corde, ribalta la situazione e costringe Heller a rassegnare le dimissioni sotto lo sguardo incredulo del vicepresidente Gardener.

"Mi chiamo Dito Montiel e lascerò tutti in questo film"

Dito Montiel è fuggito. Si è lasciato alle spalle il suo quartiere, i suoi amici, la ragazza che amava e suo padre. Dito coltivava il sogno di andare in California con il suo amico Mike e magari mettere su una rock band. Ma le cose non sempre vanno come ti aspetti e Dito parte per la California all' improvviso e da solo. La vita vuole per lui un futuro da scrittore: Guida Per Riconoscere I Tuoi Santi è la sua autobiografia, il suo sofferto racconto della vita nel Queens, tra bande di strada, vendette, ritorsioni. E' la storia di un gruppo di amici il cui destino è stato già deciso dalla strada, è la storia di un padre con il quale Dito non riesce a rapportarsi. Ma è soprattutto la storia dell' abbandono del giovane Montiel, della sua partenza e del suo forzato ma necessario ritorno quando, il padre gravemente malato, rifiuta di farsi ricoverare in ospedale. Un rientro non indolore ma necessario, per mettere in pace i fantasmi del passato e per chiudere tutti i conti lasciati in sospeso. Robert Downey Jr. deve essere rimasto molto colpito dal libro "A Guide To Recognizing Your Saint" per aver spinto, sotto l' ala produttrice di Sting e consorte, lo stesso Montiel a scrivere e dirigere (da perfetto esordiente) il film della sua storia, riuscendo ad accaparrarsi il premio per la Miglior Regia all' ultimo Sundance. Ed è lo stesso Downey Jr. ad interpretare (in maniera assolutamente convincente) il Montiel adulto: poco dopo l'inizio del film lo vediamo li, seduto in una poltroncina, illuminato da una luce leggera, mentre presenta il suo libro a degli spettatori/ascoltatori che non possiamo vedere (forse si rivolge a noi al di la dello schermo). Con gli occhi lucidi racconta di gente che c'è stata e ora non c'è più. Non vuole rovinare la lettura a chi deciderà di affrontare il racconto sulla carta stampata e avvisa tutti dicendo "ne succederà di merda prima di arrivare alla fine". E di merda ne succederà tanta davvero. Il racconto procede a spezzoni, tra passato e presente, con l'adulto Montiel che rievoca i suoi momenti di vita da ragazzo, la durezza della vita di strada, l' amicizia con Mike, giovane irlandese che alimenta in lui quella voglia di evadere, di vedere il mondo. Ma questo desiderio, maturato dalla consapevolezza di un futuro sempre in bilico tra la vita e la morte, si scontra con la dura opposizione del padre e col risentimento degli amici. Montiel percorre con discreta sicurezza un sentiero già battuto da registi del calibro di Scorsese, Levinson e Leone, raccontandoci uno spaccato di vita in maniera alle volte diretta (i protagonisti del film si presentano da soli a noi spettatori, rivolgendosi direttamente alla telecamera), altre volte più "sottintesa", lasciandoci la possibilità di leggere tra le righe. Il cast, giovani e adulti, è veramente valido e tra tutti spiccano Chazz Palminteri e Rosario Dawson. Ma alla fine di tutto chi sono i "Santi"? Dal mio personalissimo punto di vista, sono tutte quelle persone che, nel bene o nel male, fanno parte della tua vita e che non puoi lasciarti alle spalle sperando che scompaiano da l'oggi al domani. Può essere un padre "difficile", un amico che si è rovinato per sempre la vita o una ragazza che ti aspettava sempre alla finestra e dopo anni è ancora li, bella come la ricordavi, come se il tempo si fosse fermato. La distribuzione italiana è stata un po' ingiusta nei confronti di questo film (come sempre accade alle opere considerate "minori"), ma se dalle vostre parti è ancora in programmazione, cercate di trovare un' ora e mezzo da dedicargli.

Thursday, March 22, 2007

My FAMILIAR TO MILLIONS Collection

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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (UK)
TRIPLE VINYL LIMITED EDITION
CAT. N° RKIDLP 005

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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
CD
CAT. N° HES 504438 2
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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
DOUBLE CD
CAT. N° HES 501138 2
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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (UK)
PROMO CD 3 TRK
CAT. N° RKIDSCD 005P
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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
DOUBLE MUSIC CASSETTE
CAT. N° HES 501138 4

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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
DOUBLE MINI DISC
CAT. N° HES 501138 8

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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
VHS
CAT. N° SMV 201272 2

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OASIS - FAMILIAR TO MILLIONS (ITA)
DVD
CAT. N° DVD 201272 9

Wednesday, March 21, 2007

"Sono un fauno. Vostro umile servitore, Vostra Altezza"

