Ho letto da qualche parte che gli incassi dell'inutile "I Fratelli Grimm e l' Incantevole Strega" siano serviti a Terry Gilliam per finanziare il suo progetto successivo, ovvero Tideland. Dopo aver visto il film è facile capire il perchè di questa scelta: Tideland è uno di quei film scomodi, disturbanti, per i quali i produttori preferirebbero tagliarsi una mano piuttosto che investirci dei soldi. La ridicola distribuzione italiana sembra avvalorare questa teoria considerato che il film è del 2005 e l'uscita nel nostro paese è stata rimandata fino agli ultimi mesi del 2007. Ma questi sono discorsi che si fanno ciclicamente ogni qual volta ci si trovi davanti a fenomeni di cattiva distribuzione: questo non è certo il primo caso e non sarà l'ultimo. Torniamo quindi al film. "Il mondo capovolto" al quale si fa riferimento nella locandina del film, è quello della piccola protagonista Jeliza Rose, un mondo nel quale una bambina deve badare ai propri genitori tossicodipendenti e all'occorrenza preparare loro la dose da iniettarsi. Così mentre il padre si prende le sue "vacanze" dalla realtà, anche Jeliza si perde nelle sue fantasie. Alla morte della madre per overdose, la bambina con il padre vanno a vivere fuori città in una casa immersa nel nulla. Ed è in questo posto così estraneo che Jeliza, presto abbandonata anche dal padre, sprofonda come l' Alice di Lewis Carrol in un mondo creato dalla sua fervida immaginazione dove realtà e fantasia si fondono diventando inscindibili. Ricondurre Tideland ad una visione distorta (da Gilliam) di Alice nel Paese delle Meraviglie sarebbe troppo riduttivo, così come considerare unicamente fini a se stesse le straordinarie invenzioni visive utilizzate nel film. Tutto è funzionale a rendere palpabile quell'opprimente sensazione di solitudine e abbandono che circonda la piccola Jeliza: lei si addormenta in grembo al padre morto, parla con le teste delle sue bambole, cerca la compagnia degli strani personaggi che vivono nei dintorni, immagina i campi intorno a casa sua come un gigantesco mare nel quale un treno ad alta velocità diventa un gigantesco squalo. Stringe una profonda amicizia (amore?) con un giovane ritardato con il quale scambia baci affettuosi e dal quale crede di aspettare una bambina, quasi volesse costituire quel nucleo familiare che non ha mai realmente avuto. Per quanto possa inquietare e infastidire quel che vediamo nel film, è impossibile distogliere lo sguardo, non perdersi con Jeliza nelle sue fantasie. Proprio per questo motivo il finale ha una forza ancora più dirompente (in senso figurato e letterale): ci risveglia dal sogno. Il mondo si capovolge di nuovo e la realtà irrompe in tutta la sua imponenza. Forse è arrivato anche per Jeliza il momento di svegliarsi? Forse anche per lei è finito il tempo di stare sola? Forse. Ma forse no.
NOTE A MARGINE: in questo post di Edo l'interesante legame tra il film di Gilliam, il libro di Mitch Cullin e i dipinti di Andrew Wyeth. Da leggere!!!
16 comments:
praticamente rimango solo io a non averlo visto....e solo filippo ad averlo criticato...sono leggermente curioso di vederlo..leggermente eh...bella recensione!
veramente anche io non l' ho ancora visto, ma devo assolutamente vederlo, è troppo bello (non l' ho ancora visto, ma sento già che è troppo bello :D)
Film incredibili!! Questo è molto interessante!!
Mi manca
Uno dei più grandi scandali della distribuzione italiana degli ultimi anni.
Sul film concordo con te: bello, crudo, toccante e profondo.
Ciao
Devo recuperarlo.
Certo che la politica di distribuzione dei film in Italia peggiora sempre di più.
questo voglio assolutamente vederlo...
Sì, bravo Weltall, questo film dà una sensazione di ansia e angoscia pur essendo colorato e fantasioso,un po' come succede a Jeliza. E grazie mille per la segnalazione!
@deneil: merita sicuramente di essere visto. Magari non aspettarti che ti piaccia ad unh primissimo impatto...è un film che ha bisogno di essere assimilato un pochino.
@inenarrabile: eh eh eh così parti già con il piede giusto ^__*
@Nick: se lo vuoi vedere non hai che da chiedere ^__*
@killo: recuperare ^___^
@chimy: sfortunatamente non sarà l'ultimo!!!
@cineserialteam: già. Per fortuna esistono i mezzi per recuperarli i film ^__^
@dreca: mi fa piacere! Secondo me merita ^__^
@edo: esattamente! Ci si immedesima completamente con i sentimenti della protagonista. Un pregio non da poco che ha questo film. la citazione era d' obbligo ^__*
fatto ;-)
@dreca: e che mi dici? Ne scrivi da te? Son curioso adesso ^___*
scritto e risposto ;-)
"Forse è arrivato anche per Jeliza il momento di svegliarsi? Forse anche per lei è finito il tempo di stare sola? Forse. Ma forse no."
la signora del treno mi sembra più pazza degli altri, non so se finisce tutto... o____O
Ma poi, non è che Jeliza s' era iniettata lei la dose per fare il viaggio di cui parla all' inizio del film, vero?! E magari non te lo dicono apertamente per non scandalizzare ancora di più?!
E in ogni caso è pazzesco questo film o____________________O
Non lo scorderò facilmente...
@inenarrabile: credo che ad una bambina non serva poi molto per viaggiare se non la propria smisurata fantasia. Nel caso di Jeliza, il "viaggio" diventa necessità di trovare/creare un posto dove sentirsi a casa.
Mi fa piacere che l'hai visto e che sei tornata a commentare ^__^
E' un film che lascia qualcosa. Lascialo "sedimentare" qualche giorno e poi ripensaci...scordarlo è l'ultima cosa che devi fare ^__*
"Nel caso di Jeliza, il "viaggio" diventa necessità di trovare/creare un posto dove sentirsi a casa."
In effetti è la spiegazione più logica anche se non ti nascondo che durante il film ho sempre temuto che si potesse drogare e speravo di no, così come temevo che lei e il ragazzo andassero oltre il bacio.
E' il classico film che rimane sul filo e direi che è proprio questo a farne un bel film :)
[accetta i miei commenti, in fondo non siamo al cinema :D]
@inenarrabile: infatti e proprio quello a cui mi riferivo quando ho scritto "disturbante" per hè sono le stesse sensazioni che ho avuto io ^___^
Certo che accetto i tuoi commenti ^__*
Post a Comment