Wednesday, June 11, 2008

"Take this sinking boat and point it home, we've still got time"

Once è un film che non ti spieghi.
Ti rendi conto subito della sua semplicità quasi disarmante, eppure non smetti di pensarci.
Semplicità che ritrovi in due persone delle quali non è importante neanche conoscere il nome, che passeggiano per le strade di Dublino trainandosi dietro un' aspirapolvere o che suonano insieme una canzone in un negozio di strumenti musicali.
Vorresti capire perché ti ha coinvolto in maniera così profonda, ma ti tieni stretto questo momento che una ricerca forzata di una risposta potrebbe rovinare.
Once parla di un ragazzo ed una ragazza. Lui ha interrotto una storia importante ed è tornato a vivere a Dublino con il padre dopo la morte della madre. Ripara aspirapolvere e canta in strada per racimolare qualche soldo in più, sognando di poter incidere un disco tutto suo un giorno. Ed è qui che in contra lei, giovane ragazza proveniente dalla Repubblica Ceca, sposata con un uomo che è rimasto in patria e madre di una bambina piccola. Anche lei si guadagna da vivere come può, vendendo fiori per strada o pulendo appartamenti. Anche lei ha una grande passione per la musica. La musica è il loro punto di contatto, la musica li fa incontrare, attraverso la musica comunicano sentimenti che a parole non vogliono (possono?) esprimere. Attraverso la musica raccontano la vita che non possono lasciarsi alle spalle e che non gli permetterà di avvicinarsi più di quanto vorrebbero o desiderino. Due perfetti sconosciuti che in poco tempo riescono a compensarsi a vicenda: Lui le permette di esprimere il suo talento. Lei trova le parole per una sua canzone mai completata. E anche quando prenderanno strade diverse, la musica sarà l'unica cosa unirà la distanza che li separa: la voce di Lei incisa su di un demo tape. La musica di Lui tra le note di un pianoforte, suo regalo d' addio.
Musica è semplicità sono le costanti di questo film, a John Carney non sembra servire altro.
Non impone la sua "presenza" registica se non in particolari situazioni o dove è la musica a richiederlo.
Non propone una sceneggiatura articolata anzi, la narrazione sembra poggiare unicamente sul susseguirsi delle bellissime canzoni di Glen Hansard e Markéta Irglova che interpretano anche i due protagonisti.
Ed è in una Dublino sempre bellissima che viene raccontata questa storia di due persone sole, le cui vite si incrociano solo per poco prima di separarsi, un momento che rimarrà scolpito per sempre tra le note e i loro cuori.
Questo è Once: può sembrare una tela vuota, invece è piena di colori. Può sembrare un foglio bianco, invece è scritto su entrambi i lati. Può sembrare che non dice niente, ma in fondo dice tutto.

13 comments:

Anna Maria said...

Verso la parte finale finale mi è parso di capire che potrebbe risultare noioso, ma mi piace il concetto della tela vuota che invece è piena di colori. Io lo guardo questo film, la trama mi piace moltissimo :)

Roberto Junior Fusco said...

Questo film lo voglio vedere! La tua recensione mi convince.

Anonymous said...

Devo assolutamente vederlo. Amo Dublino ^^

Ciao,
Lore

Spino said...

circa 3 settimane fa ero a Dublino e in centro c'era questo vecchietto la sera, con coppola e chitarra che suonava Ring of Fire di Johnny Cash a ripetizione, solo quella. sempre solo quella.
Idolo assoluto.

Anonymous said...

la scena dell'header mi lascia senza fiato, e mi ricorda tanto il mio viaggio in Irlanda.
Un piccolo film con un grande cuore, scoperto ed acquistato su internet grazie ad un cineblogger entusiasta, che trasmette bene l'amore per la musica e l'atmosfera di un paese unico, dal ritmo tutto suo.

Weltall said...

@inenarrabile: no, non noioso. Più che altro i lfatto che si tratti di una storia semplicissima potrebbe farlo sembrare un po', come dire, "vuoto". Invece è tutto il contrario.
Recuperalo perchè credo ti piacerà ^___^

@roberto: spero ti possa piacere quanto è piaciuto a me ^__^

@t3nshi: si! La città da un'atmosfera magica alla storia ^___^

@spino: fantastico!!! Veramente un idolo ^___^

@kusanagi: "Un piccolo film con un grande cuore" si, esatto! Che piacere scoprire che non siamo in pochi a pensarla così ^__^
Non credo che aspetterò la versione italiana e mi prenderò il dvd d'importazione ^___*

Edo said...

Non propone una sceneggiatura articolata anzi, la narrazione sembra poggiare unicamente sul susseguirsi delle bellissime canzoni è questo il problema per me...ma capisco che possa emozionare e entrare nel cuore!

Anonymous said...

Aaah!! Lo voglio vedere!!! Ho consumato la colonna sonora e ora devo solo attribuirle delle immagini! ^^ Weltall in questo periodo sono un pò fuori dal mondo: dove lo proiettano a Cagliari?? ..o sei salito sul "mulo"? :))

Weltall said...

@edo: forse dirò una gran fesseria ma sembra quasi di assistere ad un musical atipico. Io non mi aspettavo molto e invece me ne sono innamorato ^__*

@iggy: io son salito sul muro per mancanza di tempo ma a Cagliari lo proiettano al Alkestis! Se puoi vai a vederlo!
La colonna sonora è MERAVIGLIOSA ^___^

Anonymous said...

Non lo sapevo!!! Mi dimentico sempre di quel cinema! ^^
Se è ancora in programmazione faccio un salto, grazie dell'info!

Weltall said...

@iggy: e di che ^__*. Dovrebbe esserci ancora!

Anonymous said...

Sì sì! Visto, bellissimo! Tanto semplice quanto emozionante!

Weltall said...

@iggy: oh si! Siamo sulla stessa lunghezza d'onda ^___^