Recensione già pubblicata su i-filmsonline.
Tuesday, July 24, 2012
La lunga notte
A Macao, due triadi rivali guidate da Mr. Key e Mr. Lung, si spartiscono il territorio e le attività criminali mantenendo così un collaudato equilibrio. Il ritorno di Mr. Hung però, un anziano e temutissimo boss, rischia di sconvolgere tutto, sopratutto quando inizia a circolare la voce che Key abbia messo una taglia sulla testa di Lung. Il gravoso compito di impedire che Lung venga ucciso, scatenando una guerra tra triadi, spetta a Sam, poliziotto corrotto al soldo di Key. Ma un altro misterioso giocatore si unisce alla partita, Tony, un killer i cui scopi sono tutt' altro che chiari. The Longest Nite di Patrick Yau è un noir lucidissimo, tanto essenziale nella forma quanto complesso nella scrittura, e nel quale la “notte”, a cui si riferisce anche il titolo inglese, fa da sfondo alla storia nera e violenta nella quale si muovono i protagonisti. Interpretati da Tony Leung a Lau Chin Wang, i due rivali “speculari” (emblematica in tal senso la resa dei conti finale tra i due) sono figure totalmente negative, quasi l' opposto di quelle (anti)eroiche di A Hero Never Dies, capolavoro di Johnnie To uscito nel medesimo anno. "Io e te siamo come una pallina che rimbalza. Dove dobbiamo andare e quando dobbiamo fermarci non sta a noi deciderlo." con questa affermazione Tony apre gli occhi ad un disorientato Sam sulla loro ineluttabile condizione di pedine, inconsapevoli e non, in un gioco più grande di loro, dove lo scopo ultimo e ribaltare e ridistribuire il potere del crimine organizzato di Macao. Quasi un’ eco distorta di quel fermento che viveva la colonia portoghese in quegli anni mentre si preparava a tornare ufficialmente territorio cinese. Pur affrontando tematiche care al cinema di Johnnie To, qui in veste di produttore insieme al fido Wai Ka-fai, il film ha un impronta molto personale che potrebbe ricondurre proprio al suo regista Patrick Yau. Ma come sarebbe accaduto in seguito per Expected the Unexpexted, furono proprio To e Kai-fai a ridimensionare notevolmente i meriti del giovane regista reclamando a gran voce la paternità dell’ opera. Ma a parte questa “crisi d’ identità”, The Longest Nite è e rimane, uno dei punti più alti raggiunti dalla Milkway Image.
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