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Friday, October 30, 2009
"Ich was going to become famous by solving a world problem!"
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Thursday, October 29, 2009
CINEQUIZ - ST.01 - EP.09 "With a map but without destination"
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Secondo frame: è più complicata la formula che indovinare il titolo di questo film ^__*
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Soluzione: ULTIMATUM ALLA TERRA
Vincitore: Grace
Classifica:
Grace - pt. 5
Chimy - pt. 3
Tob - pt. 3
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
frenzmag - pt. 1
Per puro diletto, ecco quale sarebbe stato il terzo frame:
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Wednesday, October 28, 2009
La notte delle streghe di Carpenter
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Tuesday, October 27, 2009
DOLCETTO O SCHERZETTO?
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Monday, October 26, 2009
La Pixar tra gli insetti
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Qui, in una piccola "isola" formatasi in un ansa di un fiume, vive una colonia di formiche che lavora instancabile per procurarsi il cibo per l'inverno e per soddisfare la fame di uno spietato sciame di cavallette. Tra queste formiche spicca Flick che preferisce pensare con la sua testa piuttosto che seguire il lavoro organizzato e schematico delle sue "sorelle". Il problema è che le sue rivoluzionarie idee e le sue invenzioni non sono bene accolte dalle altre formiche e spesso le sue buone intenzioni si trasformano in involontari disastri. Ed è così che accidentalmente Flick perde tutto il cibo accumulato per le cavallette e si vede costretto a partire per cercare chiunque sia abbastanza coraggioso sa contrastare la furia di queste ultime. La sua ricerca lo porta ad ingaggiare per la difesa della colonia, un gruppo ben assortito di insetti appena licenziati da un circo itinerante.
A Bug's Life si presenta subito con una confezione curatissima (considerato che il film è uscito nel 1998) sia nel ricreare il mondo visto dagli occhi delle formiche, sia nel design dei personaggi e nell' uso dei colori, fino agli aspetti puramente tecnici (impressionante il numero di personaggi animati simultaneamente in diverse sequenze del film). Ma il film di Lasseter e Stanton non è solo apparenza e dietro una storia tutto sommato semplice e dal lieto fine prevedibile, si nasconde (ma neppure tanto) una riflessione sull' individualismo, l'importanza del pensiero individuale che riesca a superare ogni radicato conformismo.
Ma la storia della piccola formica Flick ricorda un po' la storia della stessa Pixar, che con le sue rivoluzionarie idee sull' animazione è riuscita imporsi artisticamente e commercialmente in un mercato dominato dal colosso dell' animazione "classica" come la Disney.
E questo era solo l'inizio.
Sunday, October 25, 2009
Lyric of the Week + Video / DAVE MATTHEWS BAND - THE SPACE BETWEEN
You cannot quit me so quickly
Is no hope in you for me
No corner you could squeeze me
But I've got all the time for you, love
The space between, the tears we cry
Is the laughter keeps us coming back for more
The space between, the wicked lies we tell
And hope to keep us safe from the pain
Will I hold you again?
These fickle, fuddled words confuse me
Like will it rain today?
We waste the hours with talking, talking
These twisted games were playing
Were strange allies
With warring hearts
What a wild-eyed beast you be
The space between, the wicked lies we tell
And hope to keep us safe from the pain
Will I hold you again?
Will I hold you...
Look at us spinning out in the madness of a rollercoaster
You know you went off like the devil in a church
In the middle of a crowded room
All we can do, my love
Is hope we don't take this ship down
The space between, where you smile and hide
Where you'll find me if I get to go
The space between, the bullets in our fire fight
Is where I'll be hiding, waiting for you
The rain that falls splashed in your heart
Ran like sadness down the window into your room
The space between, our wicked lies
Is where we hope to keep safe from pain
Take my hand
cause were walking out of here
Oh, right out of here
Love is all we need dear
The space between, what's wrong and right
Is where you'll find me hiding, waiting for you
The space between, your heart and mine
Is a space well fill with time
The space between...