Li, tra le pagine dei libri, tra fate e folletti, Ofelia si perde. Intorno a lei, il mondo percorre uno dei suoi momenti più bui: Siamo nel '44 in piena dittatura franchista e Ofelia è in viaggio con la madre per raggiungere il nuovo marito di lei, il Capitano Vidal. La madre di Ofelia è incinta di Vidal e l'uomo vuole che il figlio nasca vicino a lui. Vidal, insieme ad un folto numero di soldati, si è stabilito in un casolare di campagna e non a caso. Nelle montagne vicine infatti, si nasconde un gruppo di ribelli che vorrebbe catturare. Spietato e brutale, Vidal non ha certo a cuore il benessere di Ofelia e della madre. Quello che veramente gli importa è l'orgoglio che la donna porta in grembo: il suo erede. Precipitata in un mondo dove gli orrori peggiori vengono perpetrati a pochi metri da dove dorme, Ofelia trova presto "una via di fuga". Una notte riceve la visita di quella che crede essere una fata e la segue attraverso il cortile, attraverso un labirinto fatto di alti muri in pietra. Al centro di questo labirinto, un ampio buco e una scalinata che porta di sotto. Percorsa la scalinata, Ofelia si trova faccia a faccia con un fauno che riconosce in Ofelia la legittima erede, da tempo scomparsa, di un regno magico. Per poter riacquistare il suo "titolo" legittimo, Ofelia dovrà superare le tre prove che il fauno le sottoporrà. Se è il fantasy puro che andate cercando, Il Labirinto del Fauno di Guillermo Del Toro non è una scelta azzeccata. E' vero che ci sono elementi fantasy, ma siamo bel lontani dal Signore degli Anelli e, anche se c'è un fauno, non è di Narnia che si parla. Il film di Del Toro è ben radicato nella realtà, una triste e neanche tanto lontana realtà. Il contesto storico, così vero, è usato per creare un contrasto molto forte quando ci si tuffa nel fantastico. Le brutalità di cui si rende protagonista il disgustoso Capitano Vidal (e nelle quali il regista indugia troppo nei particolari) rendono le "fughe" di Ofelia nel regno magico, un momento liberatorio per lo spettatore. Personalmente avrei preferito che il film si sbilanciasse maggiormante nel fantasy, avre voluto esplorare di più quel mondo, visitarlo in ogni sua parte, accompagnare Ofelia nel suo peregrinare lontano dalla realtà. Sarebbe stato molto più consolatorio, ma troppo facile. Non si può semplicemente chiudere gli occhi e fare finta che il mondo non esista, non si può fuggire dalle brutture, dalla violenza, senza lasciare dietro qualcosa, senza un sacrificio. Ed è alla luce di questo che vedo nelle prove che il fauno affida ad Ofelia, una sorta di rituale di "avvicinamento" alla morte. E' possibile che al mondo non ci sia posto per l'innocenza? E non parlo di quella di un neonato, ma quella di chi, nonostante tutto, è in grado di osservare il mondo con occhi speranzosi, di vedere magia in un insetto o in un piccolo gessetto. Possibile che il loro posto sia al di la delle spoglie mortali? Domande non facili per un finale che lo è altrettanto. Non privo di qualche difettuccio, la pellicola di Del Toro è qualcosa di visivamente splendido: bellissima sia la fotografia, che le scenografie. Ma la parte del leone la fanno, secondo me, le creature: il fauno è un vero spettacolo, così come il mostro mangia bambini, affascinante quanto terrificante. Seconda parte di una trilogia tematica iniziata con La Spina del Diavolo, si concluderà tra un paio d'anni con il film 3993.

Tuesday, March 20, 2007

Vendetta, vendetta, tremenda vendetta

Ryu è un giovane sordomuto che lavora come uno schiavo in fabbrica per pagare le cure medica alla sorella, affetta da gravi disfunzioni renali e da anni in attesa di trapianto. Il povero Ryu si era anche offerto come donatore ma il suo gruppo sanguigno è risultato incompatibile con quello della sorella. Disperato, si rivolge a dei trafficanti di organi che lo derubano, perde il lavoro e quando un rene si rende disponibile per un trapianto, non ha i mezzi finanziari per l'operazione. Insieme alla compagna Yeong-mi, decidono allora di rapire la figlia del suo datore di lavoro, il presidente Park. Il rapimento finirà in tragedia e a quel punto non sarà più possibile fermare i "gli ingranaggi" che il fato ha messo in movimento. "So che sei un bravo ragazzo. Ma dovrò ucciderti. Sai perché dovrò ucciderti? Perché non posso perdonarti. Lo capisci questo?" I due protagonisti si trovano così, nel loro primo e unico faccia a faccia, immersi fino alle spalle nell' acqua gelida di un fiume. Entrambi vittime e carnefici allo stesso tempo, intrappolati in un vortice di violenza che non lascia scampo a nessuno. Inizia con questo Sympathy for Mr Vengeance (Mr Vendetta in Italia), la disamina da parte del regista coreano Park Chan-wook sulla vendetta, sentimento oscuro che nasce e si manifesta in tanti modi differenti. Tema affascinante e per nulla scontato, troverà ampio sviluppo nei suoi due film successivi, Old Boy e Sympathy for Lady Vengeance, che vanno a comporre la Trilogia della Vendetta. In quello che possiamo considerare a tutti gli effetti il primo capitolo, Park focalizza l'attenzione sulla precaria situazione sociale coreana, sulla ricchezza mal distribuita che crea divari enormi tra le classi sociali. Questo comporta, nel caso specifico, un' impossibilità delle classi medie e basse (dal poliziotto all' operaio per fare un esempio) di poter usufruire di cure mediche adeguate. In questo contesto il regista coreano inserisce i suoi personaggi, opposti tra loro perché provenienti da "mondi" diversi, ma uniti dalla tragicità del destino. Per i due terzi del film la sceneggiatura procede per accumulo, per poi "esplodere" in una escalation di violenza lucida e disperata, dalla quale sarà impossibile uscire. Il buon Park non ci va certo leggero: colpisce allo stomaco lo spettatore, lo sovraespone ad una dose di violenza psicologica prima e fisica poi, senza la presunzione di emettere giudizi sommari del tipo "è giusto" o "è sbagliato". Lo spettatore (in questo caso parlo di me, che lo vedo per la terza volta) non puo far altro che abbandonarsi ad una tacita accettazione, con gli occhi sbarrati ed un nodo alla gola. Pur trattandosi del suo secondo lungometraggio, Park Chan-wook dimostra di conoscere bene il mezzo, mostrando una capacità di messa in scena "geometricamente" curata e tecnicamente ineccepibile, caratteristica questa che toccherà il culmine nei suoi film successivi. Arrivato in Italia direttamente in DVD, grazie al successo internazionale di Old Boy, è un film da recuperare senza alcun dubbio a patto che siate in grado di scendere a patti con l'ondata di disperazione e violenza che vi colpirà.

Monday, March 19, 2007

CIVIL WAR ovvero "E' davvero la fine dell' Era delle Meraviglie?"

