RULE #1
Kelvin Tong
Al MAD (Miscellaneous Affairs Department) c'è un' unica e importante regola: i fantasmi non esistono. "E 'sti cazzi!" verrebbe da dire. Peccato che la verità sia l'esatto opposto e che l'agente Lee Kwok-keung, da poco trasferito all' agenzia dopo un' evento drammatico che l' ha visto protagonista, si trovi a difendere la segretezza della loro esistenza per la salvaguardia del bene comune. L' horror di Hong Kong punta su di una ghost story dove i fantasmi vivono tra di noi e molti di loro, quelli pieni di rancore, si impossessano dei vivi semplicemente toccandoli. Non è certo l'originalità il punto forte della pellicola di Kelvin Tong dove gli spaventi sono prevedibili e accompagnati da apparizioni pop-up e impetuosi interventi sonori, miscela di elementi vista e rivista ormai centinaia di volte, segno di una totale mancanza d'ispirazione per il genere. La pellicola comunque alza la testa in alcuni brevi momenti dove riesce ad essere sufficientemente inquietante, soprattutto nel doppio finale "trappola" (nel senso che ci si casca con tutte le scarpe) per nulla accomodante.
RAHTREE REBORN
Yuthlert Sippak
A quanto pare questo è il terzo capitolo di una saga horror che ha come protagonista lo spirito di una ragazza che, armata di rasoio, fa a pezzi gli abitanti maschi di un condominio. Questo soltanto per essere morta dalla disperazione per essere stata lasciata dal fidanzato (almeno credo). Figurati poi se non ci deve passare tutto il genere maschile per colpa di uno soltanto! Il solito spettro vendicativo non è certo segno di originalità ma non è a quello che punta questa produzione tailandese votata più al demenziale che all' horror. Impressionante infatti la quantità di minuti spesa a cazzeggiare tra donne strabiche, ubriaconi molesti, guardie giurate balbuzienti ecc. Alla fine si arriva a chiedersi quando lo spettro [questa volta incarnatosi in una bambina (non chiedetemi ne come ne perché) maltrattata a scuola e a casa] comincerà finalmente a fare a pezzi qualcuno. La trama risulta confusionaria e quasi totalmente incomprensibile e non credo che dipenda dal fatto che siamo al terzo episodio senza aver visto i precedenti due. Tra l'altro, quando meno ce lo si aspetta, il film finisce, senza preavviso, senza una vera conclusione. Anzi, si vedono le immagini dell 'imminente seguito intitolato Rathree Reborn 3.2. Praticamente un capolavoro assoluto.
THE FORBIDDEN DOOR
Joko Anwar
Presentato come l'evento principale della giornata dedicata all' horror orientale, il film dell' indonesiano Joko Anwar (conosciuto l'anno passato per la sceneggiatura del simpatico Quickie Express) si è rivelato al di sopra delle basse aspettative che i paragoni con Lynch avevano creato, facendo pensare ad un film alquanto pretenzioso. Eppure la storia di questo scultore che nasconde i feti abortiti dalla moglie all' interno delle sue opere (donne gravide), è un thriller psicologico dal quale, tra porte che non devono essere aperte, misteriosi club privati e snuff movies, emerge una chiara matrice lynchana. Ma quello che Joko fa non è un copia incolla (cosa a mio parere impossibile) ma un omaggio (al limite della dichiarazione d'amore) al cinema di Lynch: impossibile non trovare paralleli con Strade Perdute (forse il film al quale si è più ispirato), non cogliere le citazioni da Velluto Blu o Twin Peaks o citare l'uso della colonna sonora o la fotografia. Un film ambizioso (con una deriva splatter un po' inaspettata) dal quale comunque sono rimasto piuttosto colpito e affascinato, nonostante un finale (ma questo è un' aspetto del tutto soggettivo) un po' prevedibile.