Friday, October 23, 2009
HEROES - SEASON 03 (Vol. 3 - 4) -
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TITOLO ITALIANO: HEROES
NUMERO EPISODI: 25
-TRAMA-
Mentre Peter Petrelli si getta all' inseguimento del misterioso uomo che ha sparato a suo fratello, Mohinder cerca una cura per le abilità e, in Giappone, Hiro si fa fregare da sotto il naso un'importante formula lasciatagli in eredità dal padre.-COMMENTO-
E no, non ci siamo proprio. Di Heroes ho tanto apprezzato la prima stagione adducendo ad ingenuità nella scrittura degli episodi i principali difetti della serie. La seconda è stata terribile, frettolosa, raffazzonata, ma ho giustificato il fatto con lo sciopero degli sceneggiatori che effettivamente ha costretto i produttori ad accorciare e di molto la stagione. E per questa terza stagione che scusa troviamo? Io le ho veramente esaurite tutte così come la mia pazienza. In venticinque episodi, divisi in due volumi, non si è riusciti ad evitare i difetti delle prime due stagioni che a questo punto sono da imputare ad una completa incapacità degli sceneggiatori di scrivere delle storie gestibili negli episodi a disposizione. Il terzo volume, Villains, parte benone (il dualismo buono/cattivo che coinvolge ogni personaggio) per poi concludersi in maniera affrettata e confusionaria. Il quarto volume, Fugitives, stanca fin dall' inizio e finisce leggermente in crescendo. Il vero problema è una ripetitività a momenti imbarazzante (basta viaggi nel futuro con catastrofe annessa! Basta disegni premonitori con esplosioni incombenti, cazzo!) e una gestione dei numerosi personaggi lasciata totalmente al caso: che senso ha introdurre nuovi villais potenzialmente interessanti e farli morire in una manciata di puntate? Che senso ha liberarsi del pittore che vede il futuro e riciclare forzatamente il potere "applicandolo" ad altri character solo per far progredire la narrazione? Che senso ha far morire un personaggio e far tornare nella stagione successiva il suo gemello? Non so proprio cosa rispondere, per non parlare poi di quei personaggi che, esaurita la loro funzione, vengono dotati di poteri (Mohinder e Ando) o quelli che perdono i poteri, li riacquistano, li riperdono e così via. E si potrebbe continuare sul modo in cui i poteri vengono utilizzati (la maniera ridicola in cui i poteri di Daphne e Ando vengono combinati per recuperare Hiro dal passato). Non bastano certo dei piccoli dettagli (finalmente spiegato come ha ottenuto i poteri di preveggenza Peter o il motivo per il quale Angela Petrelli viene arrestata per aver rubato dei calzini nell' episodio pilota della prima stagione) a coprire la mancanza di coerenza soprattutto nel passaggio tra la seconda e la terza stagione. E a tal proposito mi chiedo: ma che fine ha fatto il ragazzetto volante che si spupazzava Claire? E la ragazza irlandese che Peter ha mollato nel futuro devastato dal virus? Ed infine, la ragazza in grado di imparare le cose solo osservandole? Insomma, dovreste esservi fatti un' idea di come Heroes (una delle serie sulla quale avevo più aspettative) sopravviva grazie agli ascolti (comunque in calo) pur essendo tra quelle realizzate in maniera approssimativa e superficiale, meritandsi l'ennesima bocciatura.-DVD-
Nessun cofanetto per la terza stagione disponibile al momento ma anche se ci fosse non lo consiglierei a nessuno.
Thursday, October 22, 2009
CINEQUIZ - ST.01 - EP.08 "Scratches"
E qui vi voglio!
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Secondo frame: è più chiaro adesso? Si? No?
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Soluzione: SEVEN SWORDS
Vincitore: Chimy
Classifica:
Chimy - pt. 3
Grace - pt. 3
Tob - pt. 3
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
frenzmag - pt. 1
Ecco il terzo frame che avrei postato più tardi e che avrebbe portato molti allla risposta esatta:
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Secondo frame: è più chiaro adesso? Si? No?
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Soluzione: SEVEN SWORDS
Vincitore: Chimy
Classifica:
Chimy - pt. 3
Grace - pt. 3
Tob - pt. 3
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
frenzmag - pt. 1
Ecco il terzo frame che avrei postato più tardi e che avrebbe portato molti allla risposta esatta:
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Wednesday, October 21, 2009
BAGHEAD ed il "mumblecore" questo sconosciuto
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Tuesday, October 20, 2009
"Thanks for the adventure. Now go have one of your own."
