L' Ultimo dei Templari è l' esempio perfetto di quel cinema per il quale ci si mette il minimo indispensabile per ottenere altrettanto. Da qualsiasi parte lo si voglia prendere appare così: Dominic Sena prende una sceneggiatura banale con dentro Cavalieri Crociati, Guerra Santa, caccia alle streghe, è ne fa un film piatto ed insipido dove, da una parte è impossibile pensare che si voglia prendere troppo sul serio la crisi morale dei due protagonisti di fronte alle atrocità compiute in nome della Chiesa, e dall' altra c'è l' incapacità di tirarne fuori un decente film d' intrattenimento. Gli elementi alla fine c'erano tutti, spade, cavalieri, grandi battaglie, streghe e diavoli, un lungo viaggio da intraprendere per salvare un' intera Regione dalla pestilenza che ne sta decimando la popolazione. Eppure anche qui, senza nessun guizzo particolare (registico o narrativo) ci si adagia nella mediocrità tirandosi dietro un cast che, con ogni probabilità vorrebbe essere da un' altra parte: Nicolas Cage, si sa, ama tuffarsi da un progetto ad un' altro senza preoccuparsi di dove atterrerà anche se qualche volta gli capita di cadere male come in questo caso, capelli lunghi ed il suo classico sorrisone lasciato troppo da parte in favore di un' espressione da uomo tormentato. Il suo team up con Ron Perlman sembra funzionare ma per brevi momenti che spezzano a tratti l' apatia che riesce a rendere anomino anche il chirichetto/scudiero di Robert Sheenan (si, il Nathan di Misfits). Come se non bastasse il titolo italiano da l' ultima spallata (L' Ultimo dei Templari? Ma dove?) ad un film che già di partenza camminava sull' orlo del baratro.
Recensione già pubblicata su CINE20.
2 comments:
Ciccio, guardati questo quando hai 1 ora di tempo. A me sembra fantastico
http://www.snagfilms.com/films/title/super_amigos/
@Ivanov: appena posso lo guardo e ti faccio sapere naturalmente ^^
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