COMING SOON
Sophon Sakdaphist
Ma si può arrivare a fine giornata senza un film di "cacca"? Soprattutto quando si parla di pellicole dell' orrore? Mi sembrava che la qualità media dei film visti nell' Horror Day fosse stranamente troppo alta ed infatti, a notte fonda, ecco arrivare il filmaccio tailandese diretto discendente (se non ideale seguito) di quel The Screen at Kamtchanood visto lo scorso anno al FEFF. Anche qui si provano ad affrontare carpenteriani percorsi metacinematografici raccontando di come il personaggio di una pellicola horror si materializzi nella realtà per uccidere chi ha avuto la sfortuna di vedere il film. Peccato solo che Coming Soon sia un semplicissimo, banale e scontato horror orientale che punta tutte le poche carte che ha in mano sullo spavento indotto da musiche e rumori fortissimi, apparizioni improvvise che si susseguono in maniera continuativa per quasi tutto il film, risultando solo stancanti piuttosto che terrorizzanti. Proprio come in The Screen at Kamtchanood insomma. Sconsigliato anche a chi ha intenzione di schiacciare un pisolino in sala, troppo e inutilmente rumoroso.
Kelvin Tong
Al MAD (Miscellaneous Affairs Department) c'è un' unica e importante regola: i fantasmi non esistono. "E 'sti cazzi!" verrebbe da dire. Peccato che la verità sia l'esatto opposto e che l'agente Lee Kwok-keung, da poco trasferito all' agenzia dopo un' evento drammatico che l' ha visto protagonista, si trovi a difendere la segretezza della loro esistenza per la salvaguardia del bene comune. L' horror di Hong Kong punta su di una ghost story dove i fantasmi vivono tra di noi e molti di loro, quelli pieni di rancore, si impossessano dei vivi semplicemente toccandoli. Non è certo l'originalità il punto forte della pellicola di Kelvin Tong dove gli spaventi sono prevedibili e accompagnati da apparizioni pop-up e impetuosi interventi sonori, miscela di elementi vista e rivista ormai centinaia di volte, segno di una totale mancanza d'ispirazione per il genere. La pellicola comunque alza la testa in alcuni brevi momenti dove riesce ad essere sufficientemente inquietante, soprattutto nel doppio finale "trappola" (nel senso che ci si casca con tutte le scarpe) per nulla accomodante.
RAHTREE REBORN
Yuthlert Sippak
A quanto pare questo è il terzo capitolo di una saga horror che ha come protagonista lo spirito di una ragazza che, armata di rasoio, fa a pezzi gli abitanti maschi di un condominio. Questo soltanto per essere morta dalla disperazione per essere stata lasciata dal fidanzato (almeno credo). Figurati poi se non ci deve passare tutto il genere maschile per colpa di uno soltanto! Il solito spettro vendicativo non è certo segno di originalità ma non è a quello che punta questa produzione tailandese votata più al demenziale che all' horror. Impressionante infatti la quantità di minuti spesa a cazzeggiare tra donne strabiche, ubriaconi molesti, guardie giurate balbuzienti ecc. Alla fine si arriva a chiedersi quando lo spettro [questa volta incarnatosi in una bambina (non chiedetemi ne come ne perché) maltrattata a scuola e a casa] comincerà finalmente a fare a pezzi qualcuno. La trama risulta confusionaria e quasi totalmente incomprensibile e non credo che dipenda dal fatto che siamo al terzo episodio senza aver visto i precedenti due. Tra l'altro, quando meno ce lo si aspetta, il film finisce, senza preavviso, senza una vera conclusione. Anzi, si vedono le immagini dell 'imminente seguito intitolato Rathree Reborn 3.2. Praticamente un capolavoro assoluto.