Penso che quasi tutti, pur non avendo mai preso in mano un albo della Marvel Comics, sappia chi sono Uomo Ragno, Devil, Hulk, Fantastici Quattro, X Men e via dicendo. Visto il grande spazio che Hollywood ha dato (e sta ancora dando) alle creature di Stan Lee, i super eroi cartacei stanno vivendo una nuova giovinezza. Io leggo Gli Incredibili X Men da più di 10 anni e saltuariamente ho seguito anche altre testate: di conseguenza ho un' "infarinatura" generale dell' immenso Universo Marvel. Nel corso di più di 40 anni di pubblicazioni è capitato più volte che si cercassero di organizzare eventi editoriali, crossover (una storia unica che coinvolgesse testate e personaggi diversi), il cui scopo era portare sconvolgimenti nella vita di questo o quel super eroe e magari, perché no, dare una spintarella a qualche albo un po' "seduto" nelle vendite. Ma al di là del battage promozionale e slogan pubblicitari del tipo "niente sarà più come prima!" il tutto si è sempre risolto con cambiamenti a breve scadenza. Nel 1998 per esempio, al termine del maxi crossover Onslaught, i principali eroi della terra (Vendicatori e Fantastici Quattro) furono dati per morti, per poi tornare qualche mese più tardi nel ciclo di storie "Heroes Return" con le quali si introducevano le nuove testate dei suddetti personaggi, rinfrescate sia da un punto di vista grafico che narrativo. E adesso arriva anche in Italia CIVIL WAR (in America si è conclusa a febbraio) l'evento che "porterà sconvolgimenti come mai prima d' ora". Basandomi sull' esperienza di lettore penserei all' ennesima trovata commerciale (e in parte forse lo è), ma è forte la sensazione che questa volta non sarà così. Dal 1998 a oggi le cose sono cambiate: terrorismo, politica della "paura", limitazioni alle libertà personali a giustificare una maggiore sicurezza, non potevano non influenzare in maniera diretta il mondo dei comics, legato in maniera indissolubile alla realtà dei giorni nostri. Atmosfere più cupe hanno pervaso le storie e quegli eroi, che un tempo la gente considerava Meraviglie, ora sono visti con occhi differenti, con diffidenza. I poteri che li rendono superuomini diventano spesso e volentieri armi a doppio taglio (Hulk ne è un classico esempio). Nell'ultimo anno e mezzo la situazione è precipitata: nella saga Vendicatori Divisi, un membro storico dei Vendicatori, Scarlet, perde il controllo del suo enorme potere (alterare la realtà a suo piacimento) ed uccide tre dei suoi compagni di squadra. Successivamente è la stessa Scarlet, affidata alle cure di Xavier e Magneto, ad usare i suoi poteri in maniera impensabile, dando vita ad una nuova realtà dove i mutanti sono la specie dominante. Gli eventi narrati in questa storia, conosciuta come House of M, si concludono con il ripristino della realtà originale ma con la scomparsa di milioni di mutanti. In Decimazione, vediamo gli X Men fare il possibile per aiutare i mutanti superstiti e nel frattempo difendersi dalla rappresaglia xenofoba che si è generata. Il Governo ha approfittato dell' occasione per inviare una squadra di Sentinelle (giganteschi robot) di ultima generazione, per "difendere" gli X Men e la loro base. In realtà i pupilli di Xavier ora sono prigionieri in casa loro. Nel frattempo viene presentato al Congresso degli Stati Uniti una proposta di legge, L' Atto di Registrazione dei Super Eroi: secondo questa legge tutte le persone dotate di super poteri sono obbligate a registrarsi (quasi come se si trattasse di un albo professionale) con il loro vero nome, per essere introdotti in una forza speciale governativa. In caso contrario si diventa perseguibili dalla legge alla stregua dei peggiori criminali. Ma la causa della Guerra Civile è un'altra: i New Warriors, gruppo di giovani super eroi, è stato ingaggiato per un reality show dove, sotto l'occhio instancabile delle telecamere, catturano dei pericolosi criminali. Durante una di queste "missioni" però, qualcosa va storto e centinaia di civili innocenti perdono la vita. Questa la goccia che fa traboccare il vaso e l' Atto di Registrazione diventa effettivo. Inizia così CIVIL WAR, con i super eroi messi davanti ad una scelta cruciale: accettare la Registrazione ed essere riconosciuti come eroi "ufficiali", od opporsi per proteggere la propria identità (e di conseguen- za le proprie famiglie), la propria libertà. Una scelta destinata a creare una frattura nella comunità super eroistica che metterà personaggi un tempo amici l'uno contro l'altro. E torniamo così alla domanda del titolo di questo post: "E' davvero la fine dell' Era delle Meraviglie?". Per aere una risposta definitiva dovremmo aspettare sette mesi, quando la saga sarà giunta a conclusione. Di sicuro questa è un' ennesima conferma della volontà degli scrittori di storie a fumetti, di dare un taglio adulto alle storie degli "eroi in calza a maglia" e portare il lettore a riflettere sul mondo che ci circonda: è legittimo difendersi dalle "minacce" con ogni mezzo possibile? E' giustificabile che questo comporti la perdita dalle nostre libertà personali? Ma soprattutto, voi da che parte state?

Sunday, March 18, 2007

Lyric of the Week / THE CRANBERRIES - ODE TO MY FAMILY

Understand the things I say
Don’t turn away from me
Cause I spent half my life out there
You wouldn’t disagree
D’you see me, d’you see
Do you like me, do you like me standing there
D’you notice, d’you know
Do you see me, do you see me
Does anyone care

Unhappiness, where’s when I was young
And we didn’t give a damn
’cause we were raised
To see life as a fun and take it if we can
My mother, my mother she hold me
Did she hold me, when I was out there
My father, my father, he liked me
Ol he liked me, does anyone care

Understand what I’ve become
It wasn’t my design
And people everywhere think
Something better than I am
But I miss you, I miss
’cause I liked it, I liked it
When I was out there
D’you know this, d’you know
You did not find me, you did not find
Does anyone care

Unhappiness was when I was young
And we didn’t give a damn
’cause we were raised
To see life as fun and take it if we can
My mother, my mother she hold me
Did she hold me, when I was out there
My father, my father, he liked me
Ol he liked me, does anyone care

Does anyone care

Saturday, March 17, 2007

"...'cos we could be heroes just for one day..."

