Monday, November 10, 2008

C'era una volta in Cina...

Alla fine del diciannovesimo secolo, la Cina si trova ad essere l' oggetto del desiderio dei colonizzatori occidentali: gli inglesi ad Hong kong, i portoghesi a Macao, i francesi in Vietnam e gli americani alla ricerca di preziosa forza lavoro da portare in patria con la promessa di oro e ricchezza. Mentre il governo cinese si adagia ad una connivenza con gli "invasori", solo il leggendario maestro di arti marziali Wong Fei-hung e la sua scuola si oppone al saccheggio del popolo e delle risorse ed allo "stupro" culturale che la Cina sta subendo.
Colossal, film storico, film di arti marziali. Tzui Hark riesce, in questo suo Once Upon a Time in China, nell' impresa titanica di coniugare insieme questi elementi facendo si che nessuno prevalga in alcuna maniera sugli altri. Ne risulta quindi un film assolutamente compatto e bilanciato, in grado di essere apprezzato da un pubblico vasto e su più livelli. La messa in scena ricorda per importanza le grandi produzioni d' oltreoceano e le splendide scenografie, oltre ad essere funzionali alla ricostruzione storica, fungono da espediente per imbastire gli spettacolari combattimenti di cui il film può farsi vanto. Le coreografie, che per esecuzione e complessità lasciano veramente a bocca aperta, sono studiate in ogni minimo dettaglio per sfruttare sia l'abilità degli attori (non si può non applaudire ad un giovane ed agilissimo Jet Li) che gli elementi scenografici (l'espediente di cui si parlava poco sopra): un tronco fatto rimbalzare, delle insegne in strada o delle lunghissime scale diventano parte integrante dei duelli a suon di Kung fu.
Ma Once Upon a Time in China ha anche il grande pregio di essere un vivo affresco storico di una Cina arrivata ad un bivio fondamentale: abbagliata dalle promesse dell' occidente, il Paese è pronto a farsi contaminare negli usi, nei costumi e nella religione. L'orgoglio nelle proprie origini, nelle proprie tradizioni, è incarnato nella figura di Wong Fei-hung e della sua scuola. Ma è chiaro anche a lui che per poter affrontare questi "nemici" stranieri (ritratti nel film in maniera forse troppo stereotipata e macchiettistica) è necessario che la tradizione non entri in conflitto con i tempi che cambiano. Alla fine del diciannovesimo secolo, insomma, la Cina muoveva i primi passi per diventare la potenza economica che è oggi.
Per fortuna è possibile reperire questo gran film anche in Italia grazie ad una modesta edizione in dvd. Recuperatelo.

6 comments:

Mary said...

il craken!!! :D

Anonymous said...

Molto interessante... devo recuperarlo.

OT: ti ho lasciato un commento al post di "the orphanage"... purtroppo mi ha deluso

Un saluto :)

Torakiki said...

Semplicemente fantastico.

Weltall said...

@arte: siiiiii! E' proprio lui ^__^
Me l'ha fatto notare la mia ragazza che è una grande ammiratrice del craken ^__*

@chimy: volo a leggere ma sono già triste!
^__*

@torakiki: si! Dopo aver letto da te, mi sono procurato immadiatamente il dvd ^__^

nicolacassa said...

Grande Jet-li! (cosa è il Craken?)

Weltall said...

@Nick: grandissimo!!! (la vera domanda è "Chi è il Craken?" ^__*)