Saturday, April 21, 2007

A Song For The Sun...

Kaoru si affaccia tutte le mattine all' alba, dalla sua finestra. Da li può vedere bene una fermata dell'autobus, dove un ragazzo si ferma tutte le mattine ad aspettare gli amici per andare a fare surf. Dopo di che Kaoru si corica e si alza quando il sole è già tramontato. Non è che lei vive una vita sregolata di sua iniziativa, il problema è un'altro: Kaoru è affetta da una rarissima malattia che le rende impossibile esporsi alla luce del sole. La stessa malattia, presto o tardi, le causerà una degenerazione del sistema nervoso e la condurrà inevitabilmente alla morte. Piuttosto che abbandonarsi a questo destino già scritto, Kaoru esce tutte le notti con la sua chitarra e suona solitaria in una piazza, canzoni composte da lei stessa. La maggior parte di queste sono ispirate da quel ragazzo, di nome Koji, che osserva tutte le mattine e che vorrebbe conoscere. L'occasione le si presenta una notte: mentre lei suona nel solito posto, lo vede passare, lo insegue e, raggiungendolo di corsa, lo urta facendolo cadere in terra. Dopo questo curioso incontro/scontro, avranno occasione di ritrovarsi insieme qualche notte più tardi, proprio a quella fermata dove lei lo osserva sempre. Da quella sera cominciano a frequentarsi ma, sarà possibile per Kaoru far conciliare i propri sentimenti, il desiderio di amare ed essere amati, con le inevitabili limitazioni che la sua malattia comporta? Questo sarebbe dovuto essere il tema portante del film: due vite opposte, una "diurna" e l'altra "notturna", che trovano il punto d'incontro per vivere i loro sentimenti. Questo contrasto, che trovo veramente affascinante, non è che abbozzato in questa pellicola di Norihiro Koizumi che decide di volare basso rimanendo negli schemi del più classico genere "romantico/drammatico" tipicamente giapponese. Ma mentre un film come Crying Out Love In The Center Of The World, aveva il pregio di una trama un po' più articolata (ed una fotografia veramente bella), qui è la linearità a farla da padrone. Vi basteranno i primi dieci minuti per intuire senza il minimo errore, svolgimento e conclusione della vicenda. La cosa che però trovo molto irritante in questo genere di film, è il voler calcare la mano sul tasto "commozione", il voler necessariamente portare alla lacrime che, lasciatemelo dire, non è un bene. Quando si esagera, tutto risulta un po' forzato. Bene, ora che mi sono tolto la spina che mi infastidiva, vediamo che c'è di buono in questo film. Quello che lo salva dal baratro dove l'avrei fatto precipitare, è il delicato romanticismo con la quale questa fragile e contrastata storia d'amore viene raccontata, dalla sua nascita al suo epilogo. Questa particolare sensibilità nel ritrarre soprattutto i primi amori adolescenziali, è una costante che si ritrova in tante produzioni nipponiche anche non strettamente cinematografiche. Non sono un cuore di pietra e soprattutto anch'io sono stato adolescente, per cui trovo sempre bello quando si è in grado, anche con semplici gesti o sguardi (e i due giovani attori si dimostrano all'altezza in questo), di ricreare quei momenti tipici delle prime infatuazioni. Tirando le somme: tenetelo in considerazione se cercate qualcosa di dannatamente romantico e triste. Sappiate però che il cinema giapponese ha molto di meglio da offrire.

7 comments:

Anonymous said...

queste storie mi attirano *_*
io invece ho appena terminato di vedere Nascosto nel buio tutto sommato poteva andare...

Weltall said...

Io mi lamento ma poi guardo sempre questo tipo di film ^_____*
Nascosto nel Buio non l'ho ancora visto, ma stasera mi sono rivisto THE HOST di Joon-ho Bong e sono sempre più convinto che sia un autentico gioiellino ^_____^
Verrà proiettato la settimana prossima al Far East Film Festival e forse raggiungerà "ufficialmente" le sale italiane...speriamo.
Ne ho scritto qualcosa tempo fa. Ti lascio il link se hai voglia di leggere le mie considerazioni sul film:
http://weltallsworld.blogspot.com/2007/01/l-ospite-inatteso.html

Anonymous said...

..anch'io oggi ho visto "THE HOST".... (certo ero a casa tua!!! ^_____^)....
va boh veniamo a noi:
..bel film ,carino,triste ma romantico.........bella canzoncina come tema.... il classico film "romantico/drammatico" tipicamente giapponese (come mio cugino insegna *___*)...in ogni caso piacevole da vedere.
A ME E' PIACIUTO!
ciao ciao

nicolacassa said...

Miki, quindi ti è piaciuto eh? Film bellino e commovente!

Anonymous said...

facendo già tanta difficoltà a vedere buoni film, credo che questo lo lascerò stare, o cmq non lo cercherò volontariamente. grazie da farmi da filtro ;-)

Weltall said...

@Mikyalpha: innanzitutto: grande THE HOST! Mi fa piacere che hai apprezzato anche Tayou no Uta...sei un romanticone ^_________________^

@Nick: si che gli è piaciuto...come dicevo sopra: è un romanticone ^__________________^

@heraclitus: eh eh eh son qui per questo ^________*

Anonymous said...

anch'io non amo troppo i film che cercano di farti piangere in ogni modo, anche perchè con me ci riescono e poi mi perdo parte del film ;-)