Far East Film Festival 11 - Day 1

ONG BAK 2
Regia di Tony Jaa e Panna Rittikrai
L'undicesima edizione del FEFF si apre con un film attesissimo dagli appassionati del Thai action di cui questa manifestazione si propone di fare un breve ma significativo “viaggio” nei sui titoli più recenti e rappresentativi. E non si poteva cominciare con film migliore che Ong Bak 2, vista l' importanza del progetto e la quantità di aneddoti (diventati quasi leggende) circolati durante la sua realizzazione: progetto naufragato più e più volte fina a quando sembra imboccare la via giusta grazie all' attore Tony Jaa e Panna Rittikrai che si occupano della regia. Progetto che diventa sempre più ambizioso e difficile tanto da portare il povero Jaa a fuggire nella giungla solo per tornare in lacrime diverse settimane dopo. Il risultato di tanto sacrificio comunque si vede: Ong Bak 2 è il primo film di genere in cui gli aspetti tecnici di una pellicola sono curati e non lasciati al caso in favore delle sole scene di lotta, comunque curate (dallo stesso Jaa) in maniera quasi maniacale. A proposito di queste ultime, il muay thai lascia maggiormente  spazio questa volta a combattimenti con ogni tipo di arma e arte marziale, coinvolgendo elefanti e una misteriosa donna corvo già personaggio cult. Un film che potrebbe accontentare tutti o viceversa, anche a causa di un finale tronco che conduce però ad Ong Bak 3 già in fase di realizzazione.

CRAZY RACER
Regia di Ning Hao
Che strano effetto fa il film di Ning Hao, una black comedy che rimanda di colpo al primo cinema di Guy Ritchie (Lock & Stock e Snatch) e a tutta le serie di emuli che lo seguirono negli anni seguenti. Anche lo stile registico e l' uso del montaggio lo ricordano molto, così come la sceneggiatura costruita ad incastri tra le diverse storie, una galleria di personaggi solo apparentemente scollegati tra loro. Saranno coincidenze e malintesi a legare tra loro i destini di un ciclista fallito, di una banda di trafficanti di droga, degli inesperti assassini e un marito che vuole liberarsi dell' “ingombrante” moglie. Film divertente che pareggia il suo minutaggio forse troppo elevato con un ritmo piuttosto serrato. Fuori tempo massimo? Probabilmente si, ma considerato che lo stesso Ritchie ci sta ancora provando a battere questo sentiero in cerca di riscatto, forse Crazy Racer ha ancora il suo spazio. E non si può dire che non sia un film riuscito.