Tuesday, July 29, 2008

"Sei solo un mostro...come me!"

Uomini e mostri. Volti e maschere. Eroi e vigilantes.
Gli opposti tengono Gotham in piedi, in bilico tra l'elevarsi a città in lotta contro il crimine per la propria redenzione, e lo sprofondare nell' anarchia e nel caos.
Harvey Dent è l'ago della bilancia, il perno su cui tutto poggia. Lui è l'uomo su cui la gente fa affidamento, il volto che non si nasconde neanche di fronte alla mafia, l' eroe di cui Gotham ha bisogno.
Batman non può essere quell' eroe perché ha scelto di agire al di sopra delle leggi, di nascondersi dietro una maschera, di diventare un simbolo e agire nell' ombra. La sua scelta comporta delle responsabilità di cui si deve fare carico, quella di "aver cambiato le cose", di aver dato l'esempio che è stato travisato da vigilantes improvvisati, di aver ispirato la follia.
Joker è quella follia e la sua maschera è soltanto uno sfatto trucco da clown e due vistose cicatrici che partono dagli angoli della bocca a formare un ghigno agghiacciante. E' la nemesi perfetta di Batman, e come brillantemente spiegato da Shyamalan nel suo Unbreakable, necessaria e inevitabile come la notte dopo il giorno, non può esistere l'uno senza l'altro. Lui stesso si definisce un "agente del caos" ed è il caos il suo obiettivo. Sa che tutti hanno "Due Facce", anche il procuratore Harvey Dent, e se lui cade tutta Gotham cadrà.
Christopher Nolan impara dai suoi errori per fortuna. Prende tutti i difetti e le falle di Batman Begins (che Il Cavaliere Oscuro mette pesantemente in evidenza) e anche grazie alla collaborazione del fratello Jonathan per la sceneggiatura, corregge il tiro costruendo un film che rasenta la perfezione. La struttura narrativa è solida e regge per tutta la durata della pellicola con un ritmo che ha dell' incredibile per come riesce, anche dove l'azione latita, a non lasciare un minimo spiraglio alla noia. Parte del merito va sicuramente ai personaggi, a come sono stati scritti e definite le loro relazioni, soprattutto il triangolo Batman/Joker/Due Facce, ma non bisogna dimenticare i comprimari, gli uomini che non hanno maschere da portare, i veri eroi di questo film su cui spicca senza dubbio la figura del Commissario Gordon. Le vicende si svolgono in una "nuova" Gotham, spogliata da tutti i "fronzoli", inseriti più a scopo narrativo che altro, di Batman Begins (monorotaia e bassifondi poco credibili), resa una metropoli più "reale" pur essendo fittizia.
Ma è soprattutto con la regia che Nolan fa dei passi avanti non trascurabili, riuscendo finalmente a "prendere" i tempi con le sequenze action, fondendole con eccezionale soluzione di continuità a quelle puramente narrative, mostrando un' accresciuta sicurezza nel muovere la macchina da presa quando le cose si fanno più concitate, senza perdere un solo secondo di quel che accade sullo schermo.
Tutti elementi questi, che permettono a Il Cavaliere Oscuro di travalicare i generi, liberandosi dalla definizione troppo riduttiva di "cinefumetto", andando oltre il concetto di blockbuster o cinema d' intrattenimento. Mai prima d'ora, tra l'altro, mi era capitato che un film tanto gonfiato dal bombardamento pubblicitario (quanti trailer hanno fatto? Quante locandine hanno rilasciato mese dopo mese? Ho perso il conto!) non deludesse l' hype creato, anzi.
E' evidente che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori film della stagione (che arriva quando ormai sta per finire) e a poco servono discorsi del tipo "meglio il Batman di Nolan che quello di Burton", perché entrambi erano pregni dell' anima dei loro rispettivi registi. A nulla serve paragonare il Joker di Nicholson con quello di Ledger, perché entrambi sono concezioni diverse dello stesso personaggio adatte al film nel quale sono inseriti.
Quello su cui bisognerebbe concentrarsi, invece, è la sensazione (forse solo mia) di trovarsi di fronte ad uno di quei prodotti cinematografici "mainstream", once in a life time. Appena comparsi i titoli di coda, oltre alla pelle d'oca per lo splendido spettacolo al quale si è assistito, rimane il pensiero per un film che ha raggiunto la perfezione e la completezza, grazie ad un' alchimia perfetta di fattori ed elementi unici, come la straordinaria interpretazione di Heath Ledger che rimarrà impressa a fuoco nella memoria degli spettatori ma sarà purtroppo irripetibile.
Once in a life time, appunto.


