Wednesday, May 20, 2009

L' orrore al confine francese

Bisogna necessariamente constatare che, se si vuole trovare un po' di soddisfazione nel cinema horror di oggi, è alla Francia che ci dobbiamo rivolgere: l' horror psicologico trova un ottimo rappresentante in Them di David Moreau e Xavier Palud, mentre il ramo prettamente splatter può annoverare diversi titoli veramente interessanti. Lo slasher movie francese nudo e crudo ha mostrato le sue capacità già qualche anno fa con Alta Tensione di Alexander Aja (poi successivamente tentato e sedotto da Hollywood) seguito poi da film come A l' interiour, Martyrs e questo Frontiers, datato 2007, scritto e diretto da quel Xavier Gens che si è fatto tristemente conoscere qui da noi con l' inutile Hitman. Pur non aspirando a raggiungere le vette del genere, Gens dimostra una maggiore dimestichezza con l' horror piuttosto che con le trasposizioni videoludiche, confezionando un film onesto e molto godibile (sempre che il cenone di Capodanno '99 non vi si riproponga a causa di smembramenti e sangue) se inquadrato nel genere a cui fa riferimento. Come quasi ogni slasher che si rispetti, anche Frontiers è un diretto discendente del capolavoro assoluto del genere, quel Texas Chainsaw Massacre dal quale ricalca fedelmente alcuni elementi (la provincia "cannibale", la famiglia di aguzzini pronta ad "accogliere" gli sventurati visitatori, ecc.) aggiungendoci tanto gustoso gore ed un sottotesto politico, a dir la verità, piuttosto superficiale (poliziotti fascisti/manifestanti comunisti) e trascurabile ma comunque segno di un certo malessere diffuso dei tempi in cui stiamo vivendo. Siamo in Francia (ma va?) e il vantaggio del candidato dell' estrema destra alle presidenziali porta il caos nelle strade. I protagonisti della storia, ideologicamente vicini ai manifestanti, pensano però di approfittare degli scontri tra polizia e manifestanti per compiere una rapina. Braccati dalla polizia decidono di lasciare la Francia e trasferirsi in Olanda. Scelgono però di passare la notte in un piccolo hotel sul confine gestito da una famiglia molto particolare. Gens, come già detto in precedenza, non inventa nulla di nuovo e pur percorrendo una strada sicura e ben battuta in precedenza, realizza un film veramente apprezzabile e godibile grazie anche ad una sceneggiatura che non si dilunga in elementi accessori ma punta a portare gli sfortunati protagonisti il più velocemente possibile al macello (e chi cerca del buon splatter difficilmente rimarrà deluso), azzeccando anche un paio di personaggi come il patriarca ex-gerarca nazista desideroso di portare avanti la razza pura nei suoi discendenti. Il gesto stizzito con il quale si sistema i capelli ad un certo punto del film, è qualcosa da imitare negli anni a venire.

9 comments:

Tob Waylan said...

Molto, molto interessante!

Killo said...

mmmh...non sembra male...la copertina poi suscita un po di terrore anche...

Weltall said...

@Tob: eh si, poi se piace il genere ^__*

@Killo: ce n'erano diverse di locandine ma questa mi ispirava particolarmente ^__*

Anonymous said...

Questo ancora mi manca, ma sono d'accordo sul discorso dell'horror francese. Alta tensione e Martyrs secondo me sono due grandissimi film horror. Staremo a vedere con questo, che sicuramente recupererò.
Ale55andra

nicolacassa said...

Forte! Cugino scovi film incredibili!!

Pupottina said...

avendo già visto gli altri e fidandomi del tuo consiglio, credo che non lo perderò... ;-)

ho visto anche l'inizio di fringe: WOW!
hai già scritto un post al riguardo?

Weltall said...

@Nick: son qui per questo ^__^

@Pupottina: ne scrissi quasi un anno fa quando vidi il preair
il post qui : http://weltallsworld.blogspot.com/2008/08/ad-un-primo-sguardo-fringe-preair.html

Ne scriverò di nuovo quando avrò terminato la visione della prima stagione ^__*

Cineserialteam said...

Da recuperare...

Weltall said...

@Cineserialteam: assolutamente ^__*