Monday, July 16, 2012

THE (not so) AMAZING SPIDER MAN

Sfumata già in fase di pre-produzione la possibilità di fare un quarto capitolo della saga cinematografica di Spider-Man firmata Sam Raimi, la Sony/Columbia ha pensato bene di non lasciare una delle principali icone fumettistiche americane chiuse in un polveroso cassetto proprio nel periodo in cui i super eroi Marvel (ma non solo) stanno vivendo il loro momento d' oro sul grande schermo. Imbastendo a tempo di record un' operazione reboot sul corpo ancora caldo della precedente trilogia, la regia viene affidata alle giovani mani di Marc Webb, apprezzato/odiato per la sua anti-commedia romantica 500 Days of Summer, scelta che mette subito in luce il primo grande difetto di questo The Amazing Spider-Man: mentre quelli di Raimi sono film dalla forte impronta autoriale, quello di Webb da più l' idea di un compitino ben ricopiato da quanto fatto dal suo più esperto collega, sopratutto se andiamo a vedere il lato action del film e le funamboliche acrobazie dell' Arrampicamuri. Webb insomma non inventa proprio nulla che non sia già stato fatto (meglio) in precedenza e anche le due brevi soggettive, la parte insomma che potremo definire originale, sono concettualmente molto, ma molto, simili a quelle usate per il videogioco Mirror's Edge uscito qualche anno fa. Andando ad esaminare invece la scrittura del film e la nuova genesi del personaggio, il discorso si fa leggermente diverso e Webb può temporaneamente tirare fuori la testa dalla ghigliottina. Una delle grosse critiche mosse a Raimi fin da subito, riguardava una certa mancanza di fedeltà con il personaggio del fumetto a causa di alcune, chiamiamole pure licenze, che avevano fatto storcere il naso ai puristi. Eppure il cuore del personaggio era li, ispirato alla sua incarnazione più classica con o senza lanciaragnatele. In The Amazing Spider-Man, oltre a rinarrare le origine dell' alter ego e costruire la narrazione intorno alla scomparsa dei suoi genitori, ci viene ritratto un Peter Parker, sempre geek, ma più moderno, dove per moderno si intende principalmente in linea con gli eroi dei più recenti teen movie. Inquadrato sotto quest' ottica il nuovo Spider-Man è a tutti gli effetti un onesto teen-movie, un po' distante dal cine-comics propriamente detto, che punta ad un target di riferimento più giovane ma che prova a far battere il cuore anche agli odierni post-adolescenti con la nascente storia d' amore tra Peter ed una Gwen Stacy che riacquista l' importanza che le spetta (e che le è stata negata nei film di Raimi) anche grazie alla meravigliosa Emma Stone che la interpreta. Che queste dovessero essere fin dalle prime intenzioni le basi su cui costruire questo nuovo progetto, è confermato sia dal tempo che il nostro Peter passa senza indossare la maschera ma anche dalla mancanza di una vera nemesi per Spidey che, senza togliere nulla al grande Rhys Ifans, non può certo essere Lizard. Sono proprio questi intenti, limpidi e trasparenti fin dal trailer, ad evitare a The Amazing Spider Man una sonora bocciatura ma non ad essere rimandato a settembre per vedere dove può arrivare questo nuovo progetto a largo respiro. Speriamo solo venga affidato ad un regista in grado di tirare fuori il meglio dal potenziale superoeroistico del personaggio.

Recensione già pubblicata su CINE20.

8 comments:

Anonymous said...

Ma anche a te sembrava che Lizard in certe espressioni assomigliasse terribilmente a una tartaruga ninja? ^__-

Anyway, Emma rules !

Weltall said...

@Kusanagi: diciamo che in certi frangenti ho rimpianto il look "lucertoloso" dei fumetti ^__*

Pupottina said...

se riesco, vorrei vederlo questa settimana essendo dipendente dai supereroi ;-)

Weltall said...

@Pupottina: ma bene! Sono curioso di sapere cosa ne pensi ^^

Barbara said...

Non conosco quel videogioco lì, non mi è piaciuta l'altra trilogia, non mi piace nemmeno il personaggio di Spider man (!!!), ma questo film mi è piaciuto. Sono d'accordo che sia un onesto teen-movie. Lui è un adolescente a tutti gli effetti, non un vecchietto nei panni di un ragazzino come nell'altro Spider man (o almeno, io me lo ricordo così). Fa casini, è impulsivo, si dimentica della nonna, sbatte (e distrugge :D) le porte. Vediamo che combineranno in seguito :)

Weltall said...

@Barbara: quello di cui sono veramente contento è che adesso tutti hanno il loro Spider-Man cinematografico con il quale schierarsi ^^
Comunque, nonostante abbia trovato il film gradevole, anche divertente, continuo ad essere convinto che nei film di Raimi si sia centrato maggiormente la figura di Spider-Man/Peter Parker più classica, anche se Toby McGuire può piacere o meno (a me non è dispiaciuto perchè sembra molto più nerd di Andrew Garfield ^__*).

MonsieurVerdoux said...

Esatto, si tratta di un teen-movie, con tutti i danni che ciò comporta, aggiungo io. I personaggi fanno e dicono cose incomprensibili (la scena in cui Peter bacia Gwen rivelandole la sua identità è una cosa inguardabile), la sceneggiatura è davvero ridicola (Peter che entra alla Oscorp senza che nessuno se ne accorga!) e anche Garfield non è granchè: Spider-Man era molto più sfigato di quanto non lo sia lui nel film (meglio Tobey Maguire, a sto punto).
Un saluto!

Weltall said...

@MonsieurVerdoux: ecco, a proposito degli schieramenti ^__*
Anche se tutte le scene dove c'è Gwen sono quelle che salverei a priori, mi trovo d' accordo con te sul resto: certo Tobey McGuire non sarà stato il massimo ma il suo Spider-Man (ovvero lo Spider-Man di Raimi) era molto più fedele al personaggio nonostante le libertà che si son presi gli sceneggiatori!