Wednesday, May 21, 2008

"Chissà, forse sto scomparendo..."

Away From Her mi fa pensare ai ricordi, quei segni della nostra esistenza e del nostro passaggio che lasciamo negli altri e gli altri lasciano in noi, come le impronte lasciate sulla riva del mare o su di una collina coperta da una nevicata recente. I solchi che ci siamo lasciati alle spalle sono profondi ed evidenti. Potremmo voltarci e ripercorrere a ritroso il percorso senza mai perderci. Forse solo le impronte più vecchie ci apparirebbero sbiadite fino a scomparire del tutto, ma sarebbe una cosa normale. Ma questi segni sono tanto evidenti e profondi quanto estremamente "delicati", "fragili". Basta anche una piccola onda di risacca, una leggera nevicata, ed ecco che le impronte, anche le più profonde, diventano sempre più impercettibili fino a sparire del tutto. E' così che mi immagino il modo in cui l' Alzheimer aggredisce la mente, portando ad un lento ma inesorabile degrado dei ricordi. E' mi immagino quanto deve essere doloroso vederlo succedere ad una persona che ci è molto vicina, vederle perdere le singole parole, poi i momenti che diventano giorni, settimane, mesi. Quanto deve essere doloroso vedersi perduti, cancellati dai ricordi e dai sentimenti di quella persona. Questo è quello che accade ai protagonisti del film di Sarah Polley. Grant e Fiona si amano e hanno passato più di quarant'anni di vita insieme quando la malattia colpisce irrimediabilmente la donna. Ad andarsene per primi sono i nomi di oggetti comuni, poi sopraggiunge la confusione, l'accettazione ed infine la separazione. Grant infatti, dietro l'insistenza di Fiona, è costretto a ricoverarla in un istituto di cura dove la donna comincia lentamente a dimenticare il marito e a legarsi affettivamente ad un' altro dei pazienti. Away Form Her è un film profondamente drammatico ma che tratta il tema della malattia senza per questo volerne fare un trattato scientifico. Preferisce invece concentrarsi sui personaggi (splendidamente interpretati da un intenso Gordon Pinsent e da una superba Julie Christie), sul loro rapporto, facendoci percepire la sua profondità attraverso gesti, sguardi e parole. Un rapporto che sembra perfetto ma che mostra qualche crepa nel passato sul quale però non ci si sofferma ad indagare. Si guarda invece al presente, a come lentamente si sgretola. Si guarda al dolore di un uomo che deve scegliere di separarsi dalla donna che ama diventando quasi un estraneo agli occhi di lei. Ed è forse questo che l' Alzheimer fa: crea delle distanze incolmabili (esemplare l' inquadratura ricorrente dei personaggi che si avviano lungo un corridoio mentre la macchina da presa li riprende di spalle e lentamente si allontana). Ma da quel che si percepisce nell 'intensa e bellissima sequenza finale, due individui possono rimanere "legati" nonostante le loro vite procedano parallele, come due piste di sci di fondo, senza avvicinarsi ne incrociarsi mai.

12 comments:

Anna Maria said...

Da vedere prossimamente, ho visto un film sullo stesso tema di recente "Iris" non so se l' hai visto. Credo che l' Alzheimer (si scrive così?!) sia una delle più spiacevoli malattie, sia per chi lo vive sia per chi sta intorno

nicolacassa said...

Sembra bellissimo!!

Killo said...

Molto interessante come film..mi toccherà guardarlo...

Anonymous said...

Sembra bellissimo e molto malinconico!

Edo said...

eh questo inizialmente volevo vederlo poi ho evitato per paura che fosse un drammone strappalacrime. Ora mi pento di non averlo visto!

davide said...

Se fosse stato giapponese Nicola l'avrebbe già recuperato :D

Mary said...

non lo conosco...
ehi aspetto di leggere una recensione a indiana jones questo weekend :) :)

Weltall said...

@inenarrabile: allora tu recuperi questo e io recupro Iris visto che ancora mi manca! Comunque mi è piaciuto molto il modo in cui è trattata la malattia in questo film!

@Nick: molto, molto bello

@killo: assolutamente da recuperare ^__^

@francy: sono proprio le sensazioni che trasmette!!!

@edo: è sicuramente commovente ma onesto e per questo merita di essere recuperato ^__^

@Deiv: tu dici ^__^?

@arte: non so se riuscirò a vederlo nel fine settimana visto che devo recuperare assolutamente Gomorra. Ma il più presto possibile troverai QUELLA recensione ^___*

domenico said...

davvero un bel post!
conservo un ricordo positivo di questo film
molto "delicato"
commovente ma onesto (come giustamente sottolineavi)
bellissima la sequenza in cui la mdp "cade" sulla protagonista stesa sulla neve
e le dissolenze dei personaggi nella sala

domenico said...

(dissolvenze ^^)

Anonymous said...

Wow, ottimo post, complimenti! :)
Sono contento che sia piaciuto molto anche a te, è veramente un bellissimo film.

Ciao,
Lore

Weltall said...

@honeyboy: grazie ^___^ E' vero!!! Mi sono dimenticato di citare la sequenza di lei distesa sulla neve, veramente bellissima ^___*
E mi fa piacere che condividi l'onestà con cui questo film trasmette emozioni!

@t3nshi: grazie anche a te (siete troppo gentili ^__^). E' un film molto bello che mi ha colpito e sinceramente commosso.