"Infermiere! INFERMIERE!" Qualcuno grida da chissà dove. John "Doc" Bradley si gira da una parte all'altra ma intorno a lui scorge solo terra e fumo. Ed in quel momento si sveglia. E' a casa sua, nel suo letto, sua moglie dorme di fianco a lui. Tanti anni sono passati da quel giorno e lui è vecchio ormai. Ma i ricordi di quella guerra sono ancora "giovani", il tempo non li ha offuscati nemmeno un po'. La Guerra è quella Mondiale, la seconda per essere precisi. La battaglia è quella di Iwo Jima, un pezzo di roccia sulfurea che spunta fuori dall'Oceano, un luogo dimenticato da Dio, ma non dai giapponesi. E l'esercito degli Stati Uniti ha tutta l'intenzione di occupare quel punto strategico, spazzare via i giapponesi e ribaltare le sorti della guerra. Ma le cose non vanno bene: Iwo Jima è difesa meglio di quanto potessero immaginare e un impegno militare di questo tipo sta venendo a costare più di quanto le casse militari americane possano permettersi. Ma allora accade l'impensabile: una foto, una singola foto, cambia tutte le carte in tavola. Lo scatto ritrae sei giovani soldati mentre issano una bandiera degli Stati Uniti sul suolo di Iwo Jima, e in America è come se ciò significhi "Vittoria!". Le alte sfere militari pensano bene di approfittare della situazione e far rientrare i soldati ritratti nella foto e portarli in giro per gli Stati Uniti etichettandoli come eroi, e raccogliere i fondi necessari per condurre la guerra a conclusione. Poco importa, alla fine, che metà di quei giovani marines siano già morti, poco importa sapere chi siano veramente quei sei ragazzi. Quel che conta è il simbolo, la scintilla che riaccende l'animo patriotico degli Americani. Dopo lo splendido (se pur non privo di difetti) Million Dollar Baby, Clint Eastwood si dedica ad un progetto ambizioso: due film sulla battaglia di Iwo Jima, due punti di osservazione diametralmente opposti, quello americano e quello giapponese. Il buon Clint comincia dall' America con Flag Of Our Fathers. Lasciando a casa il patriotismo di cui questo tipo di pellicole a volte sono pregne, Eastwood ci propone imponenti scene di guerra che tanto ricordano Spielberg (non per niente è uno dei produttori), intervallati da continui flashforward ambientati durante il "tour" e nei giorni nostri. Ed è senza retorica e con occhio disincantato che Eastwood esamina la figura dell' eroe, immagine d'orgoglio Nazionale prima e peso troppo pesante da portare poi, quando i tuoi compagni, i tuoi amici, sono ancora li, abbandonati in quell' inferno. Perché alla fine "eroe" è un titolo a breve scadenza e la gente si dimentica di quelli vecchi e ne vuole di nuovi. Certo si può vincere una guerra con una foto o con soli tre uomini, ma alla fine resta solo chi torna a casa dalle proprie famiglie e chi no. Bravo Clint, aspetto con ansia di vedere Letters From Iwo Jima.

Friday, March 16, 2007

"He wanted you to get inside my head. And it worked. And now I'm... UPSET"

ATTENZIONE: IL SEGUENTE POST CONTIENE SPOILER

21:00 - 22:00
Le dichiarazioni di Collette incastrano Audrey, così come alcune documen- tazioni trovate da Chloe che la collegano a Cummings. Jack vuole vederci chiaro e la interroga personalmente. Audrey confessa di aver avuto una relazione con il senatore ma non di aver preso parte agli eventi della giornata. Jack le crede ma Karen Hayes insiste per un interrogatorio più brutale. L'unica possibilità per Jack di aiutarla, è di dimostrare che Collette non ha detto tutta la verità sui suoi rapporti con Henderson. Se ciò risultasse vero, il suo accordo per l'immunità salterebbe. Aaron, preoccupato per il ritardo di Wayne Palmer, decide di andarlo a cercare. Wayne sta bene fortunatamente, è armato, ma gli uomini che lo inseguono sono troppi. Lo scoppio di una granata lo ferisce, ma Aaron riesce a caricarlo in macchina e a portarlo alla residenza presidenziale. Bierko nel frattempo raggiunge una centrale di distribuzione del gas. Il suo scopo è diffondere il contenuto dei restanti 17 contenitori nella rete distributiva. Per poter fare ciò, costringe gli operai della centrale a diminuire la pressione nei condotti. Chloe trova nei tabulati telefonici di Collette parecchie chiamate fatte ad Henderson e Jack considera il fatto abbastanza grave da annullare l'immunità. La interroga perciò un' ultima volta e la costringe a confessare il luogo del successivo attentato, ma le centrali sono tante ed non c'è abbastanza tempo. Jack intuisce che senza abbassare la pressione, il gas diventerebbe inerme e pertanto il campo di ricerca si stringe. Si reca alla centrale con Curtis e altri tre uomini. Riescono ad infiltrarsi ma Bierko fugge e i contenitori cominciano a rilasciare il loro contenuto nel serbatoio principale. Resta una sola cosa da fare: far saltare la conduttura principale. Jack piazza la carica di C4 e la conduttura esplode creando una reazione a catena che coinvolge tutta la centrale. Durante la fuga, Jack insegue Bierko e lo cattura ma viene coinvolto nell'esplosione.

