Wednesday, July 16, 2008

"Shall we begin?"

"Lei sottovaluta l'importanza dell' intrattenimento" dirà Peter ad una terrorizzata Ann, quando quest' ultima gli chiede in lacrime, per quale motivo lei e la sua familgia non vengono ammazzati subito.
L' intrattenimento è importante, Haneke lo sa bene, per questo ci tiene a raggiungere quel pubblico che ama essere intrattenuto. Quale migliore occasione, per un uomo nella cui mente convivono genio e follia, di tentare la più grande delle scommesse, provare, a dieci anni di distanza, a raggiungerlo con il remake del suo
Funny Games? L' originale del '97 non ebbe grande visibilità (come il resto della filmografia del regista a dire la verità) ma gli amanti del cinema non solo lo conoscono, ma lo considerano importantissimo per la lucida riflessione che Haneke fa sulla violenza. Un tema senza tempo insomma, che si prestava bene allora e si presta bene oggi, dieci anni più tardi. Il regista di origini tedesche decide di girare il nuovo film "uguale" al precedente, scena per scena, inquadratura per inquadratura, linea di dialogo per linea di dialogo. Cambia l'ambientazione, dall' Europa si passa all' America, terra che, secondo Haneke, è perfetta per raccontare questa storia. Il regista ne fa anche una questione di lingua, l' inglese, da lui stesso definita "il linguaggio della violenza" anche se effettivamente il tema trattato è molto più "universale" e non confinabile unicamente alla lingua anglosassone. La storia è logicamente la stessa, con alcune modifiche dovute allo scarto temporale (il cellulare al posto del cordless) e al cambio d'ambientazione (nel film del '97 Ann non conosceva il numero della polizia mentre in America è praticamente impossibile non conoscere il 911).
Ma i passi per dare al film una portata maggiore sono altri: innanzi tutto un cast di volti noti che fa sempre la differenza (Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt) e una promozione furba con tanto di trailer ingannevole e continui accostamenti ad Arancia Meccanica. Niente di cui stupirsi comunque, è il mercato cinematografico a funzionare così, ed infatti Funny Games ottiene una distribuzione all' altezza dell' interesse generato. Chi già conosceva il film precedente è stato spinto in sala soprattutto da curiosità, per scoprire poi che il nuovo film ha la stessa invariata forza dell' originale, la stessa carica disturbante. Le sensazioni che trasmette sono identiche, così come il messaggio rimane invariato da dieci anni a questa parte. E il resto del pubblico come si sarà confrontato con un film sicuramente ben lontano dalle aspettative create? Il cinema di Haneke è per sua natura poco accogliente, ha bisogno di essere digerito, elaborato, e chi abitualmente frequenta le nuove frontiere della diffusione cinematografica di massa, i multiplex, è abituato a ben altro (e si intenda questo "ben altro" non per forza in senso dispregiativo). Sono certo (anzi, fiducioso) che il film piacerà a qualcuno, ma agli altri? Chi dal cinema vuole essere semplicemente intrattenuto, come reagirà? Sarà deluso dalla mancanza di violenza esplicita? Troverà ridicolo che Paul si rivolga direttamente a lui o che usi un telecomando per riavvolgere gli eventi? Arriverà alla fine del film o uscirà irritato dagli estenuanti tempi registici di Haneke? La risposta di certo non conta perché, qualsiasi reazione si susciti nel pubblico, li sta la forza geniale di questa operazione. Prive di significato sono le disquisizioni sul senso di questa operazione o sulla sua utilità perché comunque,
Haneke ha vinto la sua scommessa, su questo non c'è alcun dubbio.

23 comments:

chimy said...

Direi che si concorda... purtroppo il pubblico "generalista" non si aspettava certo di vedere un film del genere... ed infatti molti non l'hanno minimamente capito.

Se vuoi farti due risate vai a vedere i commenti del pubblico al film nella pagina di mymovies ^^


Un saluto

Roberto Junior Fusco said...

Mi vergogno da morire, ma sono l'unico che ancora non ha visto né quello del '97 né il nuovo. E tutti ne parlate bene di entrambi.

Ale55andra said...

