Monday, January 28, 2008
Leggenda a metà
Portare un romanzo su grande schermo si sa, è un' operazione rischiosa. Se poi il romanzo in questione è Io Sono Leggenda di Richard Matheson che conta già due adattamenti cinematografici, il rischio diventa quasi una scommessa persa in partenza. Eppure, contrariamente a qualsiasi pessima aspettativa che i trailer avevano fatto nascere in me, il film di Francis Lawrence si salva dal baratro su cui si affacciano molti blockbuster. Si salva, non del tutto ma in buona parte. Se dovessi mettermi a fare un parallelo diretto punto per punto, tra romanzo e film, quest'ultimo ne uscirebbe inevitabilmente sconfitto. Cercherò pertanto di non essere esageratamente fiscale e di considerare le modifiche (o adattamenti) delle..."licenze poetiche"?. Ma si, perché no. La storia vede l'umanità cancellata da un virus mutato. Quella che doveva essere una miracolosa cura per il cancro, ottenuta modificando geneticamente il virus del morbillo, diventa la piaga che trasforma tutta l'umanità in glabri vampiri succhiasangue. L'unico sopravvissuto (o non contagiato) è Robert Neville che nella più totale solitudine lotta incessantemente per trovare una cura. Il film ha un grande pregio, soprattuto nella prima parte, e cioè quello di creare quella atmosfera di solitudine e abbandono che trasudano dalle pagine del romanzo di Matheson: Robert Neville (interpretato da un Will Smith che sfoggia un fisico scolpito ma asciutto, perfetto per il personaggio) è a tutti gli effetti l'ultimo uomo sulla terra (o quasi) e a reinventato la sua vita in quel senso, pur nutrendo la speranza che qualcun'altro oltre a lui sia ancora vivo. Le sue giornate tutte uguali sono organizzate in modo metodico, cronometrato. Il cane Sam è tutto ciò che gli è rimasto della famiglia, i manichini occupano il vuoto lasciato dalle persone. Anche alcune scelte, puramente sceniche, sono comunque molto azzeccate come ad esempio la natura che riprende il suo posto (l' erba alta a Time Square) e la "giungla" urbana torna ad essere semplicemente giungla (animali selvatici che corrono tra le macchine abbandonate). Purtroppo però il film è anche pieno di quegli elementi tipici da blockbuster hollywoodiano che un po' fanno storcere il naso: innanzi tutto l'ambientazione "new yorkese" tipica dei disaster movie. Poi ci sarebbe anche la tamarrissima macchina da corsa che sfreccia tra le strade deserte. Ma quello che veramente disturba e non si riesce a digerire bene, è la piega che prende il film nella sua seconda metà. Le scelte fatte in fase di sceneggiatura mettono il testo originale da una parte e riscrivono la storia in maniera molto discutibile conducendola ad un finale troppo consolatorio (arrivando addirittura a modificare il significato stesso della frase "Io sono leggenda"). Questo non capisco se dipenda da una mancanza di coraggio o da qualcuno a Hollywood convinto che la gente esca rassicurata dalle sale con un bel "happy ending" anche se forzato. Insomma, film godibile riuscito a metà. Curioso notare però, la poca cura nel realizzare le creature digitali e nel farle interagire con il "reale". Da un film di questa portata non te lo aspetti.
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15 comments:
sono d'accordo con te..seconda metà un po' così, buona la vegetazione, pessima la computer graphica..io gli ho dato comunque un votone...forse perchè non mi aspettavo davvero nulla!comunque smith ha dichiarato che hanno girato anche un altro finale...si vedrà nel dvd credo...
anche io faccio parte di chi l'ha votato a pieni voti!
concordo sulla seconda metà,un pò troppo forzato l'happy ending quasi a voler dare quel tocco commerciale in più. Strepitoso però Smith ;)
ciauu
Io ho deciso che vedrò questo film solo se torturata, oramai ho preso questa decisione e non credo che cambierò idea... ma ripensandoci, forse, sai...
NOHOHOHO, l'hai visto!!!
Ottima analisi. E' curioso scoprire come tutti concordino sulla pessima piega che prende la pellicola nella seconda parte.
questo credo che per ora lo passo...per il momento ho fatto il pieno di adattamenti cinematografici di libri che mi hanno lasciata un po' così...
A me è piaciuto molto...tranne il finale un po da americanata...
probabilmente la lieta fine fa botteghino più dei commenti di chi non apprezza l'amaro di una fine meno fiabesca.
@deneil: se proprio devo dargli un voto, credo che rimarrei sul 6,5...7 se mi sento proprio buono ^__*
Non aspettandomi nulla neppure io, sono rimasto piacevolmente sorpreso soprattutto dalla prima parte. Peccato perchè rimane l'amaro per un'occasione sprecata.
@Miky: io non gli do un votone ma lo considero un buon film d'intrattenimento con uno Smith veramente bravo ^__*
@inenarrabile: ma no dai! Ci sono film peggiori da vedere sotto tortura ^___*
@Nick: tranquillo cugino. Lo puoi vedere anche tu in uno dei turni di notte ^__*
@cineserialteam: si. Chi ha letto il libro o meno, tutti sono d'accordo che il film sbanda decisamente nella seconda parte ^__^
@dreca: concordo. Anche perchè non è un recupero fondamentale ^__^
@killo: eh si! Si torna sempre su quel finale. Mi sa che in sceneggiatura hanno proprio preso un granchio ^___*
@giadatea: non credo sia uan questione di botteghino. Il film avrebbe comunque guadagnato uno sfacelo visto il battage pubblicitario con il quale l'hanno lanciato. Sono convinto che dietro ci sia poco coraggio da parte deglòi sceneggiatori e l'intenzione di fare un seguito (in questo caso almeno)
Chissà! Comunque, ho notato che mi hai candidata da Swan, io ti ringrazio per avere pensato a me, ma io... ecco... diciamo... non amo le... competizioni °__O
E comunque, grazie tante ;)
@inenarrabile: neanche io le amo a dir la verità e infatti non ho neanche fatto pubblicità della cosa. Solo che avendo ricevuto un voto sono andato a vedere e una volta li ho lasciato il mio commento senza perderci più di tanto tempo. Con la scusa del voto ho fatto un po' di pubblicità a due blog che leggo sempre con piacere ^__*
Buhahah la macchina tamarrissima! Comunque concordo. E' un peccato che la seconda parte diventi tutto quello che l'inizio evita abilmente di essere.
@edo: la macchina era veramente troooooooppo tamarra ^___^.
Se avesse mantenuto lo stesso registro fino alla fine ci troveremo a parlare di un gran bel film secondo me ^__^
Sono d'accordo dalla prima all'ultima riga. Aggiungerei soltanto che la scelta (biasimabilissima) di virare su quel finale sia stata fatta, stando al produttore, per fornire un barlume di speranza in un periodo piuttosto difficile per la società Usa. Questo almeno stando all'ufficialità, poi è chiaro che Oltreoceano l'happy ending piace sempre...
@Mr hamlin: capisco la scelta (che comunque secondo me è quella che più facilmente conduce ad un sequel) ma non credo che il pubblico sarebbe uscito poi così sconvolto dalla sala se si fosse optato per un finale più "duro" ^___*
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