Tuesday, October 21, 2008

La meravigliosa storia del robot dagli occhi tristi

La Pixar non fa film, fa miracoli.
Non solo, anno dopo anno, riesce a dare nuovi significati al termine "meraviglia" ma riesce sempre più a raggiungere tutte le generazioni, a stupire ed incantare con storie che comunicano su più livelli sia ai bambini che agli adulti. Così, mentre i più piccoli ridono beati, a noi adulti risulta impossibile non percepire la critica feroce verso la nostra società, quel dito puntato che Andrew Stanton ed il suo team rivolgono verso di noi che lasceremo ai più giovani questo mondo in eredità. La prima parte di WALL-E non fa che confermare questi pensieri:
Il film inizia con la telecamera che precipita verso il nostro pianeta attraversando una marea di satelliti artificiali che ne ricoprono l'atmosfera. Le note solari del musical Hello Dolly contrastano con lo scenario che ci troviamo di fronte, una Terra morta, abbandonata, dove i cumuli di rifiuti superano in altezza i grattacieli, dove gigantesche banche, immensi centri commerciali sono l' emblema di un capitalismo e di un consumismo che ha letteralmente esaurito il nostro mondo. In questo deserto di rottami e polvere, un piccolo robottino svolge incessantemente il lavoro per cui è stato creato: il suo nome è WALL-E (acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-class) ed il suo compito è raccogliere rifiuti, trasformarli in piccoli cubi ed accumularli, compito che svolge da settecento anni in compagnia di un piccolo insetto suo unico amico. La sua routine quotidiana si interrompe bruscamente con l'arrivo sulla terra di EVE (Extraterrestrial Vegetative Evaluator) robot-sonda inviato per trovare tracce di vita vegetale per un eventuale ritorno sulla terra degli esseri umani.
Da qui comincia una storia d'amore che rapisce il cuore degli spettatori, un sentimento platonico (che non mi sembra esagerato paragonare a quelli raccontati da Miyazaki nei suoi film) esternato dal desiderio di WALL-E di tenere per mano la sua amata, dal desiderio di proteggerla, di tuffarsi nello spazio pur di non perderla, coronato da una danza tra le stelle di una bellezza commovente. A questi due robot, artificiali ma incredibilmente "umani" (nelle movenze o nelle splendide espressioni), Stanton affida un messaggio di speranza per la razza umana che, all' apice dello sviluppo si è involuta in una civiltà di obesi che passa il suo tempo sdraiata, che ha dimenticato cosa significa guardare il mondo oltre uno schermo, o il piacere del contatto. A due opere dell' uomo l' arduo compito di rieducare l'uomo stesso, ponendo le basi per una nuova evoluzione: EVE è la speranza per il futuro, WALL-E è l'importanza della memoria storica. Il suo collezionare "memorabilie" dal passato serve a tenere vivo il ricordo di ciò che era, un monito per impedire che tutto ciò si ripeta.
Un messaggio questo, la convivenza armonica tra passato e futuro, che in WALL-E è sempre ben presente, a partire dall' estetica dei due personaggi principali (squadrato e arrugginito lui, moderna e avveniristica lei) passando ad un uso della musica e di importanti citazioni cinefile tutt'altro che fuori contesto e perfettamente funzionali al racconto, fino ad arrivare a dei titoli di coda dove assistiamo ad una rappresentazione grafica della "nuova" storia dell' uomo, partendo dai disegni sui muri fino ad arrivare alla grafica dei computer a 8 bit.
WALL-E è un capolavoro, l' ennesimo, che la Pixar ci regala. Come si diceva all' inizio, un "miracolo" che rapisce dall' inizio alla fine, che fa emozionare con una semplicità disarmante, che ci fa immedesimare nel suo piccolo protagonista mentre scopre le meraviglie dell'universo.
E noi siamo sempre li con lui mentre le galassie si riflettono nelle sue lenti binoculari o mentre allunga la "mano" a toccare le stelle.


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21 comments:

Anonymous said...

Lo visto Sabato, film stupendo!

Tob Waylan said...

Bellissima recensione.
Io l'ho visto domenica sera, ne sono rimasto completamente affascinato.
Le espressioni di Wall.E sono disarmanti, da due occhi metallici traspare un mondo di emozioni. Meraviglioso.
Le immagini parevano quasi reali. Certi campi lunghi nella prima parte del film e le immagini in contro-luce si avvicinavano parecchio alla realtà, rendevano affascinante persino quel paesaggio degradato.
Belle e non di troppo le varie citazioni di 2001, corto circuito e probabilmente qualcos'altro. Ci vuole classe anche in questo.

PS Ma quanto faceva ridere il corto?

panapp said...