Concordo in pieno. Tra l'altro io ci sono andata con mia cugina e un mio amico che non sono ignoranti in materia, ma nemmeno espertissimi. Ad esempio loro hanno detto che si aspettavano tutt'altro e che il film era un pò troppo lento ^^

Anonymous said...

quindi mi vedo questo o il precedente? o entrambi?

Killo said...

E quì il Killo può dire di averlo visto...

ah ah ah

Allora:

Niente di che come storia.
girato in modo lento (forse troppo) difatti alcuni al cinema a metà film si sono alzati e sono andati via....

Una grande Naomi Watts.

Ad un certo punto succede una cosa con un "telecomando" che ti lascia a bocca aperta!

Il film viene paradossalmente spiegato in una scena finale, quando loro sono in Barca.

Difetti:

Girato lento
non so se è giusto paragonarlo ad arancia meccanica...forse il paragone è un po azzardato, fatto in modo per attrarre il pubblico.

Errori cinematografici:

A parte i guanti che si sporcano, loro,che sono vestiti di bianco, non hanno mai neanche una macchia, e con in mano un fucile a pompa, la cosa mi sa molto difficile...

Anonymous said...

Il film originale io lo amo alla follia. L'ho visto decine di volte ed ogni volta notavo qualche cosa in più, ed ogni volta il messaggio mi arrivava come un grande pugno allo stomaco.
Aspetterò di trovare il film nuovo da scaricare, però, perché non mi piacciono troppo le trovate commericiali (per quanto il regista ha fatto sicuramente bene, almeno si guadagnerà i miliardi che si merita per questo capolavoro).

Anonymous said...

D'accordissimo con te. Ho apprezzto tantissimo che Haneke sia rimasto fedele a se stesso e che sia riuscito a portare nelle sale di tutto il mondo il suo "Funny Games", senza scendere a compromessi e senza espedienti per rendere la pellicola più commerciale. Spero che d'ora in poi possa avere più visibilità con i suoi prossimi film.

Purtroppo la maggior parte del pubblico non ha capito il film. Molti si aspettavano un nuovo splatter stile "Hostel" o "Saw".

Ciao,
Lore

Weltall said...

@chimy: sono andato nel sito Mymovies ma alcuni commenti mi hanno fatto un tantinello incazzare piuttosto che ridere. Pensavo di trovare più opinioni positive...a questo punto è chiaro che il pubblico "generalista" ha il cinema che si merita!

@roberto: è un film da vedere! Recupera prima quello del '97 naturalmente ^__*

@ale55andra: mi fa piacere che siamo d'accordo ^__^
Effettivamente il trailer e i riferimenti ad Arancia Meccanica non possono che mandare fuori strada completamente. La lentezza è uno dei "difetti" maggiormente riscontrati.

@heraclitus: anche entrambi se puoi ^__*

@killo: son contento che ti sia piaciuto. Funny Games è un grande film!
Haneke si prende i suoi tempi che sono funzionali per creare ancora maggior disagio nello spettatore.

P.S.: anche io ho pensato al fatto che, a parte i guanti, non si sporchino. Però, quando Paul usa il fucile per uccidere George, subito dopo la scena cambia e loro indossano gli impermeabili gialli. Quindi, anche se fossero sporchi non si noterebbere. Dimmi che ne pensi ^__^

@alicesu: Haneke ha dimostrato che questa operazione di remake si basa su idee solide. Non credo ci siano intenzioni commerciali dietro anche perchè, da quel che leggo, il grande pubblico non l'ha gradito.
Comunque sono sicuro che anche con questo film il messaggio ti arrivera dritto come un pugno nello stomaco. Garantito!

@t3nshi: anche se il pubblico non ha gradito, portare il film ad avere questa grande visibilità è stata una mossa importante. Non posso che unirmi alla tua speranza che questo accada (ed intendo la questione "visibilità" naturalmente) anche per i suoi prossimi film ^__^

Killo said...

@Weltall: si, è vero, per tu vedi proprio la scena di lui che spara a George che p sdraiato per tera...

un Fucile a pompa ha la capacità di "spezzare" un uomo quasi a metà...e vuoi che non schizza sangue da tutte le parti?

