Tuesday, May 06, 2008

"How can a train be lost? It's on rails."

Ci sono registi sui quali il pubblico si divide ed è difficile, se non impossibile, cambiare idea. Wes Anderson è uno di questi. Personalmente trovo il suo cinema rassicurante. Ho atteso The Darjeeling Limited fin dall' anteprima al Festival di Venezia, pazientando i mesi seguenti con tutti i rinvii che si sono susseguiti. Un' attesa alleggerita dal fatto di sapere con certezza che, quando mi sarei accomodato sulle poltroncine in sala, il buon Wes non mi avrebbe tradito e così infatti è stato. Il cinema di Anderson, che avevamo lasciato qualche anno fa con Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou, torna in tutta la sua eleganza, precisione, simmetria, fin dalle prime inquadrature del corto Hotel Chevalier, che introduce il film vero e proprio, proseguendo con lo splendido ralenty della corsa di Adrien Brody e Bill Murray per salire sul treno. Come già avevamo avuto modo di ammirare nella casa dei Tenenbaum e nella nave del Capitono Zissou, Wes Anderson si trova perfettamente a suo agio a "muoversi" negli spazi chiusi o angusti come i vagoni di un treno: la macchina da presa si scorre comunque con estrema fluidità e le sue inquadrature sono sature di colori, dettagli e particolari. Ritroviamo anche l'ennesima ricercatissima colonna sonora e quegli interpreti tanto cari ad Anderson, Owen Wilson ed il co-sceneggiatore Jason Swartzman, ai quali si aggiunge un volto nuovo, un Adrien Brody che sembra ritagliato per il ruolo che interpreta in questo film. Insomma niente di nuovo, nessuna sperimentazione sconvolgente. Semplicemente il cinema "Andersoniano" in tutto il suo splendore. Il regista si limita a seguire una strada sicura che ben conosce, mette il suo film sui binari e lo fa andare. Forse non è un caso che gran parte del film è ambientata proprio su di un treno, il Darjeeling Limited appunto, dove i tre personaggi, i tre fratelli Whitman (Francis, Peter e Jack) si ritrovano insieme dopo tanto tempo per affrontare un viaggio spirituale attraverso l' India che dovrebbe in qualche modo riunirli. Ancora complesse dinamiche familiari quindi, dove il viaggio in treno, il cui percorso è deciso dai binari, dovrebbe portare con se la sicurezza di raggiungere lo scopo prefissato ma, se anche un mezzo che viaggia su rotaie può perdersi, che possibilità hanno i fratelli Whitman di trovare la soluzione ai loro problemi seguendo la strada più facile? Così un viaggio che di spirituale ha ben poco diventa un percorso complesso e articolato dove i tre dovranno necessariamente fare i conti con un lutto ancora fresco e una madre in fuga dalla propria famiglia. Un percorso che li riporterà al punto di partenza (stesso ralenty, sempre i Kinks ad incorniciare musicalmente la scena) ma decisamente allegeriti nel carico, lasciandosi alle spalle qualcosa di ben più pesante di un mucchio di vecchie valige.

13 comments:

Edo said...

Il tuo commento è decisamente rassicurante! Tornerò quando riuscirò a vederlo!

Anonymous said...

Ottimo ottimo! Sono contento che ti sia piaciuto, spero di riuscire a recuperarlo in settimana, non vedo l'ora!

Ciao,
Lore

Killo said...

Mai sentito ma quì mi toccherà vederlo

Anonymous said...

segno tutto io... ;-)

Weltall said...

@edo: aspetto di sapere la tua allora ^__*

@t3nshi: bene! Non fartelo scappare mi raccomando!!!

@killo: si si! Se ti sono piaciuti i precedenti, questo non ti deluderà ^__^

@heraclitus: eh eh eh mi fa piacere ^__^

nicolacassa said...

Questo film mi ha sempre interessato

Deneil said...

carino!wes non delude e come dici rimane sui suoi binari (per rimanere in tema...colonna sonora buonissima, interpreti azzeccatissimi e un passaggio di testimone si direbbe da murray a brody (gli occhi malnconici ci sono!)...non eccezionale ma ce ne fossero di film del genere!

Weltall said...

@Nick: ci sarà modo di recuperarlo cugino ^___*

@Deneil: sono perfettamente d'accordo. Film non perfetto ma ne vorremmo tantissimi di film così ^__^
Grandissimo Adrien Brody!!!

Edo said...

AMO WES!!!

Anonymous said...

Davvero bellissimo, non pensavo assolutamente che Wes potesse deludermi con questo film che ha come sfondo L'India, che, secondo me,dà un'aria ancora più suggestiva al film con tutti i suoi colori accesi e i suoi riti che sembrano dare un pò di sicurezza ai tre fratelli. dvvero una grande interpretazione quella di Adrien Brody. Ma mi sono piaciuti veramente tutti e tre i protagonisti e non soltanto loro.
Davvero bello anche il corto, che mi ha sorpreso :-)

Rosuen :-)

Ciao Momis

Weltall said...

@edo: LO AMO ANCH'IO ^___^

@Rosuen: mi fa molto piacere che ti sia piaciuto così tanto ^__^
Sono contento che siamo riusciti ad andare a vederlo ^___^

Anonymous said...

Da me non è ancora arrivato... aspetterò impaziente, visto il mio amore per il regista!

Weltall said...

@panapp: ummm...effettivamente non ha avuto una grande distribuzione...spero che arrivi anche da te perchè merita!
Poi visto che ami Anderson, non credo che ti deluderà ^__^