THE COCKFIGHTERS
Regia di Jin Rui
Piccolo film indipendente cinese, opera d' esordio del regista Jin Rui e una delle sorprese del festival. La storia prende piede in un piccolo villaggio cinese dove un allevatore di galli da combattimento guadagna quel che serve per la sua famiglia con le scommesse sugli incontri, fino al giorno in cui sfida e sconfigge un ricco e prepotente adolescente. In poche e decisive scene Jin Rui delinea una società dove le disparità economiche fanno una differenza gigantesca, dove giusto e sbagliato non hanno alcun significato, dove un uomo non può avere giustizia contro il più forte. Girato in maniera davvero convincente e con un gran uso di colonna sonora e montaggio, The Cockfighters è ben lontano dai classici tempi narrativi o sull' uso di una violenza (piuttosto esplicita soprattutto sugli animali) del cinema cinese continentale e forse proprio per questo colpisce con più forza quando ci si rende conto che il più debole è sempre costretto al sacrificio più grande.
AFRO TANAKA
Regia di Matsui Daigo
Un ragazzo con la pettinatura afro è il protagonista assoluto dell' esordiente Matsui Daigo, nonché il personaggio cult del Festival. Vince a mani basse, non c'è storia. Ma non è solo la sua pettinatura. E' anche il fatto che si tratta di un perdente, uno sfigato a livello genetico che non riesce a trovarsi una ragazza. Ma una promessa fatta con gli amici del liceo lo costringe ad accelerare i tempi di ricerca di una compagna. Afro Tanaka è tratto da un manga ed uno dei maggiori pregi del film e del giovane regista è di essere riuscito a trasportare su schermo la comicità della carta stampata che va oltre le singole gag e si appoggia tantissimo sull' attore Shota Matsuda e la sua mimica irresistibile. Film sugli immortali valori dell' amicizia e sui complicatissimi meccanismi dell' amore che il povero Tanaka fa davvero fatica a comprendere. Finale per nulla scontato e da lacrime e mal di pancia dal ridere.
THE BOUNTY
Regia di Fung Chih-chiang
Terzo film d' esordio della giornata e anteprima mondiale. Così si presenta al pubblico di Udine Fung Chih-chiang conosciuto l' anno scorso per lo script del thriller Punished targato Milkyway. Il protagonista è un cacciatore di taglie che accetta di dare la caccia ad un ricercato rifugiatosi in una isoletta che è quasi un mondo a parte visto i curiosi personaggi che la abitano. Omaggio al cinema e alla comicità di quel genio intramontabile di Michel Hui, The Bounty, spiace dirlo, delude un po': se Chapman To è una presenza comica irresistibile anche quando è serio, la vena comica del film non sembra mai decollare veramente, strappa qualche sorriso ma appare stanca e stancante. Lo stesso dicasi per gli altri registri del film (action e drammatico) davvero poveri e forse evitabili. E' un opera d'esordio e forse un occhio (o anche due) si può chiudere ma, confrontarsi con il maestro non è stata una grande idea.
VULGARIA
Regia di Pang Ho-cheung
La quattordicesima edizione del FEFF è targata Pang Ho-cheung, c'è poco da fare. Vulgaria è il suo terzo film in programma, il secondo ufficialmente in concorso insieme a Love in the Buff, ed è l' esempio perfetto del talento eclettico di Pang, autore che non si sofferma mai su di un genere ma adora esplorarli tutti contaminandoli con la sua ormai riconosciuta anarchica creatività. Vulgaria è in definitiva una commedia “volgare” nelle tematiche e nei contenuti, che esplora l' universo produttivo di un cinema non propriamente mainstream attraverso la figura di un produttore (ancora un grandissimo Chapman To) che parla a degli studenti universitari. Quel che vien fuori dalle sue parole è un mondo popolato dai più svariati individui, dal criminale zoofilo all' attricetta emergente esperta di fellatio “frizzanti”. Ma Vulgaria è anche e sopratutto una divertente satira sui meccanismi che si muovono dietro la realizzazione di un lungometraggio, compromessi e sacrifici compresi. Omaggio al Far East nella ormai onnipresente sequenza dopo i titoli di coda.
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