Po, anche se hanno su l' impermeabile, anche i pantaloncini dovrebbero essere sporchi, e invece no...

poi, domanda veloce: L' uso che fà lui del telecomando? cosa ha significato secondo te?

Anonymous said...

Non lo vedro´, non in sala almeno.
Ho visto l´originale, e vorrei risparmiarmi un´altra sofferenza di un´ora e mezza.
L´unico motivo d´interesse potrebbe esser proprio vedere la reazione del pubblico ¨ignaro¨ , ma di solito io vado a proiezioni di inizio settimana con poco pubblico, sicche´ non sarebbe un´esperimento sociologico molto valido...

Weltall said...

@killo: credo che Haneke voglia farci assistere ad uno spettacolo e coinvolgerci in prima persona in quello che sta succedendo (ecco perchè Paul si rivolge direttamente a noi). Vuole che viviamo in prima persona la violenza ingiustificabile che subisce la famiglia. Quando Ann imbraccia il fucile e spara a Peter in qualche modo ci sentiamo sollevati e speriamo che la situazione si risolva per il meglio. Ma ecco che arriva l'ultima beffa, la coltellata nel fianco: Paul tira fuori un telecomando e riavvolge la scena per farla andare diversamente, o per meglio dire, per farla finire come già era stato deciso che dovesse finire. Il suo significato per me è questo ^__^

@kusanagi: anche io preferisco andare alle proiezioni di inizio settimana ^__^.
Comunque se non volevi ripetere l'esperienza, hai fatto bene. Io credevo che non mi avrebe fatto lo stesso effetto della prima volta ed invece tutte le sgradevoli sensazioni sono tornate in maniera opprimente!

Deneil said...

bello bello bello!io mi sento abbastanza pate di un pubblico generalista (questa frase non ha senso) e comunque l'ho apprezzato molto!per le lentezze di haneke, per il senso di angosciante attesa, per il senza alcuna pietà e rimorso alcuno che viene portato avanti in tutto il film.certo poi mentre uscivo dalla sala mi sono dovuto sorbire (ci siamo) una serie di: "minchia però con arancia meccanica non c'è conronto, minchia quanto era lento, minchia di qua e minchia di la..." ma io sono pienamente soddisfatto!

Weltall said...

@deneil: mi fa molto piacere che ti sia piaciuto e non nascondo che anche io faccio parte di quel pubblico "generalista" (prima molto di più, ma ancora oggi mi abbandono al cinema di puro intrattenimento ^__^).

Anonymous said...

Non so se sia questione di non capirlo o non apprezzarlo.
Io non l'ho apprezzato ( e forse neanche capito).
Certe trovate come quella del rewind mi sono sembrate molto molto forzate, un tentativo a mio parere poco riuscito di fare qualcosa di originale.
Però ripeto, parere totalmente personale.

Weltall said...

@matteo: il fatto è che questo film arriva al pubblico in maniere molto differenti tra loro e credo che lo scopo di Haneke fosse anche questo.
Per me è stato (sia quello del '97 che questo remake) un pugno dritto nello stomaco!
Non credo poi che si puntasse a qualcosa di originale quanto a coinvolgere lo spettatore: Paul si rivolge al pubblico perchè sia partecipe di quel che accade e non solo spettatore passivo e il rewind è solo l'ultima beffa fatta a noi che guardiamo, che viviamo quella violenza e speriamo che almeno lei si salvi. Invece ecco che spunta fuori un telecomando che toglie tutte le speranze. Alla fine rimane la certezza che stavamo assistendo ad un macabro spettacolo con un finale già scritto.
Scusa se mi sono dilungato ^__^

Anonymous said...

Questa tua interpretazione ha sicuramente senso, è che io non ci vedo l'arte.
Cioè i film di violenza fine a se stessa, o che usano la violenza per impressionare, a me non dicono nulla.
Mi alzo dalla sedia senza niente in più di quando mi sono seduto.
Deve esserci qualcosa di più per me.

Inoltre per me è molto importante che un film mi colpisca anche visivamente, come ambientazione, come inquadrature, come espressività degli attori.
E in questo film non ho trovato niente di tutto ciò.