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17 comments:

Killo said...

Come direbbe una celebre frase di un film...

...la forza è grande in quest' uomo...

...usa il lato oscuro della forza...

Anonymous said...

ciao, grazie per il consiglio...

Stefano

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Anna Maria said...

E' inquietante il titolo del post, sembra una minaccia! :D

Bonjour :))

Anonymous said...

Che aggiungere? Grande! ^^

Inutile davvero paragonarlo con i Batman di Burton, perchè entrambi sono film grandissimi e opere molto personali dei rispettivi registi.
Già il fatto che Nolan sia arrivato (in modo diversissimo naturalmente) ai quei livelli, vuol dire davvero che ha fatto un lavoro straordinario.

Ciao :)

Spino said...

Drei che è piaciucchiato anche a te :D
Promesse mantenute. Una volta tanto.

Anonymous said...

Sì, davvero un gran bel film e Heath Ledger è stato eccezionale!

Weltall said...

@killo: in questo caso il lato oscuro è propro quello che serve ^__*

@Stefano: di nulla ^__^

@inenarrabile: è inquietante perchè è verissimo ^___^
Devi andare a vedere questo film ^__*

@chimy: eh eh, grazie ^__^
In effetti un po' ovunque ho trovato certi paragoni che servono a poco. Meglio concentrarsi sul grandissimo lavoro fatto da Nolan che già basta e avanza come argomento di discussione ^__*

@spino: mi è piaciucchiato un bel po'! Ci meritavamo delle promesse mantenute finalmente ^__*

@francy: come scrivevo nel post, un' interpretazione unica e irripetibile. Veramente un gran film!!!

Anonymous said...

Sono d'accordissimo sul fatto che abbia corretto il tiro rispetto a Batman Begins. E sarei tentata di dire che questo supera il Batman di Tim Burton, anche se la scelta più saggia è davvero quella di sospendere il giudiuzio e di notare le differenze. Più che meglio o peggio è giusto dire così o colà.

Ale55andra said...

Sono d'accordissimo, soprattutto sull'inutilità dei paragoni tra questo Batman e quello di Burton. Due mondi completamente diversi.

Weltall said...

@lilith: esatto! Anche io ho la sensazione che ci troviamo di fronte almiglor batman di sempre, ma son talemnte diversi e personali che un confronto non sarebbe corretto.

@ale55andra: bene! Mi fa piacere notare che siamo praticamente tutti d'accordo su questo punto ^__^

Anonymous said...

Sono davvero, davvero contento che ti sia piaciuto. Condivido al 99% tutto quello che hai scritto nella tua recensione: l'unica cosa su cui non sono d'accordo sono i bassifondi di Batman 5... quell'ambientazione era fantastica! Non posso fare a meno, però, di aggiungere una piccola nota che magari espliciterò meglio in una recensioncina che scriverò su questo Batman 6: ho sempre ritenuto che Nolan fosse il degno erede di Hitchcock (l'ho scritto tempo fa qui, per esempio), e questo film me ne dà la conferma ultima, finale, incontrovertibile. Bentornato, Alfred.

Anonymous said...

dovrei riuscire a vederlo la prossima settimana... ;-)

Weltall said...

@panapp: eh eh eh 99% è un ottima percentuale di condivisione. La mi critica ai bassifondi di Gotham di Begins, nasce proprio dopo aver visto la Gotham de Il Cavaliere Oscuro, così nera, così reale...mi è piaciuta da impazzire e l'ho trovata molto più in linea con il Batman di Nolan.
E per quanto riguarda proprio Nolan, lo considero un grande regista. Ora vado a leggere cosa hai scritto ^__^

@heraclitus: attendo un tuo parere allora. Secondo me non ti deluderà ^__^

Deneil said...

non leggo ancora perchè ancora devo concludere la mia che uscirà in coppia con quella di leo...ti saprò dire...

Weltall said...

@deneil: non vedo l'ora di elggere la vostra doppia recensione!!!
Leo so già cosa pensa del film, ma tu? Guarda che mi aspetto una recensione mooooooolto positiva da parte tua ^___*

nicolacassa said...

Che film mastodontico!!

Weltall said...

@Nick: si cugino! Mastodontico rende bene l'idea ^___^