Wednesday, September 23, 2009

HOTEL di Jessica Hausner, tra mobbing e antiche leggende

Presentato a Cannes nel 2004, Hotel è il secondo lungometraggio della regista austriaca Jessica Hausner. Protagonista della pellicola una ragazza di nome Irene assunta come receptionist in un albergo immerso nei boschi austriaci per sostituire la ragazza che occupava quel posto prima di lei, misteriosamente sparita nel nulla. Per la nuova arrivata integrarsi nel nuovo posto di lavoro non sarà facile sia per un' atmosfera di tensione che si instaura subito con i colleghi di lavoro, sia per le inquietanti storie che circondano quei boschi dove molti anni prima una donna fu bruciata viva per stregoneria. Nel parlare di un film ambientato in hotel non è difficile che la mente corra a The Shining di Kubrik ma così facendo si rischierebbe di fraintendere le intenzioni della regista e farsi sbagliate aspettative sul film. La Hausner non aspira a raggiungere vette così alte e per fortuna neanche ci prova. Il suo risulta così un film personalissimo dove mistero e atmosfere da pelle d'oca si miscelano lasciando allo spettatore la libertà di interpretare quello che avviene sullo schermo: c'è vermaente qualcosa nei boschi che aspetta e attrae la sua vittima tra gli alberi o Irene è solo vittima di persecuzioni da parte dei colleghi? Non ci è dato saperlo. L'unica cosa che possiamo fare è lasciare che la Hausner ci immerga in atmosfere ed elementi che richiamano il cinema di Lynch (il buio, dei corridoi,della grotta e della foresta, che "inghiotte" la protagonista) che insieme ad una macchina da presa quasi sempre immobile e la quasi totale assenza di colonna sonora (se non ad apertura e chiusura film) che lascia spazio ai suoni d'ambiente( dai crepitii elettrici dei corridoi, ai suoni inquietanti dei boschi), contribuiscono a creare una palpabile ed interminabile tensione sin dai primi minuti del film. Certo, c'è da dire che nel film non succede granché e alla lunga il gioco potrebbe anche stancare. D'altro canto però Hotel non dura eccessivamente ed una visione gliela si dovrebbe concedere a patto di abbandonarsi completamente e incondizionatamente al film.

4 comments:

chimy said...

Recensione che mi stimola a recuperare questo film, anche e soprattutto dopo aver visto a Venezia il bel "Lourdes" della Hausner che prima non conoscevo proprio..

Weltall said...

@Chimy: ma tu pensa che io avevo questo film in attesa già da un po' ed ho ricollegato solo dopo il nome della regista alla pellicola presentata a Venezia...che spero di poter vedere al più presto ^__^

Killo said...

Mai sentito..devo documentarmi

Weltall said...

@Killo: da noi non è neanche arrivato...io l'ho visto in originale con i sottotitoli ^__^