Friday, May 02, 2008

Far East Film Festival 10 - Day 3

A FLOWER IN HELL
Regia di Shin Sang-ok (Retrospettiva)

Dong-shik, ex soldato, si reca a Seul alla ricerca del fratello maggiore Yeung-seok nella speranza di riportarlo a casa allontanandolo dalle sue attività poco lecite. Yeoung-seok infatti, fa parte di una banda che ruba armi e rifornimenti dalle basi americane per rivenderle. Sonya, prostituta e donna di Yeoung-seok, si invaghisce del giovane Dong-shik e lo seduce. Un triangolo sentimentale le cui conseguenze saranno tragiche. Il secondo film dedicato ai primi film di Shin Sang-ok è un lucido ritratto della Seul post bellica: l' occupazione americana, la povertà e gli espedienti di chi si trovava a vivere a stretto contatto con l' esercito, in particolar modo le donne che si prostituivano principalmente con i soldati USA. Ma al di la di questo abbiamo un film di pregevole fattura tecnica con almeno tre sequenze fondamentali: il furto alla base, l'inseguimento finale (efficacissimo il montaggio alternato tra i vari "inseguitori") e la drammatica sequenza nell'acquitrino. Straordinario.

IN THE POOL
Regia di Miki Satoshi (Focus On)

A Miki Satoshi, autore televisivo passato al cinema, il Far East dedica il "Focus On", una serie di proiezioni per far conoscere questo nuovo regista. Si comincia con il suo film d'esordio (datato 2005) In The Pool. Tre persone, tre individui diversi ma accomunati da alcuni disturbi psicologici, sono i protagonisti di questa storia: Taguchi Tetsuya colpito da "erezione permanente" probabilmente causata da problemi irrisolti con la sua ex-moglie; Iwamura Suzumi, giornalista con manie ossessivo compulsive che le rendono la vita quasi impossibile; Ohmori Kazuo, schiavo della necessita fisiologica di immergersi in acqua ogni giorno dopo il lavoro. Tutti e tre si sottoporranno alle "cure" dello strambo Dott. Irabu Ideo. Una commedia demenziale (cosa che sembra essere la caratteristica fondamentale di questo regista) che si lascia guardare senza stancare grazie a dei tempi comici rapidi (sketch e battute a raffica) ma un po' discontinuo in quanto le tre storie raccontate non sono ugualmente accattivanti. Si ride, alle volte di gusto, ma è proprio questo tipo di comicità (tipicamente giapponese) ad essere punto di forza e allo stesso tempo debolezza del film: ti piace da impazzire o ti lascia indifferente. Nonostante tutto un esordio da tenere in considerazione.

ASSEMBLY
Regia di Feng Xiaogang

Ambientato tra il '48 e la prima metà degli anni '50, Assembly è incentrato sulla figura di Gu Zidi, comandante di quello che diventerà l' Esercito Popolare Cinese, arrestato per aver ordinato di fare fuoco su dei soldati Nazionalisti che si erano arresi. Rimandato al fronte con un manipolo di soldati per difendere un importante punto strategico nei pressi di una miniera, il suo battaglione, in un'incolmabile inferiorità numerica, viene sterminato e solo lui sopravvive al massacro. Passerà gli anni seguenti cercando di dare degna sepoltura e riconoscimento militare ai suoi soldati. Straordinaria super produzione cinese che tiene fede al fatto di non essere "film di guerra propagandistico" e di riuscire allo stesso tempo a non incappare nelle rigide limitazioni imposte dalla Repubblica Popolare. Film sostanzialmente diviso in due parti: nella prima, Feng Xiaogang fa sfoggio delle sue straordinarie capacità registiche regalandoci alcune delle più belle sequenze di guerra che riesco a ricordare. Tutto è perfetto, i movimenti di macchina, il montaggio e il sonoro "lavorano" insieme e coordinati per regalarci sequenze di grandissimo impatto in grado di mandare letteralmente in brodo di giuggiole qualsiasi cinefilo. La seconda parte è invece dedicata all' approfondimento di quel che la guerra lascia dietro di se, di come cancella vite senza lasciarne traccia nella memoria. Un film bellissimo in grado di accontentare i più esigenti ma anche il grande pubblico da blockbuster.
4/5

