Monday, July 20, 2009

Il "fenomeno" SCANDAL MAKERS

Dj radiofonico trent'enne, Nam Hyeon-soo conduce la sua vita come un sigle impenitente godendosi al meglio la futile notorietà portata dalla trasmissione che conduce. La sua vita cosi perfettamente collaudata viene messa sottosopra quando un giorno bussa alla sua porta una giovane ragazza di circa ventanni, con figlio al seguito, la quale afferma di essere sua figlia. Scopertosi improvvisamente padre e nonno, Hyeon-soo cercherà di tenere nascosto il suo ingombrante segreto per evitare che, se dovesse venire a galla, lo scandalo che ne conseguirebbe affossi la sua carriera. Non stupisce affatto il successo riscosso da questa pellicola d'esordio del regista coreano Kang Hyeong-cheol, partito decisamente male ma arrivato addirittura a superare per incassi il blockbuster western di Kim Jee-woon, The Good The Bad The Weird. Così come non stupisce il fatto che abbia fatto impazzire il pubblico del Far East 11 tanto da arrivare secondo nell' Audience Award subito dopo Departures. Scandal Makers è infatti la classica commedia dove tutti gli elementi che la compongono sono scelti e calibrati ad arte per accogliere i favori del pubblico a braccia aperte. Nonostante da queste parti non si apprezzino tanto certe mosse furbette, bisogna riconoscere al regista di aver fatto un film di genere, stra-abusato in terra coreana, centrando l'obiettivo alla prima opera e di aver lavorato molto anche sotto il profilo estetico della pellicola costruendogli intorno una confezione molto curata. Si comincia con l' affidarsi ad un collaudato talento comico come Cha Tae-hyun, affiancandoli la bella Park Bo-yeong ma soprattutto il piccolo Hwang Seok-hyeon, che con la sua faccia di gomma dimostra delle capacità comiche innate. Una volta che piazzi ad arte un bambino che ispira la risata solo con le sue espressioni facciali gran parte del lavoro è gia fatto e ti puoi permettere anche di raccontare una storia dai risvolti prevedibili ed un finale scotato, trovando anche il tempo di far cantare qualche canzone ai protagonisti che vanno così a "colorare" ulteriormente una colonna sonora ammiccante che pone ulteriormente l'accento sulla natura commerciale del film. Naturalmente chi scrive considera questi elementi non tanto dei difetti quanto motivi per catalogare Scandal Maker tra quelle pellicole di scarso interesse che si guardano almeno una volta e che strappano pure qualche risata (anche meno di quello che si potrebbe pensare). Chi ama il genere invece trovarà in questo film un piccolo gioiellino e non è un caso se Hollywood si è già accaparrata i diritti per il remake.

2 comments:

Killo said...

L' idea di questo film non mi gasa moltissimo, mi sembra una storia "banale" e vista e rivista, però se è riuscito a girare la pellicola in modo appropriato allora la cosa si può fare interessante

Weltall said...

@killo: storia banale, bella confezione. Una visione gliela si può concedere ma niente di più ^__*