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Monday, October 19, 2009
"Quella Villa Accanto al Cimitero" chiusura thrilling per la "Trilogia della morte"
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Segreti legati al precedente proprietario della villa, un passato misterioso che si manifesta al figlio di Boyle attraverso visioni di una bambina che lo mette in guardia dai pericoli che si nascondono in quella casa, sono solo alcuni degli elementi di Quella Villa Accanto al Cimitero, uno dei tre film diretti da Lucio Fulci nel 1981, successivo a "E tu vivrai nel Terrore" con il quale, insieme a "Paura nella Città dei Morti Viventi", chiude la "Trilogia della Morte" sempre con protagonista l' attrice Catrona MacCollum. Si differenzia dal precedente film per un maggiore cura all' aspetto "thrilling" piuttosto che al lato puramente splatter, non che questo significhi che il buon De Rossi non dia il suo prezioso contributo al film con i suoi pregevolissimi (sempre che siate amanti del genere) "effettacci" apprezzati nelle precedenti collaborazioni con Fulci.
Teste mozzate (rigorosamente con coltello da cucina) e corpi straziati e fatti a brandelli fanno la loro entrata in scena soprattutto nella parte finale della pellicola, per il resto si può parlare di Quella Villa Accanto al Cimitero come un piccolo gioiello di tensione costruita con sapienza da chi ha evidentemente piena capacità nell' utilizzare il mezzo cinema, completa conoscenza del genere e non ha bisogno di ricorrere a facili spaventi utilizzando improvvise apparizioni o invadenti interventi della colonna sonora.
Imperdibile anche questo tassello nella riscoperta della filmografia horror del regista romano.
Sunday, October 18, 2009
Lyric of the Week + Video / DAVID BOWIE - CAT PEOPLE (PUTTING OUT THE FIRE)
C'è bisogno che vi dica che è parte di una colonna sonora?
C'è bisogno che vi dica di quale film?
See these eyes so green
I can stare for a thousand years
Colder than the moon
It's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
See these eyes so red
Red like jungle burning bright
Those who feel me near
Pull the blinds and change their minds
It's been so long
Still this pulsing night
A plague I call a heartbeat
Just be still with me
Ya wouldn't believe what I've been thru
You've been so long
Well it's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
Putting out fire
With gasoline
See these eyes so green
I can stare for a thousand years
Just be still with me
Ya wouldn't believe what I've been thru
See these tears so blue
An ageless heart
That can never mend
These tears can never dry
A judgement made
Can never bend
You've been so long
Well, it's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
Putting out fire with gasoline
C'è bisogno che vi dica di quale film?
See these eyes so green
I can stare for a thousand years
Colder than the moon
It's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
See these eyes so red
Red like jungle burning bright
Those who feel me near
Pull the blinds and change their minds
It's been so long
Still this pulsing night
A plague I call a heartbeat
Just be still with me
Ya wouldn't believe what I've been thru
You've been so long
Well it's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
Putting out fire
With gasoline
See these eyes so green
I can stare for a thousand years
Just be still with me
Ya wouldn't believe what I've been thru
See these tears so blue
An ageless heart
That can never mend
These tears can never dry
A judgement made
Can never bend
You've been so long
Well, it's been so long
And I've been putting out fire
With gasoline
Putting out fire with gasoline
BONUS
Thursday, October 15, 2009
CINEQUIZ - ST.01 - EP.07 "And so d'you call this mess a breakfast?"
Wednesday, October 14, 2009
PHILANTHROPY, il piccolo grande miracolo italiano della Hive Division
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Tuesday, October 13, 2009
"INGLORIOUS BASTERDS" una dovuta segnalazione
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Pertanto, se siete di Cagliari e dintorni e come me vi siete svegliati tardi, sappiate che al cinema Spazio Odissea, Inglorious Basterd verrà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano fino al prossimo giovedì 15 Ottobre.
Approfittatene finchè potete.
Approfittatene se potete.
Approfittate perchè dovete.
E non mi tirate fuori la solita storia che se leggete i sottotitoli non riuscite a seguire il film, che son cazzate.
Monday, October 12, 2009
ATTENTION PLEASE
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TITOLO ITALIANO: N.D.