A Cinematografo la solitamente detestabile moglie di Ferrara (come vedi lei per me è un riferimento fisso! XD) ha tessuto le lodi di WALL•E: ha esordito in maniera contenuta proclamandolo (cito) «il film più bello della settimana», poi di complimento in complimento piano piano è salita di livello fino a giungere a dichiararlo (cito) «un capolavoro della storia del cinema»! Però! XDDD A parte gli scherzi, oggettivamente la PIXAR realizza davvero film straordinari: escludendo il solo Cars (non un granché), tutti, dico tutti gli altri film sono dimostrazioni clamorose di enorme creatività, spiccata originalità e debordante talento. Toy Story resta finora il loro film più divertente, Gli Incredibili il più curato, Monster & Co. il più geniale concettualmente parlando, e Ratatouille il più bello in assoluto. Aspetto con ansia di poterlo vedere lunedì sera al cinema!!! :D

Weltall said...

@azza: proprio così! Grazie per la visita ^___^

@tob: grazie ^__^. Questo film è vermanete straordinario. La regia "virtuale" diventa sempre più "reale": incredibile vedere in un film d'animazione certe zoomate o messe a fuoco.
I personaggi sono semplicemente "umani" e le citazioni (2001 Odissea nello Spazio è quella fondamentale) sono usate con sapienza.
Il corto era, non solo divertente ma anche tanto bello. ma hai visto i titoli di testa e di coda in stile retrò? Splendidi ^__^

@panapp: eh eh eh sul fatto che sia un capolavoro la moglie di Ferrara ha ragione ^__^
La Pixar difficilmente sbaglia e proprio Cars, che quasi tutti considerano un mezzo passo falso, nn l' ho ancora visto ^__^
Aspetto un tuo commento post visione ^___*

chimy said...

Un miracolo è proprio l'aggettivo migliore :)


Un saluto

Weltall said...

@chimy: è il primo aggettivo che mi è venuto in mente quando mi rendevo conto di rimanere a bocca spalancata di fronte a certe scene ^___^

Spino said...

uff devo aspettare fino a domenica sigh... :(

panapp said...

Non mancherò! ;)

davide said...

Ah! Volevo vederlo anche io.

nicolacassa said...

Che bello!

Cineserialteam said...

Capolavoro assoluto. ^_^

Ottima recensione, carissimo! Sono contento ti sia piaciuto.

Weltall said...

@spino: vedrai che l'attesa sara ripagata ^___^

@panapp: allora ti aspetto ^__^

@Deiv: veramente? Dispiaaaaaceeeee ^____*

@Nick: molto bello!!!

@cineserialteam: grazie ^__^ Non riesco neanche ad immaginarmi che un film così non possa piacere ^___*

Deneil said...

Stupendo!
D'accordo su tutto!

L. said...

> "EVE è la speranza per il futuro, WALL-E è l'importanza della memoria storica. Il suo collezionare "memorabilie" dal passato serve a tenere vivo il ricordo di ciò che era, un monito per impedire che tutto ciò si ripeta."

- Miracolo. Complimenti per la recensione!

Post Scriptum:
Sul Morandini 2009 "Un'altra giovinezza" di Coppola/Eliade ha preso 3 pallini. Me lo puoi confermare (o qualcun altro nella blogosfera?)?


Leo

Weltall said...

@deneil: son contento ^__^

@Leo: grazie, gentilissimo ^___^

Per quel che riguarda la tua richiesta, magari questo pomeriggio passo in libreria e lo sfoglio...così poi ti faccio sapere ^__^

Anonymous said...

Oh yes, what a wonderful movie! :)
Gran rece, Weltall!
Saluti.
Para

Weltall said...

@para: grazie caro! Qusto è un film meraviglioso!!! E' una settimana ormai che non smetto di dirlo ^__*

Anonymous said...

Penso proprio che questa sia una delle tue recensioni migliori, nella forma e nei contenuti, non so se è così, ma sembra che il film in oggetto ti abbia ispirato. Sicuarmente in parte è così, trattandosi di un film dalla straordinaria ampiezza di contenuti, messaggi e significati,che solo un insensibile può non cogliere.Un film, che ci mette di fronte ad una realtà che abbiamo sotto il naso ma non vediamo. Ci mostra quello che stiamo creando e quello che stiamo perdendo, ma offrendo in più una speranza.

P.S.
WALL-E è troppo tenero :-)

ciao

Rosuen

Weltall said...

@Rosuen: Grazie ^___^
Si, credo che il messaggi odi fondo sia proprio quello ^___*

Luciano said...

Ottima recensione e ovviamente (ho visto il film da poco) sono d'accordo con tutti i cineblogger (un'ovazione) sulla bellezza emozionante di questo film.

Weltall said...

@luciano: ti ringrazio e mi fa molto piacere trovare anche te dalla parte di quelli che amano questo film ^___^