Thursday, November 16, 2006

Life is C.R.A.Z.Y., but love is crazier

In casa Beaulieu suona una canzone, Crazy di Patsy Cline. Questa canzone è così importante per Gervaise Beaulieu che ne conserva una copia rara in vinile, ma non solo. Ha dato il nome hai suoi cinque figli con le lettere del titolo della canzone: Christian (il più grande e assennato), Raymond (la pecora nera della famiglia), Antoine (lo sportivo), Zachary (il più sensibile) e il piu piccolo Yvan. Le vicende si concentrano sul quarto dei quattro fratelli, Zac. Seguiamo i suoi passi fin dal primo travagliato vagito, durante una Vigilia di Natale e da subito è chiaro che Zac non è come gli altri fratelli. Festeggia i suoi compleanni prima alla Messa di Natale, poi in casa di parenti. La madre pensa che sia dotato di particolari poteri e cerca di assecondare la sua spiccata sensibilità. Il padre pensa che i suoi doni siano altri, legati ad un particolare orecchio per la musica che Zac sembra possedere. E così riceve strumenti musicali per regali di compleanno/Natale ma guarda con interesse bambole e carrozzine che ricevono le sue cugine. Zac è ancora un bambino ma sa che questa sua "particolarità" lo sta allontanando dal padre e pur di non perdere il suo amore si rivolge inutilmente alla fede. Gli anni passano, Pink Floyd e David Bowie fanno da colonna sonora alla ribellione adolescenziale di Zac, al suo inutile tentativo di soffocare la sua vera natura, l'inutile battaglia personale per affermare la sua normalità. Una battaglia che si protrarrà fino all'età adulta, quando saranno il destino e la vita stessa a mettere Zac nella condizione di accettare se stesso senza perdere l'affetto del padre. Attraverso l'occhio del regista e la voce narrante di Zac, attraversiamo le ultime quattro decadi osservando come cambino mode, suoni colori e come l'ambiente familiare e l'educazione religiosa, nella maggior parte dei casi, impediscano all'individuo di esprimere se stesso, di vivere con libertà la propria natura. Il tutto e raccontato in maniera divertente, toccante e qualche volta anche surreale (memorabile la scena dove Zac "fugge" all'ennesima Messa natalizia, librandosi in volo all'interno della chiesa sulle note si Sympathy for the Devil dei Rolling Stones). Inutile girarci intorno: il film di Jean-Marc Vallèe è un gioiello, una di quelle perle rare da mirare, rimirare e riporre con cura insieme alle cose più belle e preziose.

5 comments:

Weltall said...

Zac is still a child (the fourth of five sons) when he understand that he’s different from its brothers, in many ways. When he grows up he try to hide his true nature. He prefers to live a lie rather than to lost his father’s love. Through the eye of the director and the narrating voice of Zac, we made a travel back in the last 40 year, observing as mode, music, sounds, colors change and as family and religion prevent Zac to live in freedom his own nature. This movie tolds this story in amusing, touching and surrealistic way too (memorable the scene when Zac “escapes” to the church service, starting to fly inside the church on the notes of Rolling Stone’s Sympathy for the Devil). This Jean-Marc Vallèe’s film is a jewel, one of those rare pearls to set your sight on and then store in a secret place with all the beautiful and precious things.

Anonymous said...

yeah~ i'm really glad that i can read and understand your words! lol!

i really like this movie though i couldn't understand waht the hell they were speaking......cos it's french, but, i still love it and it's an exactly original Quebec movie!!!lol XD

Weltall said...

you must watch it with english subtitle.
in this website you could find it
www.play.com

Anonymous said...

CRAZY ROCKS !!

Weltall said...

@Mel: Rocks as hell my friend ^___^