DEATHFIX: DIE AND LET LIVE
Regia di Miki Satoshi
(Focus On)
Uno scrittore freelance vine incaricato dalla caporedattrice della rivista Kuroi Hon (Libro Nero) di scoprire gli effetti della sostanza Deathfix (in grado di procurare il decesso momentaneo a chi la assume) e di scrivere un articolo dal regno dei morti. Lo accompagneranno in questo assurdo viaggio alla ricerca di Deathfix, lo strano hippy Endo, l'ex intrattenitrice sadomaso Sayoko, lo yakuza Mr. Eyeball e la sua tirapiedi un po' troppo calata nella parte. Rispetto alla buona impressione avuta con In The Pool, questo Deathfix mostra in maniera molto più marcata i limiti del cinema di Miki Satoshi: personaggi e trama (entrambi costruiti con una buona dose di non-sense) non hanno la minima consistenza e spessore, tanto da passare in secondo piano di fronte ad un sovradosaggio di comicità demenziale fine a se stessa che, se nei primi minuti fa ridere di gusto (l' hokonomiyaki di vomito passerà alla storia credo...), alla lunga innervosisce e stanca. Un film sostanzialmente inutile. Mi aspettavo di meglio.
1/5

8 comments:

chimy said...

Devo rivedere "The Assembly", non ce la faccio più!!!
Perfette le tue parole su Shin Sang-ok... non vedo l'ora di leggere su "It's not her sin"..

Un saluto

Mr.Segnalatore said...

Weltall, ho bisogno di te al volo...ma quando va in onda l'ultima puntata de "I Soprano"??
E' su Italia uno, giusto??

Mr.Segnalatore said...

P.s. scusa l' OT....grazie!

Anna Maria said...

Ma il Deathfix è lo stesso che ha preso a Giulietta?

off topic= ho visto Juno e ora capisco perché siete impazziti tutti :P ora anche io :))

P.S.= buen fin de semana ^^

Anonymous said...

Assembly film del FEFF, continuerò a dirlo all'infinito. :)
Saluti.
Para

nicolacassa said...

In the pool originale e divertente! Ma non er ain concorso?

Assembly, sinceramente non so definirlo, ma lo trovo dispersivo nella seconda parte, troppo "spielbergeggiante" nelle scene di guerra. Personalmente, e dico personalmente, non adoro lo sfoggio di sangue e membra squarciate, pur essendo conscio che la guerra fa schifo ed è realmente un inferno. Penso che comunque la qualità tecnica faccia dimenticare i difettucci, e concordo in pieno con il 4!

Deathfix: Che dio ce ne scampi! Ma come ha fatto Rinko Kikuchi a ridursi a recitare in film come quello?

Weltall said...

@chimy: con tutte le buone intenzioni io non sono riuscito ancora a rivederlo, cacchio!!!
Spero di essere all' alteza delle aspettative per It's Not Her Sin ^__*

@Mr. Segnalatore: scusa per il ritardo con il quale ti rispondo! L' ultima puntata con i Soprano dovrebbe andare in onda Venerdì prossimo alle 00:10 circa ^__^

@inenarrabile: si, probabilmente era la stessa cosa che ha ingurgitato Giiulietta ^__*

Benvenuta tra i "pazzi per Juno" allora! Mi fa molto piacere ^__*

@Para: e mi trovi d'accordo! Io ci metto anche Sparrow però ^__*

@Nick: In za puru non era in concorso perchè il film era del '05 ^__*
Assembly è un grandissimo film e a livello di regia, è il meglio che si è visto al FEFF. Le scene di guerra non hanno niente da invidiare a Salvate il Soldato Ryan e sono anche meno sanguinolente ^__^
Deathfix è un film inqualificabile...spero che Rinko Kikuchi non sia impazzita ^___*

Mr.Segnalatore said...

Grazie!