Tuesday, June 14, 2011

"Agent Mulder was right!"

Che Simon Pegg e Nick Frost avessero la tara dei fanboys (nell' accezione più positiva del termine) si era abbondantemente intuito dai riuscitissimi progetti portati a casa insieme all' amico regista Edgar Wright, Shawn of The Dead e Hot Fuzz, omaggio al cinema romeriano il primo e all' action poliziesco il secondo. Momentaneamente separati da Wright, impegnato sul fronte Scott Pilgrim, Pegg e Frost portano sul grande schermo insieme al regista Gregg Mottola, un soggetto scritto a quattro mani incentrato su due nerd inglesi in viaggio nei luoghi culto degli USA per gli appassionati di fantascienza e ufo. Durante il loro peregrinare si imbattono in Paul, un alieno (anzi l' Alieno) in fuga dall' AREA51 ed intenzionato a tornare nel suo pianeta natale. Il duo inglese, che qui interpreta anche i due protagonisti, riversa nel film quello che con grande probabilità fa parte del loro bagaglio culturale, cinematografico ma non solo, infarcendo il film di riferimenti, citazioni che vanno dalle singole linee di dialogo fino alle musiche. Paul è un road movie che, a velocità di camper, ci porta dal Comic-Con di San Diego fino a location entrate con forza nella storia del cinema, omaggiando soprattutto registi come Zemeckis, Lucas e Spielberg. Ed è proprio a quest' ultimo che si fa maggiore riferimento, a quella visione della fantascienza positiva che tirò fuori dal cilindro verso la fine degli anni '70 con capolavori del calibro di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo ed E.T.. Paul trae grande ispirazione proprio da queste opere, sfruttando la sua natura comica per giocare al ribaltamento: rispetto alla creatura di Spielberg, Paul è smaliziato, al passo coi tempi e con uno sviluppatissimo spirito goliardico. Dispiace constatare però che, nonostante tutte queste ottime credenziali, i lfilm sia stato venduto sfruttando l' espediente della voce famosa utilizzata per doppiare il simpatico alieno, trovata fuori luogo che niente aggiunge ad un film (anzi forse toglie pure qualcosa) già di per se "nerdaviglioso".

Recensione già pubblicata su CINE20.

4 comments:

Pupottina said...

arrivano i nerd anche per gli alieni non solo per i classici college americani

Weltall said...

@Pupottina: nerd a 360° ^^

kusanagi said...

Beh, questo è un film invendibile in Italia, innanzitutto perchè è un film inglese, e da noi vanno forte solo i film americani, preferibilmente le boiate come Twilight e Transformers
Tanto più che doppiato, visto che nel doppiaggio si perde totalmente l'effetto di due inglesi in USA, perde completamente di senso: metterci Elio è il pietoso tentativo dei distributori/produttori/chicchessia acefali di "italianizzare" un film di nicchia, oltre che un grossolano errore di marketing, anche perchè la gente che va a vedere i film coi comici italiani NON va a vedere un film come Paul, e viceversa. (salvo ovvie eccezioni, che esistono sempre).

io cmq ho già la versione estesa in DVD comprata in UK a sole 10 sterline ... ^__-

Weltall said...

@kusanagi: anche io mi sto sempre più convincendo dell' invendibilità di certi film senza queste trovate: e quando non è il doppiaggio è un titolo totalmente fuorviante!
Eppure un film come Paul un suo pubblico ce l'ha ma qui da noi la politica è richiamare la massa e fregarsene della nicchia...va bé!

P.S.: anchio la voglio l' edizione estesa!!! ^^