Monday, March 16, 2009

Tokyo gronda sangue!

Tokyo Gore Police. Ecco fatto. Punto e passiamo ad altro. No, senza scherzi, cos'altro vuoi scrivere di un film che si intitola Tokyo Gore Police. Già il titolo dice tutto e se ne proponi la visione, nessuno ti potrà dire "ma di che parla?". Abbiamo la location principale identificata nella capitale giapponese. Abbiamo quel "Police" che ci indica i principali protagonisti delle vicende nonché una storia a sfondo poliziesco. E poi c'è "Gore" che non ha bisogno di tante presentazioni ne tanto meno di spiegazioni perché, a tutti gli effetti, rappresenta l'elemento catalizzatore delle attenzioni del pubblico. Gli appassionati del genere non potranno certo rimanere delusi visto che nell' ora e cinquanta di visione si assiste ad ogni tipo di atrocità e di mutilazione fattibile su di un corpo umano. Ma visto che ormai ci siamo, meglio buttare giù due righe sulla storia (eh si, perché anche se può sembrare superflua, Tokyo Gore Police ha anche la sue bella"tramettina" da seguire): in una Tokyo non tanto diversa da quella dei nostri giorni, la polizia è stata privatizzata con lo scopo di migliorarne l'efficienza, soprattutto in un periodo in cui la lotta al crimine è sempre più pericolosa dalla comparsa di strani individui denominati Engeneers. Gli Engeneer hanno nel loro corpo un tumore a forma di chiave che trasforma qualsiasi ferita o mutilazione subiscano, in una micidiale arma. Ruka(Eihi Shiina già protagonista in Audition di Takashi Miike), cresciuta dal capo della polizia dopo che il padre, poliziotto anch'egli, è stato ucciso davanti ai suoi occhi, è la più giovane ed esperta poliziotta cacciatrice di Engeneers. Ma il suo grande talento e la sua devozione al lavoro sono pari solo al profondo trauma lasciatogli dalla morte del genitore. Nonostante la storia riservi anche qualche piacevole e inaspettata sorpresa (un repentino ribaltamento buoni-cattivi) e una cupissima rappresentazione della società giapponese (i fantastici spot televisivi inneggianti al suicidio) il motivo per cui si arriva fino ai titoli di coda è sicuramente per assistere alla fiera dello splatter messa su dal regista Yoshihiro Nishimura. Per non correre il rischio di annoiare ci si è spremuti decisamente le meningi per tirare fuori una serie infinita e impressionante di mutilazioni, per non parlare poi delle mutazioni, fusioni carne-metallo dal sapore vagamente cronenberghiano. Appendici dentate, braccia-motosega, seni che spruzzano acido, un pene proboscidale che spara proiettili, sono solo alcuni degli esempi di quello che potreste trovare decidendo di affrontare la visione di questo Tokyo Gore Police, un film di serie B orgoglioso di esserlo.

6 comments:

Giovanni Lembo said...

Se non li hai visti ti consiglio anche Machine girl e Meatball Machine... stesse trame scombiccherate e stessi eccessi gore... forse nel caso di Meatball un po' più di attenzione verso trama e regia... per il resto come hai detto sono film perfetti per gli amanti dell'eccesso, anche se un po' troppo ad uso e consumo degli occidentali (vedendoli ho avuto l'impressione che il film non fosse "sincero" ma fatto proprio per piacere ad un pubblico occidentale... della serie "vi piacciono le ragazzine in gonnellino che picchiano mostri etc etc... e noi vi diamo quello!). Però se si è predisposti sono film spassosi!

Killo said...

Questo sembra bello cazzuto già dal titolo..

Se poi guardi anche la copertina, ollè

Spino said...

ah ah sembra spassoso

Weltall said...

@Vagabond: effettivamente questi film strizzano l'occhio al pubblico occidentale compiacente e a me va anche bene così perchè li trovo parecchi divertenti. Infatti ho apprezzato molto anche Machine Girl, mentre Meatball Machine ancora mi manca. Recupererò presto ^__*

@killo: eh eh eh è vero! Il titolo è parecchio indicativo ^__*

@Spino: veramente spassoso ^__*

nicolacassa said...

fantastica attrice gni-gni-gni da audition, bellino il film, ci ho trovato dei buoni spunti!

Weltall said...

@Nick: grandissima l'attrice gni gni gni ^___^