Questo è il vero Scontro Tra Titani! Non me ne voglia Louis Leterrier, che le sue cosucce carine le ha fatte, ma il suo progetto non era un buon remake figuriamoci un buon film, mentre quello di Tarsem Singh, pur non essendo da grandi lodi, si lascia comunque apprezzare. A differenze del suo collega francese, il regista indiano riesce a trovare un giusto compromesso tra le necessità commerciali e le sue esigenze artistiche partendo proprio proprio dall' elemento che più fa discutere ultimamente, il 3D. Tarsem utilizza la tecnologia stereoscopica non per esaltare la spettacolarità ma per dare ulteriore spessore e profondità al quadro con un effetto di "distacco" tra primo e secondo piano, tra i personaggi e le scenografie. In questo aiuta certamente anche l' attento uso dei colori e delle tonalità tanto nei costumi che negli ambienti, particolare al quale il regista ci ha ben abituato con i suoi precedenti lavori. L' immagine prima di tutto insomma, ed anche se più di una volta viene da pensare che ci si trova di fronte ad un nuovo 300, l' impronta personale di Tarsem è sempre in evidenza ed anche l' uso dei ralenty ha la sua precisa funzione, ben diversa da quella che è diventata la firma di Zack Snyder. Di contro però non si può non notare una fin troppo evidente superficialità di scrittura che, se da un lato si dimostra particolarmente ispirata nel riscrive alcuni episodi della mitologia, dall' altra si avvicina appena ai personaggi, ne sfiora la superficie lasciando davvero poco allo spettatore. L' unica eccezione è quella del villain, Iperione, che da la possibilità a Mickey Rourke di giganteggiare, come sempre.
Recensione già pubblicata su CINE20.
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