Faccio un esempio (senza tirare in ballo un giudizio di valore): QUESTO NON E' UN PAESE PER VECCHI.
E' un film che ho apprezzato moltissimo e ha tutte le caratteristiche che ti ho sopraelencato.
E la violenza c'è anche li.
E pensa ai primi 40 minuti...sono o non sono un capolavoro visivo?
Bardem non è fantastico?
E' o no un film che quando ti alzi dalla sedia ti da da pensare?

^^ poi ripeto è sempre un parere personale....

Gli unici film che accetto che non mi diano da pensare sono quelli palesemente comici... ma almeno quello ti fanno divertire in maniera genuina e amen.

Weltall said...

@matteo: "Cioè i film di violenza fine a se stessa, o che usano la violenza per impressionare, a me non dicono nulla.
Mi alzo dalla sedia senza niente in più di quando mi sono seduto.
Deve esserci qualcosa di più per me."
Haneke lascia che siano Paul e Peter ad intrattenerci. Lui vuole andare oltre quello che vediamo sullo schermo ed è per questo che la violenza esplicita ci viene nascosta. Non c'è bisogno di vederla ma sappiamo che è li, sentiamo le urla e gli spari. Il discorso che ne viene fuori è più ampio e non è solo violenza fine a se stessa. Haneke ci mostra quanto la nostra società affondi nella violenza stessa, ne sia assuefatta ma ancora cerchi delle motivazioni razionali che la giustifichino. Esemplari sono le scuse banali che Paul rifila a George (droga, disagi familiari ecc). Sapere per quale motivo quella famiglia viene torturata fisicamente e psicologicamente sarebbe di sollievo anche a noi che siamo li, che facciamo parte del gioco perchè Haneke ha tolto lo schermo che ci separa dalla realtà filmica. Non ci vuole impressionare con la violenza, ma ci vuole impressionare con l'idea che quella violenza potrebbe essere reale proprio perchè ingiustificata e noi ne diventiamo complici inconsapevoli se decidiamo di arrivare fino alla fine.
La regia di Haneke poi, non fa che amplificare tutte le sensazioni sgradevoli che il film vuole trasmettere.
Insomma, come puoi leggere, mi ha dato di che pensare questo film ^__^

Non è un Paese per Vecchi è un film grande, c'è poco da dire.
Se vogliamo c'è molta più violenza "mostrata" rispetto a Funny Games ma anche in questo caso non è mero spettacolo, ne fine a se stessa. Qui la violenza è un male incomprensibile che porta solo morte (questo in fondo è il ruolo del personaggio di Bardem). Incomprensibile soprattutto agli occhi di un vecchio sceriffo che non riconosce più il paese dove è nato e cresciuto ("c'era un tempo in cui lo sceriffo non portava neanche la pistola" dirà all' inizio) e nel quale forse per lui non c'è più posto.
La regia dei Coen è perfetta, adatta alla storia che vogliono raccontare e così quella di Haneke.
I primi 40 minuti sono un capolavoro ma anche quel finale con un rassegnato Tommy Lee Jones mi ha incollato alla poltroncina (mentre il resto della sala rideva, chissà per quale motivo).

Come dicevo nel commento precedente, tutto dipende da come il film arriva dallo schermo a noi e quello è un "fattore" assolutamente soggettivo ^__^

Anonymous said...

Da un lato ti do ragione.
Da un altro ti dico che oggettivamente si può tentare di trovare un significato in ogni film...
Quando passerà in tv gli concederò una seconda visione. ^^

Weltall said...

@matteo: se posso ti consiglierei di recuperare l'originale del '97 e di guardare anche Caché - Niente da Nascondere, sempre di Haneke e totalmente provocatorio anche questo ^__^

Anonymous said...

Ok, grazie!
Vedo se riesco a "reperirli"

Weltall said...

@matteo: attendo un tuo parere allora ^___^

Edo said...

Haneke prova piacere a far dividere il pubblico, a farsi da un lato amare dall'altro odiare. Io ho amato anche questo Funny Games e la scelta di un remake la trovo coerente con il concetto che esprime

Weltall said...

@edo: sono perfettamente d'accordo! Il film del '97 era importante allora, questo remake è importante adesso!
Io non mi stancherò mai di dirlo: Haneke è un genio ^__^