22:00 - 23:00
Nono- stante la devastante esplosione, Jack e vivo e porta sulle spalle Bierko privo di conoscenza. Nonostante il pericolo del gas nervino sia finalmente scongiurato, Jack teme che ci siano personaggi molto importanti legati agli eventi di questa giornata. Mentre il vice presidente Gardener fa pressioni su Karen Hayes affinché il CTU venga assorbito dalla Sicurezza Nazionale, Waybe spiega ad Aaron che si trova li per incontrare Evelyn l'assistente della First Lady. A quanto pare la donna aveva contatti via mail con l'ex presidente Palmer. Messa alle strette, la donna ammette di aver avuto scambi di corrispondenza con Palmer e di sapere chi si cela dietro tutti i fatti accaduti. Tra l'altro è costretta a consegnare la sera stessa, ad un uomo misterioso, tutte le prove di cui è in possesso in cambio della liberazione della figlia rapita. Wayne promette di aiutarla in cambio di tutto ciò che sa. Chiama Jack e insieme a lui si incontrano in un granaio vicino alla residenza del presidente e li studiano il da farsi per liberare la bambina. Il CTU viene assorbito dall NSA e per poter garantire a Chloe di continuare ad operare per aiutare Jack, Audrey è costretta a firmare un rapporto che indica Bill Baucannan unico responsabile dei passi falsi compiuti dall'agenzia. Come da accordi, Evelyn viene contattata dal rapitore che si scopre essere Henderson. L'uomo da un 'appuntamento a Evelyn al quale la donna si reca accompagnata, a debita distanza, da Wayne e Jack. Appena la bambina è tra le braccia della madre, Jack e Wayne intervengono, ma Henderson riesce a fuggire. Durante la fuga chiama l'uomo che sta dietro a tutto, la morte di Palmer, di Michelle, gli attentati, il gas nervino: il Presidente Charles Logan.

Thursday, March 15, 2007

Bambole nelle mani di Kitano

Il giovane Matsumoto ama Sawako. Ma la famiglia di lui ha altri progetti e lo convince a sposarsi con la figlia del direttore dell' azienda per la quale lavora. Sawako presa dalla disperazione tenta il suicidio. Viene salvata appena in tempo ma sfortunatamente perde totalmente la ragione. Matsumoto viene a sapere dell' accaduto da alcuni amici, il giorno del suo matrimonio. Decide allora di fuggire e di raggiungere Sawako, l'unica donna che abbia mai amato. Un vecchio e stanco boss della yakuza, di nome Hiro, pensa al suo passato. Oltre ai ricordi di violenza e sangue, c'è l'immagine di una donna di cui era innamorato e che ogni sabato lo raggiungeva in un parco con il bento pronto per lui. Hiro è giovane e non ancora invischiato nella malavita, ma il lavoro va male e decide di partire per cercare fortuna. Lei gli promette che andrà tutti i sabati al parco per attendere il suo ritorno. Con il riaffiorare di questi ricordi, decide di partire e tornare nei luoghi della sua gioventù. Il quel parco, dopo anni, troverà il suo unico e vero amore che ancora lo sta aspettando. Haruna Yamaguchi è una pop star (una idol a dirla tutta) molto famosa. Nukui è uno dei suoi fan più sfegatati, nonchè innamorato della ragazza, ma non sa come poterla avvicinare. Una sera Haruna rimane coinvolta in un incidente stradale e parte del suo viso rimane deturpato. Decide di sparire dalle scene e di isolarsi in una località vicino la mare. Nukui pur di poterla rivedere, è disposto a privarsi perfino della vista. Che grande soddisfazione si prova quando dopo la visione di un film hai svariati spunti per approfondire, per scoprire e imparare nuove sfaccettatura della variegatissima cultura giapponese. Il film di Kitano si apre con una particolare rappresentazione teatrale in cui delle marionette vengono manovrate a vista (tre persone per bambola), mentre un narratore recita la storia. Questa forma di teatro si chiama bunraku il cui maggior esponente fu Chikamatsu Monzaemon. Una rapida ricerca mi permette di scoprire che l'opera rappresentata è Meido no Hikyaku (I messi dell’inferno) dello stesso Monzaemon. La storia è quella di un amore impossibile tra il cortigiano Umegawa e l'amante Chubei. Lui chiede a lei di non compiere un gesto folle per amore, promettendole di fuggire insieme nella neve, arrivando a trascinarsi l'uno stretto all'altro. Ed è da qui che iniziano e si intersecano le tre tristi storie di amori impossibili. Anzi sembra quasi che le vicende di Matsumoto e Sawako facciano da "contenitore" per le altre due storie: il loro eterno peregrinare apre e chiude il racconto, unisce invisibilmente i destini di Hiro, Nukui e i loro amori infelici, scandisce il passare del tempo con lo scorrere delle stagioni. Ed è sottilissimo il confine che il regista traccia tra bunraku e vita reale, tanto che i suoi personaggi diventano sempre più simili alle marionette del teatro. Nasce perciò in maniera prepotente la considerazione che ci vede tutti burattini nelle mani del Destino, attori inconsapevoli (e involontari) di una storia già scritta, che non possiamo cambiare. Kitano dimostra ancora una volta la sua incredibile capacità di creare cinema, in questo caso, partendo da una rappresentazione teatrale che col cinema ha poco a che vedere. Non ritaglia nessun ruolo per lui questa volta, ma anche se non lo vediamo sappiamo che c'è, dietro ogni inquadratura, movimento di macchina o personaggio (come non citare il figlio tetraplegico di uno yakuka con tanto di lacchè personale, o la solita scena sulla spiaggia con cui firma tutti i suoi lavori). Musicato con il solito perfetto minimalismo da Joe Hisaishi, impreziosito dai bellissimi costumi di Yohji Yamamoto, quello che vi lascerà veramente a bocca aperta sarà lo splendido uso dei colori, del rosso in particolare, forte, saturo, sia che si tratti del tessuto di un kimono o del sangue su una strada, sia che si tratti del colore delle foglie d'autunno o il cordone intrecciato che legherà per sempre i destini di Matsumoto e Sawako.