THE FORBIDDEN DOOR
Joko Anwar
Presentato come l'evento principale della giornata dedicata all' horror orientale, il film dell' indonesiano Joko Anwar (conosciuto l'anno passato per la sceneggiatura del simpatico Quickie Express) si è rivelato al di sopra delle basse aspettative che i paragoni con Lynch avevano creato, facendo pensare ad un film alquanto pretenzioso. Eppure la storia di questo scultore che nasconde i feti abortiti dalla moglie all' interno delle sue opere (donne gravide), è un thriller psicologico dal quale, tra porte che non devono essere aperte, misteriosi club privati e snuff movies, emerge una chiara matrice lynchana. Ma quello che Joko fa non è un copia incolla (cosa a mio parere impossibile) ma un omaggio (al limite della dichiarazione d'amore) al cinema di Lynch: impossibile non trovare paralleli con Strade Perdute (forse il film al quale si è più ispirato), non cogliere le citazioni da Velluto Blu o Twin Peaks o citare l'uso della colonna sonora o la fotografia. Un film ambizioso (con una deriva splatter un po' inaspettata) dal quale comunque sono rimasto piuttosto colpito e affascinato, nonostante un finale (ma questo è un' aspetto del tutto soggettivo) un po' prevedibile.
COMING SOON
Sophon Sakdaphist
Ma si può arrivare a fine giornata senza un film di "cacca"? Soprattutto quando si parla di pellicole dell' orrore? Mi sembrava che la qualità media dei film visti nell' Horror Day fosse stranamente troppo alta ed infatti, a notte fonda, ecco arrivare il filmaccio tailandese diretto discendente (se non ideale seguito) di quel The Screen at Kamtchanood visto lo scorso anno al FEFF. Anche qui si provano ad affrontare carpenteriani percorsi metacinematografici raccontando di come il personaggio di una pellicola horror si materializzi nella realtà per uccidere chi ha avuto la sfortuna di vedere il film. Peccato solo che Coming Soon sia un semplicissimo, banale e scontato horror orientale che punta tutte le poche carte che ha in mano sullo spavento indotto da musiche e rumori fortissimi, apparizioni improvvise che si susseguono in maniera continuativa per quasi tutto il film, risultando solo stancanti piuttosto che terrorizzanti. Proprio come in The Screen at Kamtchanood insomma. Sconsigliato anche a chi ha intenzione di schiacciare un pisolino in sala, troppo e inutilmente rumoroso.
11 comments:
Hahahahaha.... non mi sento di lasciare commenti a questo post... hahahaha :)
@Chimy: amico mio, la tua risata è un commento più che sufficiente ^__*
Ciao Momis:-)
RULE #1
non mi è dispiaciuto affatto,forse proprio perchè non era il solito film pauroso, da saltare sulla sedia ogni 10 minuti e anche La storia era abbastanza convincente.
RAHTREE REBORN
Ho dormito un pò durante la visione di questo film(vi starete chiedendo quando sono stata sveglia, devo dire che purtroppo ci sono stati un pò di film che mi sono risultati soporiferi)ma sono rimasta sveglia per godermi almeno le scene più comiche di questo strano film che dovrebbe mettere paura.
THE FORBIDDEN DOOR
Non mi ero fatta grosse aspettative su questo film, dato il modo in cui era stato presentato, ma devo dire di esserne rimasta piacevolmente attratta, forse perchè davvero rende omaggio a DAVID LYNCH in modo molto delicato, senza copiare appunto.
COMING SOON
sono completamente d'accordo con quanto detto, ma avete la sfortuna di vederlo non perdetevi i titoli di coda :-)
Rosuen
@Rosuen: ciao ciccia, insomma si capisce che sei un tantino dormigliona!!! ^__^
Questo The Forbidden Door mi attira parecchio, beno o male so già che mi piacerà. Come vederlo?
ps Ma chi è il designer della locandina? E' uno spettacolo!
@Tob: effettivamente era il migliore e interessante tra quelli visti quel giorno. Recuperarlo al momento sembra impossibile ma conviene provare sui "percorsi alternativi" perchè nel prossimo futuro è possibile che si riesca a beccarlo!
Ti terrò informato comunque ^__*
P.S.: la locandina è bellissima ma anche i titoli di testa non scherzavano mica ^__^
"Praticamente un capolavoro assoluto" è la frase migliore per parlare di RAHTREE REBORN. :)
Mentre mi spiace essermi perso quello di Joko Anwar. Pazienza.
Saluti.
Para
@Para: pensavo ti stessi mangiando le mani per esserti perso Coming Soon ^__*
Contentissimo di aver visto Forbidden Door, piacevole!
@Nick: eh si, un film sorprendente ^__^
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