Monday, June 13, 2011
"I'm taking my team up to the top floor now. I'll see you up there."
Qualsiasi posizione si decida di assumere nei confronti del film di Christopher Morris, bisogna dare merito al regista di aver affrontato con coraggio una tematica difficile e scottante come il terrorismo, soprattutto se si considera che questo è il suo film d'esordio e che il pubblico inglese è certamente, per ovvi motivi, tra i più sensibili all' argomento. Morris sceglie certamente la strada meno facile dando al film un registro da commedia nera, in bilico tra la satira e realismo, nel raccontare la storia di questi quattro aspiranti terroristi islamici decisi ad immolarsi per la Jihad. Se il film risulta davvero riuscito nel suo complesso, il merito va ricercato proprio nella maniera in cui si tengono in equilibrio le varie parti evitando che si ecceda in un senso o nell' altro: al ritratto dei terroristi ad esempio, che arriva a sfiorare la parodia, fa da contraltare quello familiare del loro "leader" Omar, quasi agghiacciante nella sua normalità. Stessa cosa dicasi per l'addestramento militare o per la preparazione dell' attentato alle quali corrisponde la svolta drammatica nel finale. Tra una risata di gusto ed un' altra a denti stretti, Four Lions mette l'accento su quanta contraddizione ci sia dietro la "logica" del terrorismo ma anche all' interno di quelle culture basate su di un rigido dogma religioso. Ma Morris non si risparmia neanche una critica agli organi che dovrebbero essere preposti a difenderci, incapaci di affrontare una vera lotta al terrorismo che non si trasformi in una cieca caccia al musulmano.
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