Wednesday, March 14, 2007

2 - HUNDRED

Si procede spediti. Come a seguire dei binari invisibili, la locomotiva WELTALL'S WOR(L)D prosegue la sua corsa a velocità costante e non accenna a rallentare o fermarsi ma, anzi, allarga il suo "itinerario". Ed eccoci giunti ad una nuova stazione (mi ha già stufato questa metafora ferroviaria): il post numero 200. E' un bel traguardo lasciatemelo dire! Ma non voglio star qui a gongolare. Voglio cogliere questa occasione, come già fatto in passato, per riepilogare le novità apportate al blog dal centesimo post in avanti e per aggiornarvi sui nuovi link. Procediamo con ordine.
Oltre alle rubriche classiche,
24, 24: The Day 4 Chronicle, Cinema Thoughts and Reviews, DVD News and Collection, From My Personal Library, Lyric of the Week, Manga Comics and Graphic Novels, Music Reviews, My Oasis Collection e My Photo Post, se ne sono aggiunte altre ed alcune sono state modificate e/o ampliate:

1)DVD News and Collection: questa è una di quelle modificate. Ho ampliato l'argomento inserendo, oltre alle edizioni speciali, limited, collector's (ecc. ecc.) anche edizioni straniere. Inoltre ho aperto una sezione dedicata a "collezioni per regista". Non trattandosi di collezioni complete, mi sono impegnato ad aggiornarle man mano che qualche pezzo nuovo si aggiunge. Ho cominciato con
David Lynch e proseguirò nelle prossime settimane con Johnnie To, Takeshi Kitano, Takashi Miike, i fratelli Coen, Hayao Miyazaki e poi...chissà ^_____^. Per rendere il tutto più facilmente fruibile, ho creato sulla destra proprio sotto Link, una serie di collegamenti divisi per categoria. Ed è proprio qui che mi collego ad una delle nuove rubriche.

2)
Consigli per gli Acquisti: rubrica nata da poco ma di cui vado particolarmente fiero. Una piccola guida per indirizzare gli acquirenti alle edizioni migliori (soprattutto straniere) e ad evitare i bidoni che il mercato italiano cerca da anni di rifilarci. Siccome sono uno che di bidoni ne ha presi parecchi, metto a disposizione la mia esperienza specialmente per quel che riguarda il mercato d' importazione. La cadenza della rubrica sarebbe dovuta essere settimanale ma ogni tanto slitta.

3)
24: The Day 5 Chronicle: dovete sapere che ritengo 24 una delle serie migliori mai concepite a livello di struttura, storia, regia e recitazione. Dopo le cronache serie/demenziali relative al Day 4, non avevo molta voglia di ripetermi anche con la stagione cinque. Visto che il cugino Miky (estimatore come me della serie) è in quel di Sestriere per lavoro, ho deciso di fare solo per lui i riassunti degli episodi corredati con un paio di foto. La rubrica procederà settimanalmente fino alla seconda settimana di aprile.

4)
Ma Qualcuno Si Ricorda di...?: la rubrica dei nostalgici. Per tutti coloro che amano ricordare con affetto le cose della propria infanzia. Vista la difficoltà di trovargli collocazione ho optato per una cadenza mensile.

Come novità non sono poi tante ma le vecchie rubriche, specie quella di Cinema, prendono un sacco di tempo e spazio. E' mia intenzione mettere un po' di ordine comunque, e rendere più facile la consultazione (mettere un' elenco dei film commentati con i collegamenti ai post, per esempio). Mi impegnerò in questo senso promesso ^____^.
Andiamo ora e vedere i nuovi link. "Il migliore" o "La migliore" alla fine della descrizione, definiscono il mio massimo gradimento verso il blog ed il suo curatore. Quelli più vecchi li potete trovare
qui:

Il blog di
Nick in Jap: volete andare in Giappone ma non avete la minima idea di cosa serve o come fare per organizzare al meglio il viaggio? Il buon Nick ve lo spiega nel suo nuovo blog dove, con estrema precisione, vi guida passo per passo da casa vostra fino a Shibuya. Tenete presente che è da poco tornato da un lungo soggiorno nella Terra del Sol Levante quindi potete fidarvi. Il migliore.

Il blog di
Dreca: come presentare adeguatamente il blog della persona che in poco tempo è diventata una assidua lettrice (e commentatrice ^_____^) della pioggia di parole con cui riempio i miei post (a cominciare da Fahrenheit 451)? Io ci provo nella maniera più sincera possibile: una vera miniera di spunti di riflessione personali su letteratura, cinema, arte, manga, anime (con un occhio di riguardo per l'opera del maestro Miyazaki) e tanto, tanto altro. Il mio invito non è di andare a visitarlo ma di andare a LEGGERLO...io stesso l'ho "spulciato" quasi tutto ^_____* La migliore, senza appello.

Il blog di
OTZ: qualcuno dirà "ma guarda che questo lo avevi già segnalato nel post precedente!". Questo è vero solo in parte. La persona è la stessa ma il blog è tutto nuovo. Evan ha deciso di cancellare e ricominciare tutto da capo. Alla ragazza piace il cinema e sembra apprezzare i commenti cinematografici che le lascio...mi chiama perfino "teacher" ^_________^. E' la migliore.

Il fotolog di
Forgotten Angel: il primo e unico fotolog linkato. Scatti fotografici, istantanee di vita corredate da un breve commento. Mi piace assai come idea! La curatrice si chiama Estefania e vive in Argentina. Fino a qualche mese fa studiava anche lei in Quebec insieme ad Evan ed è proprio nel blog di quest'ultima che ha notato i miei commenti ed ha deciso di scrivermi. La migliore sulla fiducia ^____*.

Il blog di
Kulturadimazza: cinema e non solo, in un blog che non posso che consigliarvi. Andatevi a leggere in particolare il post dedicato ad INLAND EMPIRE: un attento esame sui titoli di coda del film e sull' utilizzo del playback nella cinematografia di Lynch (articolo pubblicato anche sul sito www.spietati.it).

