Wednesday, December 12, 2007
"I never knew this would happen. To fear the liberation..."
Riflettevo su come si cerchi costantemente di ingannare il fruitore di cinema poco informato. Scritte come "Dal produttore di...", "Dai creatori di..." su locandine e dvd fungono da calamita per quel pubblico attirato dai grandi nomi. Non c'è niente di male in questo, ma si incorre sempre nel rischio di incappare in un film che non ci si aspetta. E cadiamo a bomba su Black Book di Paul Verhoeven. Se entrate in un qualsiasi videonoleggio alla ricerca di questo film, la copertina del dvd si presenterà a i vostri occhi con le faccione dei protagonisti che ne occupano due terzi e nella parte alta una dicitura in grassetto che recita "Dal regista di Robocop e Atto di Forza". Se non sapete nulla di questo film la vostra mente verrà portata per forza di cose a fare una qualche associazione mentale identificabile con l'equazione "Vehroeven : Robocop = Black Book : Action hollywoodiano". Niente di più sbagliato. Black Book non è certo ambientato in un prossimo futuro e la storia che racconta non è certo fantascienza. Il film di Verhoeven è ambientato in un passato non così remoto e la storia che racconta è basata su eventi reali (o almeno così ci viene detto a inizio film). Siamo alla fine del secondo conflitto mondiale, in Olanda. La cantante ebrea Rachel Stein è costretta a nascondersi in una fattoria per sfuggire ai rastrellamenti nazisti. Quando il suo nascondiglio viene distrutto durante un bombardamento sarà costretta ad una fuga continua, a cambiare identità, unirsi alla resistenza e ad infiltrarsi per loro in un quartier generale nazista. Alla fine è proprio di questo che parla il film, una fuga impossibile dalla guerra e le sue atrocità che per quanto scappi lontano è sempre un passo dietro di te. Rispetto alle illustri precedenti pellicole ambientate durante le persecuzioni naziste (Schindler List di Spielberg o Il Pianista di Polanski) Black Book è più facilmente identificabile come thriller: la regia sobria di Verhoeven e una storia ricca di colpi di scena, rendono il film piacevole e mai noioso nonostante le oltre due ore di visione. Si passa sopra anche a dei personaggi forse un po' troppo stereotipati che rendono difficile immaginarseli come realmente esistiti. Indubbiamente meritevole di una visione ma non so se si può andare oltre.
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8 comments:
ciao!:)
http://drhouse92.blogspot.com/
Gia' confermo, carino ma non e' che non si dorme se non lo si e' visto :)
si sono d'accordo con Gianmario, uno dei tanti :)
Un bacino e buona serata, ultimamente sono occupatissima >_<
Da come l' hai descritto prevedo che tra qualche tempo lo vedrò in circolazione su rete 4, di notte, poco male, almeno non c' è bisogno di sforzarsi per recuperarlo ^_*
:)
ne avevano parlato un po' tutti come ne parli tu alla sua uscita...un film non indispensabile ma neanche brutto..tra l'altro verhoeven prima di dedicarsi alle più grandi tamarrate hollywoodiane (eddai io amo robocop e atto di forza ma sono 2 tamarrate!) fece qualche film che da quanto ho letto è molto diverso dal solito verhoeven..sono riuscito a recuperarne solo uno che si intitola spruzzi mi pare..chissà..
Film incredibili!!!
No...mai vistocaro ragazzo...sarebbe bello però aprire un blog io e te e renderlo tipo "open" space per chi di dovere per pubblicare tutte le rencensioni dei film di chi vuole...
Es...apriamo un blog...uno vuole mettere la recensione di un film che ha visto..e la pubblica...come ti sembra come idea...?
@dr house: ma ciaooo ^___*
@gianmario: assolutamente si! Per fortuna non si dorme neanche mentre lo si guarda ^___*
@Miky: coraggio che tra un po' ci son le vacanze di Natale ^___^
@inenarrabile: ummmm...credo proprio che sarà così. M anche se non lo passassero su Rete 4 ci sono tantissimi film da recuperare al suo posto ^___*
@deneil: diciamo che Verhoeven ha proprio voltato pagina. Questo "Spruzzi" che citi, prorpio non lo conosco. Proverò a recuperare.
Robocop e Atto di Forza sono due tamarrate, confermo e sottoscrivo ^___*
@Nick: as always ^___^
@killo: l'idea non è malvagia. Si potrebbe provare a definirla ^___^
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