Se Richard Kelly avesse deciso di risparmiare il povero Donnie e di far precipitare quel motore d' aereo in un 'altra stanza della casa, forse ci saremo risparmiati lo strazio di questo S. Darko, seguito ideale, anzi come recita la tag line "A Donnie Darko Tale", di quello che a mio avviso è uno dei cult più interessanti d' inizio millennio. La storia insegna che mettere nuovamente mano ad un cult è come giocare a pallone su di un campo minato. Il caso di Donnie Darko poi è lampante considerato che già la Director's Cut toglieva molto del fascino che la versione originale del film aveva.
Eppure il regista Chris Fisher e lo sceneggiatore Nathan Atkins prendono i personaggi creati da Richard Kelly e provano a raccontare la storia della sorella minore di Donnie, Samantha, sette anni dopo i tragici avvenimenti del primo film. La ragazza ormai diciottenne è in viaggio con l'amica Corey in direzione Los Angels. Un guasto alla macchina le costringe ad una sosta forzata in un piccolo paese dove Samantha comincia a fare strani sogni sulla fine del mondo e a soffrire di sonnambulismo.
Già sentita una cosa del genere? Niente di strano visto che in questo progetto dall' oscuro significato non si è fatto il minimo sforzo per raccontare qualcosa di nuovo ma si è ricalcato passo per passo quanto fatto da Richard Kelly sia a livello di scrittura (succedono proprio le stesse cose e anche molti dialoghi sono simili) che di regia, fino a sfiorare lo scimmiottamento più palese. La sensazione di deja-vu che si prova nell' assistere a certe sequenze (si prenda ad esempio i vari sogni o il party) non fa che indisporre ancora di più lo spettatore che, capito il meccanismo di paradossi temporali e viaggi nel tempo, può indovinare non solo quello che succederà ma come il film potrebbe finire con un minimo margine d'errore. Ma a rendere S. Darko ancora più "povero" è la totale mancanza di un adeguato contesto storico/sociale/politico, elementi che hanno contribuito a rendere Donnie Darko un piccolo gioiellino. Accenni alla passata Guerra del Golfo (siamo nel 1995), non bastano certo a dare spessore a questa pellicola o a giustificare il disagio della giovane Samantha. Insomma un progetto fallimentare ed inutile in ogni suo aspetto che mi auguro provochi ribrezzo a chiunque abbia apprezzato anche solo in minima parte il film di Kelly.
Note a Margine: due cose da considerare 1) in un cinema del piccolo paese dove Sam e l'amica si fermano, proiettano Twelve Monkeys e Strange Days. Anche se questo voleva essere l' ennesimo richiamo/ricalco da Donnie Darko, bisogna notare che le vicende del film si svolgono agli inizi di luglio e che le pellicole di Gilliam e della Bigelow non sarebbero uscite nei cinema americani prima di Dicembre la prima e Ottobre la seconda. 2) in america il film è uscito direttamente (e giustamente) in dvd. Noi questa sozzeria la facciamo uscire in sala alla faccia di tutti quei film meravigliosi che da anni aspettano una distribuzione.
Eppure il regista Chris Fisher e lo sceneggiatore Nathan Atkins prendono i personaggi creati da Richard Kelly e provano a raccontare la storia della sorella minore di Donnie, Samantha, sette anni dopo i tragici avvenimenti del primo film. La ragazza ormai diciottenne è in viaggio con l'amica Corey in direzione Los Angels. Un guasto alla macchina le costringe ad una sosta forzata in un piccolo paese dove Samantha comincia a fare strani sogni sulla fine del mondo e a soffrire di sonnambulismo.
Già sentita una cosa del genere? Niente di strano visto che in questo progetto dall' oscuro significato non si è fatto il minimo sforzo per raccontare qualcosa di nuovo ma si è ricalcato passo per passo quanto fatto da Richard Kelly sia a livello di scrittura (succedono proprio le stesse cose e anche molti dialoghi sono simili) che di regia, fino a sfiorare lo scimmiottamento più palese. La sensazione di deja-vu che si prova nell' assistere a certe sequenze (si prenda ad esempio i vari sogni o il party) non fa che indisporre ancora di più lo spettatore che, capito il meccanismo di paradossi temporali e viaggi nel tempo, può indovinare non solo quello che succederà ma come il film potrebbe finire con un minimo margine d'errore. Ma a rendere S. Darko ancora più "povero" è la totale mancanza di un adeguato contesto storico/sociale/politico, elementi che hanno contribuito a rendere Donnie Darko un piccolo gioiellino. Accenni alla passata Guerra del Golfo (siamo nel 1995), non bastano certo a dare spessore a questa pellicola o a giustificare il disagio della giovane Samantha. Insomma un progetto fallimentare ed inutile in ogni suo aspetto che mi auguro provochi ribrezzo a chiunque abbia apprezzato anche solo in minima parte il film di Kelly.
Note a Margine: due cose da considerare 1) in un cinema del piccolo paese dove Sam e l'amica si fermano, proiettano Twelve Monkeys e Strange Days. Anche se questo voleva essere l' ennesimo richiamo/ricalco da Donnie Darko, bisogna notare che le vicende del film si svolgono agli inizi di luglio e che le pellicole di Gilliam e della Bigelow non sarebbero uscite nei cinema americani prima di Dicembre la prima e Ottobre la seconda. 2) in america il film è uscito direttamente (e giustamente) in dvd. Noi questa sozzeria la facciamo uscire in sala alla faccia di tutti quei film meravigliosi che da anni aspettano una distribuzione.
15 comments:
Mai dico mai fare il sequel di un film bello già così...
anche se a mio avviso l' esercito delle 12 scimmie come genere è molto più bello...
che pena... si sentiva puzza di marcio lontano un miglio
@Killo: l' Esercito delle Dodici Scimmie è un grande film di un grandissimo regista. Nel paragone Richard Kelly ne esce sicuramente perdente ^__^
@Spino: e si, già dal trailer dove facevano vedere solo scene prese da Donnie Darko...poi io quando sento puzza mi ci butto a capofitto invece di allontanarmi ^___*
...la facciamo uscire in sala alla faccia di tutti quei film meravigliosi che da anni aspettano una distribuzione.
@Triste Verità: purtroppo triste verità e realtà consolidata -_-"
Sembra davvero una schifezza, ma si sà che quando un film ha avuto successo si cerca sempre di fare un sequel, che in rarissime volte è un bel film :-(
A discapito, veramente di tanti film troppo belli e di qualità di cui la stragrande maggioranza del pubblico non conosce nemmeno l'esistenza
Rosuen ;-)
@Rosuen: è esattamente così che vanno le cose ^__^
Lo eviterò e probabimente cercherò di resistere quando uscirà il DVD o sarà trasmesso in TV (sento che prima o poi lo vedremo nel palinsesto di qualche canale).
@Luciano: si, credo che ce lo propineranno in qualche maniera ^__*
Non oso immaginare come possano aver rovinato quel capolavoro che è Donnie Darko... che roba
@Nick: non immaginare neanche, che è meglio ^__^
soldi facili.
@Mermaid: sinceramente spero che da noi sia un flop memorabile (incrocio le dita) ^__*
"Per sfortuna nostra"... quello che è venuto in mente anche a me!
Che bruttura!
S. DARKO
@AmosGitai: inguardabile! soprattutto se si è apprezzato Donnie Darko!!!
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