Il
Mulholland blog: ennesimo blog sul cinema quasi interamente "lynchispirato", come si può facilmente intuire dal titolo. Ottimi approfondimenti sul cinema di Lynch e news aggiornate quasi quotidianamente.

l blog di Oxide: ma vi ricordate quant'era bello il periodo scolastico, specie quello delle superiori? Io lo ricordo con nostalgia ed affetto. Se anche per voi è così, andate a visitare il blog di chi, quei momenti, li sta vivendo oggi.

Be, credo di aver finito. E' stata dura ma ce l'ho fatta. Spero di non avervi annoiato e nel caso fosse così vi tranquillizzo: il prossimo post "commemorativo" lo faccio quando ( ma soprattutto "se") raggiungerò i trecento post. Quindi fino ad allora potete stare tranquilli. Prima di salutarvi tutti volevo, da buon padrone di casa, offrirvi un assaggio virtuale (è impossibile raggiungervi tutti, cercate di capire ^____*) degli Apollo Choco, sperando che apprezziate il gesto ^____^. Naturalmente tu, dreca, puoi prenderne quanti ne vuoi visto che sei l'unica che ha mostrato sin da subito particolare interesse ^_______________^.



P.S.: this "virtual gift" is for you too, my international friends (Evan & Estefania)!!!

GRAZIE A TUTTI, VI VOGLIO BENE ^__^

Tuesday, March 13, 2007

Paris, mon amour...

Dura la vita nella capitale francese quando sei un bugiardo, basso e pure un po' bruttino con la capacità di ficcarti nei guai ogni due minuti. Lo sa bene Andrè, che da quando si è trasferito a Parigi non fa altro che accumulare debiti su debiti con i peggiori criminali della città, millantando di poter restituire il dovuto, grazie ai proventi di una non meglio identificata attività di produzione d'olio d'oliva in Argentina. E adesso tutti i suoi pericolosi creditori vogliono quanto gli è dovuto senza dover aspettare un solo giorno in più e il nostro non sa come recuperare i soldi. Vaga senza meta per tutta la città sentendosi solo e abbandonato da tutti, perfino da Dio, odiando con tutto il cuore Parigi. Decide allora di farla finita. Raggiunto un ponte, scavalca il parapetto e si prepara all' ultimo balzo. Proprio nel momento cruciale si accorge che, di fianco a lui, una donna bellissima sta per compiere il suo stesso insano gesto. La donna si lascia cadere nel fiume sottostante e Andrè si tuffa per salvarla. A gran fatica riesce a tirarla fuori dall' acqua e da quel momento la donna, che afferma di chiamarsi AngelA, diventerà l'ombra di Andrè e lo aiuterà non soltanto a tirarsi fuori dai guai, ma a guardare se stesso e la vita che lo circonda con occhi diversi. Luc Besson è tornato e, a dir la verità, lo stavo aspettando. Non si è tratato di un' attesa trepidante, sia bene inteso, ma piuttosto di una contenuta euforia maturata negli anni che separano questo suo Angel-A da Giovanna D'Arco. Questa volta Besson ci parla della possibilità che ha ognuno di noi di riafferrare la propria vita anche ad un passo dal tracollo, a cercare la bellezza dietro l'apparenza, ad amare ciò (e chi) che ci circonda cominciando ad amare noi stessi. Ma quello di Besson è soprattutto un invito alla libertà, a liberare la vita dai vincoli che la legano. Lo fa attraverso due personaggi opposti: Andrè, basso, bruttino dalla menzogna facile. AngelA, bella, slanciata, dai modi disinibiti e diretti. Una Parigi più bella che mai fa da sfondo alle loro vicende, impressa su pellicola in un bianco e nero magnifico e fotografata ancora meglio. Ed è questo "spudorato" omaggio alla sua Parigi il pregio migliore di un film che con fatica mostra altri motivi d'interesse ai quali appigliarsi: Besson ci regala l'ennesimo personaggio femminile forte che nulla ha da invidiare a quelli dei suoi film precedenti. Ed anche l' accoppiata Andrè/AngelA funziona bene: diverte e commuove, almeno finché la natura "celestiale" della donna (cosa tra l'altro abbondantemente telefonata) non viene sbandierata senza mezzi termini. Insomma quell' alone di mistero che avvolgeva la figura di AngelA, riusciva a tenere la storia sospesa in un delizioso equilibrio tra magico e reale. Sciolto il mistero, svelato il trucco, tutto si risolve in un finale tanto, troppo dolce (qualcuno ha detto "stucchevole"). Peccato, speravo meglio.

Monday, March 12, 2007

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - HEAT

Mi sono occupato fino ad ora, in questa mia rubrica, di film di provenienza orientale perchè sono quelli che subiscono più facilmente trattamenti superficiali e cinematograficamente vergognosi. Ma come avrete modo di vedere ora, anche importanti film americani (questo in particolare è uno dei miei preferiti) sono presenti sul mercato DVD italiano, sin dagli albori in edizioni tecnicamente monche:

Produttore: Cecchi Gori
Distributore: Cecchi Gori Home Video
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 e DTS
Extra: schede biografiche regista e attori
Regione: 2 Italia
Confezione: amaray







Note: questa presa in esame è la seconda delle tre edizioni che la Cecchi Gori ha dedicato al capolavoro di Michael Mann. Ma ne avessero fatta un buona!!! La prima edizione aveva palesi problemi sia sul versante audio che video: il film cominciava nel corretto formato 2.35:1, per poi diventare improvvisamente 1.85:1 e ritornare in 2.35:1 negli spezzoni in lingua originale. Nessuna presenza della lingua originale. La seconda (quella che possiedo) vanta un video con il corretto aspect ratio ma non certo privo di difetti. Audio originale ancora assente. La terza e ultima (almeno per ora), identica alla seconda con in più un disco di extra assolutamente inutili...evitabilissima. Ora, l'audio originale è un requisito essenziale perciò consiglierei di lasciar perdere queste porcherie marchiate Cecchi Gori. Se non potete fare a meno del doppiaggio italiano, il mio consiglio e di accoppiarla con la seguente edizione inglese:

