Friday, December 22, 2006

"If he'd just pay me what he's spending to make me stop me robbing him, I'd stop robbing him"

Una coppia perfetta, il braccio e la mente. Butch Cassidy è scaltro, intelligente, sognatore ed inguaribile ottimista. Sundance Kid è l'uomo d'azione, pistolero rapido e dalla mira infallibile. In sime alla loro banda rapinano banche e treni. Sono i criminali più ricercati di tutto il West e potrebbero vivere di rendità con tranquillità se non fosse che dilapidano in fretta il frutto del loro "lavoro" in ristoranti di lusso e donne. La vita prosegue su questi ritmi fino a quando un gruppo scenlo guidati da uno sceriffo implacabile e da un indiano, si mettono sulle loro tracce. Braccati per giorni, decidono di fuggire e di trrasferirsi in Bolivia, terra vergine che Butch considera perfetta per iniziare una nuova vita. Così, armi e bagagli si trasferiscono in Bolivia e imparato un poco di spagnolo riprendono la loro attività criminale. Come scopriranno presto però, il Sud America non è come il West che conoscevano. Lo stesso anno de Il Mucchio Selvaggio, usciva nelle sale cinamatografiche americane questo Butch Cassidy and The Sundance Kid di George Roy Hill. Non possedendo lo spessore artistico della pellicola di Peckinpah, il film di Hill si proponeva come un western di puro intrattenimento. Girato, fotografato e musicato in maniera grandiosa, la pellicola si appoggia sull'interpretazione di una coppia d'attori straordinari che Hill avrebbe riunito qualche anno dopo ne La Stangata: Paul Newman e Robert Redford. Non credo che ci fossero altri due attori perfetti e completamente adatti ai ruoli come loro. Il film di Hill vinse nel 1969 l'Oscar per la Migliore Sceneggiatura, Miglior Fotografia, Miglior Musica e Miglior Canzone.

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