Wednesday, June 22, 2011

POM POKO, quando la natura lotta per sopravvivere al progresso

A volte ci si dimentica che quello dello Ghibli è uno "Studio" e pertanto, anche se le opere più note e belle sono quelle del suo fondatore Hayao Miyazaki, al suo interno sono presenti altri autori/collaboratori validissimi che hanno realizzato progetti davvero importanti. Alcuni di tenore diverso, basti pensare all' inteso dramma a sfondo bellico di Una Tomba per le Lucciole, ma alcuni altri in perfetta sintonia con le opere del Maestro, come se ci fosse un pensiero forte e unico su alcune tematiche ricorrenti, soprattutto quella ecologica ed il rapporto conflittuale tra uomo e natura. Pom Poko di Isao Takahata ne è un' esempio lampante: la rappresentazione della natura ad esempio, incarnata in una foresta rigogliosa immersa in un' atmosfera carica di misticismo e superstizioni, ricorda quella del capolavoro Tonari No Totoro. In questa foresta vivono i Tanuki, creature della mitologia giapponese abili nel trasformismo e nella metamorfosi, che si vedono progressivamente minacciati dal sempre più aggressivo sviluppo urbano di Tokyo. Ne nasce uno scontro con gli umani, anche violento e sanguinoso, per proteggere quella che da secoli è la loro casa. Pom Poko non è un film che si dimostra immediatamente accogliente ad un pubblico occidentale, tanto è carico di riferimenti più o meno diretti alla sfera leggendaria e mitologica giapponese, ma che sa essere molto chiaro nei suoi messaggi: al di là di quello fortemente ecologico, la lotta tra gli uomini e i Tanuki rappresenta uno scontro tra futuro e passato: il progresso inarrestabile e forse necessario, ha reso gli uomini più impermeabili a quelle suggestioni, al timore ed al rispetto per quelle leggende che, non servono solo a spaventare ma, facendo parte del bagaglio culturale di un' intero popolo, anche ad insegnare, ad esempio, il rispetto e la convivenza con ciò che ci circonda. Anche se era difficile aspettarsi di meno dallo Studio Ghibli, Pom Poko è un film davvero bello, profondo, divertente, adulto, capace di rappresentare la natura come un link diretto alle nostre radici, in maniera tanto magica quanto commovente.

2 comments:

Kusanagi said...

ecco uno che mi manca, penso approfittero' dell'edizione italiana per colmare la lacuna ... ^_^

Weltall said...

@Kusanagi: scelta davvero saggia ^^