Tuesday, December 12, 2006
The yakuza's way
Il mondo degli yakuza è regolato da rigide regole e da un forte senso dell'onore che lega in maniera profonda i "fratelli" tra di loro. E' così per Higuchi, affiliato con la sua "famiglia" agli Yokomizo e devoto come ad un padre, al capoclan di quest'ultima. Lo stesso tipo di rapporto si è instaurato tra Higuchi e Kunihiko, suo sottoposto. Ma anche in un organizzazione come la yakuza esistono giochi di potere per i quali codici e regole vengono dimenticate. Quando il sindacato Yakuza Tensei si prepara per la successione al comando, la famiglia Kaito e gli Shirane ordiscono un piano per unire le loro famiglie a quella dei Yokomizo è poter così accedere alla leadership del gruppo. Per raggiungere il loro scopo fanno cominciare una guerra tra gli Yokomizo e gli Shirane: in breve tempo entrambi i boss delle due famiglie vengono assassinati e la famiglia Kaito intercede per raggiungere un accordo tra i due gruppi ed assimiliarli in un unico grande clan. Higuchi non tarda a scoprire le trame che hanno portato alla morte di Yokomizo e disgustato abbandona la famiglia con il suo gruppo. Ma Kunihiko è una testa calda e capisce fin troppo bene i sentimenti che legavano Higuchi al vecchio Yokomizo. Decide così di cominciare personalmente una violenta guerra contro tutte le famiglie, le cui conseguenze saranno tragiche e sanguinose. Nei primi anni '90, con lo spopolare del V movie (film destinati direttamente all' Home Video) e il crollo del businnes cinematografico, lo yakuza movie insieme al porno-soft (pinku eiga), erano i generi con i quali i giovani registi erano costretti a lavorare a causa dei bassi costi di produzione. Sin dalle sue prime esperienze come regista, Miike ha lavorato su film di genere yakuza (yakuza eiga) così come molti registi esordienti prima di lui. Bassi costi di produzione contrapposti ad una grande libertà lasciata al regista, hanno permesso a Miike di sviluppare il suo talento, regalandoci film di "genere" riadattati in base alle sue particolari visioni: da ricordare titoli come Fudoh, la trilogia della Black Society, quella di Dead or Alive ecc. Nel 2001, lo stesso anno di Visitor Q, Happiness of the Katakuris e Ichi the Killer, Miike realizza Agitator, film yakuza tratto dal romanzo di Shigenori Takechi che ne ha curato anche la sceneggiatura. Se paragonato alla precedente filmografia yakuza di Miike, il film risulta atipico: questa caratteristica è data dalla pacatezza con la quale la storia viene raccontata, dando ampio spazio ai dialoghi e ai rapporti tra i personaggi. Il geniale regista limita il suo personalissimo "tocco" ad alcune sequenze (la sodomizzazione con microfono in cui Miike recita in un piccolo cameo). Il film dura la bellezza di 150 minuti nei quali Miike dimostra la sua capacità di governare il mezzo cinematografico per tutta la pellicola, anche in presenza di sceneggiature complesse e ricche di intrecci narrativi come questa. Assolutamente da riscoprire quest'opera, se non altro per il netto contrasto con le altre produzioni dello stesso anno, fatto che mette in assoluta evidenza la geniale eccletticità del regista.
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