Wednesday, January 31, 2007

ESILIATI ovvero L' ULTIMA FATICA DI TO

Siamo a Macao. In un piccolo appartamento tre uomini, armi in pugno, si studiano in silenzio. Stanno per dare inizio ad un duello mortale. Uno di loro ha un'arma a tamburo con sei colpi. Gli altri due, con pistole semi automatiche, estraggono i caricatori ed iniziano a togliere i proiettili facendoli cadere rumorosamente a terra fino a trovarsi entrambi con solo sei colpi. Una volta reinseriti i caricatori, la sparatoria ha inizio. Gli spari si susseguono veloci e con altrattanta rapidità i tre uomini li evitano. Nella stanza accanto una donna, la moglie di uno dei tre, stringe al petto il suo bambino e prega. Diciotto colpi dopo, così come e cominciato, quell'inferno finisce e i tre cominciano a conversare come se fossero amici di vecchia data. Veniamo catapultati in questa sequenza adrenalinica dopo pochi minuti dai titoli di testa: inquadrature dagli spazi perfettamente calcolati, carrellate ed eleganti piani sequenza uniti alla solita superba colonna sonora, aiutano a costruire la giusta tensione prima dello scontro e rappresentano una firma inconfondibile dello stile del regista di Hong Kong, Johnnie To. Questa volta il racconto è incentrato su un gruppo di amici di vecchia data costretti ad uccidere uno di loro costreto all'esilio dopo aver sparato al proprio boss. Tornato in quel di Macao per stare vicino alla moglie ed al figlio, si trova ora nel mirino del suo ex boss Fay. Ma i legami fraterni sono molto più forti e i quattro gangster decidono di risparmiare il loro amico e si rivoltano contro il loro capo. Questa decisione li costringerà ad un esilio senza fine. Se questo trovarsi improvvisamente senza un posto dove tornare ricorda un po' i personaggi di Miike, il resto è tutto pregno dello stile del regista di Hong Kong che in questi mesi ho imparato a conoscere ed apprezzare: sparatorie composte e coreografate alla perfezione, si alternano in maniera improvvisa a quadretti (anche comici) che ritraggono il profondo legame che unisce i protagonisti. Il risultato è un prodotto cinematograficamente ottimo ma forse più "commerciale" (se mi si passa il termine) dei lavori precedenti. Il film è stato presentato in concorso all'ultimo festival di Venezia ma difficilmente arriverà nelle sale italiane. Possiamo, come al solito, riporre tutte le nostre speranze nel dvd.

3 comments:

Anonymous said...

http://Barbaneltik1.com

Anonymous said...

http://Barbaneltik2.com

Anonymous said...

http://Barbaneltik2.com