OASIS
FAMILIAR TO MILLIONS (2000)
CD1
1) Fuckin' In The Bushes
2) Go Let It Out
3) Who Feels Love?
4) Supersonic
5) Shakermaker
6) Aquiesce
7) Step Out
8) Gas Panic
9) Roll With It
10) Stand By Me
CD2
1) Wonderwall
2) Cigarettes & Alcohol
3) Don't Look Back In Anger
4) Live Forever
5) Hey Hey My My
6) Champagne Supernova
7) Rock 'n' Roll Star
8) Helter Skelter
Stavo per postare le foto della mia personale collezione delle svariate versioni di Familiar To Millions, primo (e per ora ultimo) disco live degli Oasis. Ho cambiato i miei programmi pensando che sarebbe stato meglio fare come per Stop The Clocks e inserire prima un piccolo commento sul disco in questione. Nel febbraio del 2000 usci in tutto il mondo Standing On the Shoulder Of Giants, forse il punto più basso nella carriera della band di Manchester. Non so se fosse una cosa già programmata in partenza, o semplice atto di riparazione al flop del disco, ma dopo pochi mesi venne pubblicato il doppio album live di qui sopra. Per me, che sono un loro fan, la notizia di un disco live mi ha galvanizzato, specialmente dopo l'amaro in bocca lasciatomi da Standing On The Shoulder Of Giants. Lo stesso giorno di pubblicazione sono andato a comprarlo e, felice come un bambino, ho scartato la confezione a doppio cd ed inserito il primo nel lettore. Il concerto si apre con la traccia musicale Fuckin' In The Bushes (che è andata a sostituire, dopo anni, la più coinvolgente Swamp Song) che scalda l'atmosfera al punto giusto, e si prosegue con Go Let It Out...da qui in poi sono gioie e dolori: l'ultimo live che avevo ascoltato, era quello relativo ai due mostruosi concerti tenuti nell'estate del 1996 e raccolti nella VHS, There and Then. La band (diversa dalla line up odierna) suonava perfettamente dal vivo e Liam rendeva con trasporto tutte le canzoni. Quello che mi son trovato ad ascoltare nel 2000 era un'altro live monumentale (una delle due date sold out tenute allo Wembley Stadium) ma profondamente diverso: niente da dire sull'esecuzione tecnica delle canzoni ma, Liam...Liam? Cosa diavolo è successo alla voce di Liam? Irriconoscibile, sforzata e sempre al limite della stecca, risultato scontato dopo anni di fumo e alcol. Se aggiungete che tra le due date è stata scelta per il disco quella dove era meno ubriaco, il quadro è bello che completo. La track list composta principalmente da pezzi presi dai loro album più belli (i primi due), mette l'accento sulla poca considerazione che la band stessa ha nei confronti dei successivi dischi (Be Here Now e Standing On The Shoulder Of Giants). Tra le esecuzioni degne di nota(escluse quelle delle canzoni più famose): Step Out (b side del singolo Don't Look Back In Anger, bellissima), Gas Panic e Hey Hey My My (cover di Neil Young) cantata per la prima volta in occasione della registrazione del disco. Insomma un album che fatica a raggiungere la sufficienza, vittima di un operazione mal riuscita per risollevare le sorti della band nel loro periodo più buio, ripresa che sarebbe comunque avvenuta con il disco successivo, Heathen Chemestry, ma di questo vi parlo un'altra volta.
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