Thursday, November 08, 2007

"We can die here, or we can continue fighting. Which would better serve the emperor?"

Con Letters From Iwo Jima si conclude l'ambizioso progetto di Clint Eastwood, di raccontare la battaglia sull'isola giapponese guardandola da due punti di vista assolutamente differenti. In Flags Of Our Fathers vediamo come l' America affronta la conquista di un importante punto strategico in un momento di crisi finanziaria per l'esercito. Una foto di sei soldati che issano la bandiera a stelle e strisce diventa fondamentale per l'esito del conflitto: con un' abile campagna pubblicitaria, quella foto diventa un' icona e quegli uomini eroi. In un America dal ritrovato orgoglio bellico, i finanziamenti all'esercito sono solo il passo successivo. Sul fronte giapponese la situazione è ben diversa: le truppe stanziate ad Iwo Jima non sono composte da soli militari addestrati, ma anche da semplici artigiani e operai chiamati a compiere il loro dovere verso la propria nazione. Sottoposti ad orari massacranti di lavoro per scavare trincee e costruire avamposti, minati fisicamente dalla dissenteria, il morale e la convinzione dei soldati comincia a vacillare. Per guidare l'esercito alla difesa del' isola, viene inviato il generale Kuribayashi, abile stratega, che da subito organizza un'adeguata difesa. Ma la diffidenza dei suoi diretti sottoposti, che lo considerano un filo-americano, ed il rifiuto da parte dell' esercito di inviare qualsiasi tipo di rinforzo su Iwo Jima, trasformano quella che doveva essere una dura resistenza, in un massacro. Ormai non dovrei più, eppure...eppure continuo a sorprendermi della bravura di Clint Eastwood, non solo nel passare da progetti diametralmente opposti tra loro, ma di riuscire, partendo da un soggetto comune (la battaglia di Iwo Jima), a partorire due film dalle distinte "personalità". Rispetto a Flags of our Fathers, in Letters From Iwo Jima, Eastwood frena decisamente sulle sequenze prettamente belliche (unico punto di contatto tra i due film), dedicandosi all'approfondimento dei personaggi, raccontandoli attraverso le lettere scritte dai soldati ai propri familiari. Ne risultano delle figure dalla grande umanità, ben diverse dall' immagine che siamo abituati a conoscere, quella di militari fanatici pronti al suicidio per la patria. Nessuna esaltazione della guerra o del dovere militare sopra ogni cosa, ma uno sguardo tristemente consapevole sull'inutilità e la tragicità di un conflitto dove, Americani e Giapponesi non sono poi così diversi tra loro: padri, mariti, figli, fratelli, tutti vittime sacrificali per un lembo di terra che affiora dal mare. Tecnicamente ineccepibile, la pellicola colpisce per la straordinaria fotografia che utilizza, per il 90% del film, colori desaturati in contrasto con le tonalità più accese nelle sequenze iniziali e nei flashback. Imprescindibile, secondo me, il recupero di questo film, in coppia con Flags of our Fathers.

13 comments:

Gianmario said...

Una grande coppia di film, due punti diversi per vedere lo stesso avvenimento, secondo me realizzati anche con una buona dose di obiettivita'. La fotografia e' stupenda ed il film molto coinvolgente. Ormai Clint Eastwood e' diventato una garanzia.

Anonymous said...

lo recupero subito *_*
clint eastwood l'ho lascioato ai tempi di million dollar baby..lo so un errore madornale ;)

Deneil said...

film che devo assolutamente vedere!grazie per avermelo ricordato e complimenti per le recensioni che si fanno leggere sempre in scioltezza (che è un termine che usavo più o meno10 anni fa quando giocavo a calcio ma vabbè...)

Anna Maria said...

Ho visto "Letters from Iwo Jima" ma non ho visto "Flags of our father."
E' proprio un bel film.

Sai cosa mi ha colpito?! Hai presente tutte le scene di morte presenti??? Erano tante e tristemente vere... Non fiatava una mosca dentro il cinema.
Poi, c' è stata la scena del cane. Te la ricordi??? Sì, quando bisognava sparare al cane, intendo.
Ad un tratto ho sentito la voce di una ragazza seduta dietro che ha urlato: "ma poverino, non ucciderlo!"

E scusa tanto ma bisogna avere un profondo animo sensibile per capire a fondo certe scene... peccato che nella tua recensione non ne parli o_0

nicolacassa said...

Noriko ha saputo che l'abbiamo visto, mi voleva strozzare perchè voleva vederlo anche lei! Bellissimo film, grande Ken Watanabe con stesso cognome di Nori-chan!

domenico said...

un film imprescindibile, uno dei capolavori dello zio clint nonchè uno dei migliori 5 film dell'anno

Weltall said...

@gianmario: Hai ragione, non bisognarebbe dubitare: Eastwood è una garanzia!!!
Son d'accordo con te anche sull' obiettività con la quale sono stati realizzati questi film, specialmente Flags!

@Miky: dai che hai tutto il tempo di recuperare ^___*

@deneil: Io ci provo a rendere ciò che scrivo il più leggibile possibile! Grazie per il sostegno ^____^

@inenarrabile: stai forse dicendo che non sono sensibile??? Sai quanto mi ferisce nel profondo tutto questo??? T__T (^___*)

A parte gli scherzi, ho preferito non scendere nel dettaglio perchè, la scena del cane ad esempio, identifica un determinato personaggio, mentre io ho preferito parlare del film in generale. Temevo che, se mi fossi messo a descrivere personaggio per personaggio, il post sarebbe diventato troppo noioso ^___^

Ho trovato molto forte emotivamente, la scena dove i soldati si suicidano con le bombe a mano...da brividi!

@Nick: ma se lei non si decide a venire qui mica è colpa nostra ^___*

@honeyboy: non posso che trovarmi completamente d'accordo con te!!!
Grazie per la visita e per il commento ^___^

domenico said...

(per il link, no problem, ti ho aggiunto!)

Anna Maria said...

Ma dài figurati, io stavo scherzando, hai scritto una bella recensione ;)

Ah, scusami se ti ho ferito nel profondo, non avevo idea che fossi senZZibBile tanto quanto la ragazza del cinema :-D

^*_*^

Anonymous said...

...film interessantissimo....bello tutto!!
peccato che non sia piaciuto tanto a mio cugino "vespa tuonante" ma lo so che......è......IL PEGGIORE!!!!!! o________O
@nicolacassa (gigola)alias "libellula volante": quindi verrai strozzato quando Nori verrà di nuovo a trovarti????
non ti preoccupare ti difenderò io dovrà passare sopra il mio corpo!!!!
uhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....tà!
ciao grande ^_____^

Weltall said...

@inenarrabile: eh eh eh non sono poi così sensibile ^____^

@Mikyalpha: penso sia piaciuto anche a vespa tuonante, solo che si aspettava più scene di guerra ^__^

Anonymous said...

Entrambi i film sono molto belli, inoltre non riesco a ricordare(anche se non sono esattamente una cinefila) altri film che raccontino le due facce di una stessa guerra combattuta sul campo.Se mi sbaglio però correggetemi :-) comunque a me sono piaciuti molto entrambi, e penso anch'io che Eastwood sia un bravissimo regista, MILLION DOLLAR BABY mi è piaciuto moltissimo

Weltall said...

@rosuen: non sarai una cinefila ma di film nei hai visti parecchi ^___*