Tuesday, October 14, 2008

"Don't go out there! There's something in the mist!"

"Benvenuti, signore e signori alla fiera delle mostruosità. Guardate attraverso il vetro il campionario di esemplari che si agitano all' interno, che lottano per sopravvivere mettendo in mostra quanto di peggio la società ha da offrire". Un piccolo supermercato. All' interno un eterogeneo gruppo di persone, uomini, donne, bianchi, neri, credenti, razionali e folli. Una fragile vetrata li separa dall' esterno, dall' ignoto. Frank Darabont si confronta ancora una volta con le pagine di Stephen King e ancora una volta con successo. A differenza de Le Ali della Libertà e de Il Miglio Verde, questa volta sceglie un soggetto completamente horror, il racconto "La Nebbia" tratto dalla raccolta "Scheletri", che coglie alla perfezione gli elementi chiave della narrativa "kingiana": una piccola comunità (la sfortunatissima cittadina immaginaria di Castle Rock) e il sovrannaturale che si riversa nella quotidianità. Dopo una tempesta di violenza straordinaria, David Drayton e il figlio decidono di recarsi in città per fare scorta di provviste in previsione dei difficoltosi giorni a venire. Ma l'idea di una rapida sortita per la spesa si infrange di fronte all' evidenza che l'intera cittadina ha avuto la sua stessa idea. All' improvviso un uomo sanguinate si precipita all' interno del supermarket gridando "C'è qualcosa nella nebbia!". E in pochi minuti una densa foschia "inghiotte" la città e gli avventori del negozio si ritrovano prigionieri al suo interno, minacciati da qualcosa che si muove nella nebbia. The Mist è un piccolo horror (la qualità degli effetti visivi, al di sotto della media, mettono bene in evidenza la sua natura di b-movie) che funziona maledettamente bene: Darabont strizza l'occhio al cinema di genere del passato, (The Fog di Carpenter o Dawn of the Dead di Romero) tirando in ballo anche la possibilità che la causa dell' orrore che si è scatenato nella città dipenda di un'esperimento dell' Esercito andato male (possibilità fortunatamente solo accennata), ma con le idee ben radicate nel presente (ancora la nebbia, utero fecondo di orrori in Silent Hill, sia videogioco che film) puntando ad una riflessione già sviscerata sapientemente da Shyamalan in The Village: anche qui infatti troviamo una piccola comunità che si isola dall' "esterno" (i paralleli con l' America dei giorni nostri si sprecano) per proteggersi. Ma se la minaccia peggiore arrivasse dall' "interno"? E se guidati dalla paura gli uomini diventassero più pericolosi degli abomini che si celano nella nebbia? "Lascia degli uomini al buio e non ci saranno più regole", cinico ma reale. Il fronte comune si frammenta e l'arrogante avvocato di colore raduna la "sua gente" mentre la folle predicatrice (una grandissime e odiosa Marcia Gay Harden) fa proseliti in cerca di vittime da sacrificare alla Bestia. E chi conserva ancora un po' di buon senso, un po' di razionalità in mezzo alla follia, cerca nell' esterno la salvezza, aggrappandosi alla flebile speranza che ci sia qualcosa oltre la nebbia. Ciò che eleva il mio giudizio ben al di sopra de "onesto horror movie ben scritto e ben girato", è soprattutto QUEL finale bellissimo, coraggioso, agghiacciante, pessimista: la flebile speranza di poco sopra non è fatta per l'uomo, che la baratta troppo facilmente in cambio di ciò che gli da una sicurezza immediata ma non di certo meno flebile, fosse anche soltanto una pistola e quattro proiettili.

18 comments:

Anna Maria said...

Off topic: ho recuperato Burn after reading, stasera lo guardo con calma ^^

P.S.= vero che t' interessava :-O ?

:D

Anna Maria said...

P.P.S.= ... saperlo (intendevo)

:D

Anonymous said...

Domani sarà mio... non vedo l'ora!

nicolacassa said...

ceee questo l'avrei voluto vedere!

Killo said...

eh no, questo non lo ho mai sentito

Spino said...

non me lo perdo.

Ale55andra said...

Quel finale ha conquistato, giustamente tutti!!

Cineserialteam said...

Devo ancora vederlo...

Weltall said...

@inenarrabile: scherzi? Certo che mi interessa saperlo! E vorrei anche sapere se ti è piaciuto ^__^

@chimy: aspetto di sapere i ltuo giudizio allora (che spero sia positivo ^__*)

@Nick: ci sarà tempo cugino ^__^

@Killo: è in sala in questi giorni. Vai a vederlo se puoi ^__^

@spino: bene ^___^!!!

@ale55andra: mi stupirei del contrario ^___^

@cineserialteam: secondo me merita, quindi se puoi corri al cinema ^__^

Anna Maria said...

@poi l' ho visto quel film, la seconda parte mi ha divertita tantissimo :-P

Weltall said...

@inenarrabile: bene ^__^ un altro colpaccio dei fratelli Coen ^__*

domenico said...

spero di fare in tempo a recuperarlo (maledetta distribuzione, mesi di nulla e poi un sacco di film interessanti tutti nelle stesse settimane, arg!)

domenico said...

spero di fare in tempo a recuperarlo (maledetta distribuzione, mesi di nulla e poi un sacco di film interessanti tutti nelle stesse settimane, arg!)

Weltall said...

@honeyboy: succede sempre così! E' difficile stare dietro a tante uscita concentrate in breve periodo, come lo scorso febbraio per esempio!

Anonymous said...

Lascia degli uomini nella nebbia e non ci saranno più regole! :)
Che horrorone che ci ha dato il buon Darabont!
:)
Saluti.
Para

Weltall said...

@para: siiiiii! non potrò mai ringraziarlo abbastanza ^___^

Cineserialteam said...

Visto. Film che presenta più di un buco (sceneggiatura e effetti digitali, in primis), ma che nel complesso ottiene una sufficienza piena.

Finale da mozzafiato.

Weltall said...

@Cineserialteam: il problema con gli effetti digitali penso dipenda soprattutto dalla natura "basso-budget" della pellicola.
Il finale è uno dei più belli e neri che un horror ci regala da non so più quanto tempo ^___^