Friday, November 28, 2008

"We're being quarantined here. We're being kept here to die"

Il perchè film come Hostel o Saw siano supportati da battage promozionali imponenti, è un segreto che, a confronto, a quelli di Fatima ci fa un baffo. Se poi pensiamo che film minori (nel senso che magari non possono fregiarsi dello strillo "prodotto da Quentin Tarantino"), ma molto più validi, vengano fatti passare in sordina e distribuiti nelle sale in periodi nei quali la gente non va al cinema neanche sotto tortura, è un altro bel segreto da svelare. E qui cadiamo a bomba su The Ruins (tradotto pari pari per la versione italiana in "Rovine") primo lungometraggio del regista Carter Smith, uscito da noi in piena estate e che, nel suo piccolo, non ha nulla da invidiare alle pellicole di Roth e Bousman. Protagonisti della vicenda sono un gruppo di ragazzi, americani e non, in vacanza in Messico che, dopo essersi ubriacati e stracciati per tutta la durata del soggiorno, decidono di dedicare l'ultimo giorno alla cultura andando a visitare un antico tempio Maya di recente scoperta. Giunti sul posto si trovano presto costretti a non poter abbandonare le rovine a causa di un gruppo decisamente ben armato e minacciosi di autoctoni. Ma la vera minaccia per i ragazzi è la pianta rampicante che cresce rigogliosa dentro e fuori il tempio nel quale si sono accampati. Si, avete letto bene: una pianta! Partendo dallo stra-abusato gruppo di ragazzi da mandare al macello, qui non ci sono famiglie cannibali, ne ricchi e annoiati torturatori paganti. Solo una pianta all'apparenza innocua ma desiderosa di mangiarsi vivi i malcapitati visitatori con i suoi "tentacoli" che si insinuano nelle carni e si riproducono sotto la pelle. Da un punto di vista puramente gore, aspetto che in questa tipologia di film è fondamentale, l' attitudine invasiva delle piante porta ad alcune delle sequenze più gustose da un po' di tempo a questa parte: immaginate un po' voi un' amputazione eseguita con un grosso sasso e un coltello da caccia, o una giovane pulzella che si auto-affetta un po' ovunque. Mettendo da parte il discorso originalità, la cui quasi totale mancanza affligge il genere da troppo tempo e che porterebbe alla bocciatura del 90% dei titoli che escono, The Ruins mi è piaciuto assai per i seguenti motivi: 1) perché i distributori non se lo sono quasi filato. 2) perché non è un remake. 3) perché non è un remake di un film giapponese. 4) perché è splatter senza essere sborone. 5) perché c'è Jena Malone. E non aggiungo altro.

15 comments:

Anonymous said...

Ah però! L'avevo lisciato, ma a questo punto direi che si può recuperare! ^^

Gianmario said...

Be' essere meglio di Hostel non e' un grande vanto ma gli ultimi cinque punti sono condivisibili, effettivamente sta diventando controproducente ai miei occhi leggere "prodotto da Quentin Tarantino" ) :)

Comunque il genere a me non dispiace, almeno da vedere in momenti molto liberi.

Anonymous said...

visto il gran quantitativo di horror pattume per adolescenti che esce a tonnellate nel periodo estivo questa recensione arriva come la manna dal cielo.
lo guarderò....
Mi ricordo con piacere tra i film horror degli ultimi 3-5 anni sul genere gruppo di ragazzi pronti a farsi scannare Wolf Creek , The Descent ( ultra figata ) e direi pure quelli di quel pazzo di Rob Zombie.

Weltall said...

@iggy: si, si può recuperare ^__^ Ci sono horror/splatter molto più scandalosi in giro ^__*

@Gianmario: sicuramente non è un vanto ma almeno gioca bene le sue carte senza essere strapompato da una promozione ingannevole come quella di Hostel ^___^
Se i cinque punti ti hanno convinto dedicagli un po' di tempo ^__*

@franzmag: sicuramente gradevole se cerchi un po' di horror/splatter ^__^

Wolf Creek è una mia prossima visione e The Descent è una figata mondiale ^___*

Anna Maria said...

E chi è Jenna Malone :-O ???

Scherzo, semmai lo troverò da qualche parte... no, non so, mi fa impressione la parte che tu definisci gustosa, devo pensarci su prima di avvicinarmici...

Buona serata ^^

nicolacassa said...

Jena Malone? Donnie Darko? fantastica, ma affettano anche lei??

Weltall said...

@inenarrabile: eh già! Io la definisco gustosa ma è un po' forte come scena. Se non sei particolarmente attratta dal genere, lascia perdere ^__^

@Nick: si, si, proprio lei ^__^ E non ti posso dire che le succede ^__*

Killo said...

Ci sono tantissimi film minori che meritano più visibilità...

Se posso farti un esempio "Funny Games"

Girato 10 anni prima con attori scadenti, non ha avuto successo..

Girato poi con attori di un certo calibro, ha sbancato al botteghino...

Eppure le sceneggiature e le tempistiche erano sempre le stesse

Weltall said...

@killo: carissimo, l'esempio calza perfettamente anche se, nel caso di Funny Games (quello nuovo) la promozione che lo accostava ad Arancia Meccanica è stata piuttosto ingannevole ^__^

Anonymous said...

D'accordissimo. Davvero la penso proprio alla stessa maniera sia sul film in sè per sè, sia sulla piccola polemica iniziale.
Ale55andra

Weltall said...

@Ale55andra: è importante essere d'accordo soprattutto su quella piccola polemica ^___*

Luciano said...

Purtroppo me lo sono perso. Ho letto di un film senza lode e senza infamia, ma a questo punto urge un recupero. A presto.

Weltall said...

@Luciano: se il genere non piace tanto potrebbe essere definito "senza infamia e senza lode" effettivamente. Ma se piace, un recuperò glielo si può concedere ^__^

Tob Waylan said...

Non mi ha soddisfatto il finale, ma nel complesso un gran bel film. Disgusto alle stelle XD

Weltall said...

@Tob: trovare un horror con un buon finale è una cosa rarissima...comunque, massimo disgustooooo ^___*