Produttore: Warner
Distributore: Warner Home Entertainment
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 e 2.0 surround
Sottotitoli: Inglese per non udenti, Tedesco per non udenti, Inglese, Tedesco, Portoghese, Danese, Norvegese, Svedese, Greco, Francese, Arabo, Finlandese
Extra: Disco1: Commento audio del regista (no sottotitoli), trailer. Disco2: 11 scene tagliate, Making of in quattro parti, Conversation con Pacino e De Niro (sottotitoli)
Regione: 2 UK
Confezione: amaray

Note: che dire. Edizione più che completa, soddisfacente sul versante video, audio ed extra. E sono proprio i contributi aggiuntivi il plus valore di questa edizione visto che sono tutti sottotitolati, se si esclude il commento audio (ma questa è una brutta abitudine Warner). Acquistabile sul solito
www.play.com a meno di €. 12,00. Se pensate che quella di Cecchi Gori costa €. 9,90 , non so, io un pensierino ce lo farei.

Sunday, March 11, 2007

Lyric of the Week / FOO FIGHTERS - EVERLONG

Hello
I've waited here for you
Everlong

Tonight
I throw myself into
And out of the red, out of her head she sang

Come down
And waste away with me
Down with me

Slow how
You wanted it to be
I'm over my head, out of her head she sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

Breathe out
So I could breathe you in
Hold you in

And now
I know you've always been
Out of your head, out of my head I sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again
The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

And I wonder
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again
The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

Friday, March 09, 2007

"Hai avuto al tua occasione Jack. Ora tocca a me"

ATTENZIONE: IL SEGUENTE POST CONTIENE SPOILER

19:00 - 20:00
Il CTU è paralizzato. Decine di persone, tra personale e agenti di sicurezza, giacciono esanimi al suolo mentre i pochi sopravvis- suti sono nelle quattro stanze isolate dal gas: la sala riunioni, l'ufficio di Bauchanan, la sala di detenzione e l'infermeria. Il gas nervino, mescolandosi con un elemento presente nell'aria, sta corrodendo le guarnizioni delle stanze sicure. L'unica possibilità di salvezza sta nell' attivare da un terminale in una stanza vicina, l'impianto di condizionamento per far defluire il gas. Jack tenta di arrivarci ma il passaggio è bloccato. L'unico che può farcela è Lynn, ma questo significherebbe un sicuro suicidio. L'uomo decide lo stesso di farlo, anche per espiare al fatto di aver perduto la scheda di accesso ed avere quindi gran parte della responsabilità di quanto accaduto. L'operazione di Lynn ottiene l'effetto sperato e il giovane agente muore poco dopo essere ritornato nella sala detentiva. In attesa che l'aria venga purificata, Jack convince Chloe (ancora sotto shock per la morte di Edgar) a continuare il tentativo di decriptare i file di Henderson. L'interrogatorio di quest'ultimo, nel frattempo, prosegue senza successo. Mentre Bierko attende da una misteriosa donna, le mappe per il suo prossimo devastante attacco, il Presidente Logan decide di dare ascolto al suo vice Gardener e di proclamare la legge marziale su Los Angeles. A nulla sono serviti i tentativi di Mike e Martha, di dissuaderlo. Al CTU l'interrogatorio di Henderson arriva ad un punto morto e l'uomo sembra entrato in coma. Tony Almeida, faccia a faccia con il responsabile della morte della moglie, decide di eliminarlo. Riempe una siringa con una dose letale di Penthotal e si prepara ad iniettarla direttamente nel cuore di Henderson. Ma l'uomo fingeva e in un attimo ribalta la situazione, iniettando il contenuto della siringa a Tony. Henderson fugge e Tony stramazza al suolo. Jack arriva in infermeria ma non può far altro che abbracciare l'amico, mentre muore tra le sue braccia.

20:00 - 21:00
Tony è morto mentre Henderson è fuggito. Ma Chloe è riuscita a decriptare uno dei file di Henderson e a ricavare un nome: Collette Stenger. La donna è il contatto tra Henderson e Bierko ed, al momento, l'unica pista per arrivare ai terroristi. La donna si trova in un Hotel e Jack con Curtis si dirigono da lei. Collette nel frattempo si reca da Bierko ed in cambio di denaro vende le mappe del prossimo obiettivo dei terroristi. Al CTU arriva Karen Hayes della sicurezza Nazionale che apparentemente vuole fare una stima dei danni subiti dall'unità anti terrorismo, ma in realtà il suo scopo è di assorbire la squadra di Bauchanan con la sua. Jack e Curtis arrivano all'albergo ma trovano soltanto Theo Stoller, amante di Collette e agente segreto tedesco sotto copertura. Il suo obiettivo è risalire alla lista dei clienti di Collette. Per ottenere il suo aiuto Jack gli promette la "Wet List", la lista dei principali terroristi al mondo, stilata dalla NSA. L'uomo accetta e si reca all'appuntamento con Collette insieme alla squadra tattica del CTU guidata da Jack. Wayne Palmer (fratello di David Palmer) contatta Aron e gli chiede un incontro per rivelargli particolari importanti sulla morte del fratello. Wayne però viene mandato fuori strada da un gruppo armato a bordo di un furgone. Ferito esce dalla macchina e si nasconde nella boscaglia. L'operazione per catturare Collette ha successo e Stoller ottiene la lista che si autodistrugge al primo tentativo di utilizzarla. L'agente tedesco non gradisce particolarmente l'essere stato preso in giro. Collette negozia la sua collaborazione con l'immunità presidenziale ed ottiene l'accordo: la donna non sa dov'è Bierko ma può dare il nome di chi ha fornito le mappe da vendere: Audrey Raines.