NUMERO EPISODI: 11 + 2 Speciali
Ora, fermo restando che ai non giapponesi questo possa anche fregare poco e niente, Attention Please risulta, dopo My Boss My Hero e Nobuta wo Produce, l'ennesimo dorama a sfondo scolastico perche in fondo è in una scuola che è ambientato con tutte le dinamiche classiche che si presentano: rivalità che si trasformano lentamente in amicizie, professori severi che si dimostrano estremamente sensibili e amorevoli o studenti poco promettenti che lottano tenacemente per ottenere il loro obiettivo. Naturalmente in questo caso si parla di Yoko Masaki (interpretata dalla davvero caruccia Aya Ueto) il cui atteggiamento disinvolto e fin troppo sicuro di se non la rendono certo un candidato adatto al ruolo di hostes. C'è da dire che è proprio la Ueto a rappresentare il perno su cui ruotano tutte le vicende del dorama nonché la figura comica onnipresente in questo genere di produzioni.
Divertente e spensierato Attention Please si distingue, in bene, soprattutto perché gli elementi melodrammatici tanto cari ai giapponesi questa volta sono veramente ridotti ai minimi termini anche perché i personaggi maschili sono quantomai delle macchiette (per non dire totalmente ridicoli).
NUMERO EPISODI: 11 + 2 Speciali
-TRAMA-
Yoko Misaki canta spensierata nella sua rock band fino a quando, l'abbandono di uno dei membri per iniziare una nuova vita lavorativa a Tokyo, la mette davanti alla presa di responsabilità che comporta il diventare adulti. Decide così di trovarsi un lavoro anche lei, ponendo a se stessa una sfida e cercando lavoro dove nessuno dei suoi amici crede che lo possa trovare. Decide così di diventare hostes della Japan Air Lines.-COMMENTO-
Più che una serie TV, Attention Please sembra un lunghissimo spot della JAL. Negli undici episodi che compongono la serie (più i due speciali trasmessi nel 2007 e nel 2008) appare evidente l'impegno profuso per dimostrare quanto la compagnia di bandiera sia un passo avanti a tutti, mostrando la rigorosità con la quale le hostes vengono formate ma no solo. La serie si concentra anche sulla figura degli ingegneri e dei meccanici impegnati notte e giorno nelle manutenzioni e nelle verifiche degli aeroplani. Insomma, un complesso di elementi che collaborano affinché tutto funzioni alla perfezione, un meccanismo ultra collaudato che mira alla piena soddisfazione del cliente e alla totale sicurezza dei voli.Ora, fermo restando che ai non giapponesi questo possa anche fregare poco e niente, Attention Please risulta, dopo My Boss My Hero e Nobuta wo Produce, l'ennesimo dorama a sfondo scolastico perche in fondo è in una scuola che è ambientato con tutte le dinamiche classiche che si presentano: rivalità che si trasformano lentamente in amicizie, professori severi che si dimostrano estremamente sensibili e amorevoli o studenti poco promettenti che lottano tenacemente per ottenere il loro obiettivo. Naturalmente in questo caso si parla di Yoko Masaki (interpretata dalla davvero caruccia Aya Ueto) il cui atteggiamento disinvolto e fin troppo sicuro di se non la rendono certo un candidato adatto al ruolo di hostes. C'è da dire che è proprio la Ueto a rappresentare il perno su cui ruotano tutte le vicende del dorama nonché la figura comica onnipresente in questo genere di produzioni.
Divertente e spensierato Attention Please si distingue, in bene, soprattutto perché gli elementi melodrammatici tanto cari ai giapponesi questa volta sono veramente ridotti ai minimi termini anche perché i personaggi maschili sono quantomai delle macchiette (per non dire totalmente ridicoli).
-DVD-
Per chi fosse interessato al DVD box con tutta la serie lo può acquistare qui ad un prezzo non certo economico, considerato che non sembrano presenti alcun tipo di sottotitoli.Sunday, October 11, 2009
Lyric of the Week + Video / EDITORS - PAPILLON
**BENTORNATI!!!**
Make our escape, you're my own papillon.
The world turns too fast, feel love before it's gone.
It kicks like a sleep twitch!
My papillon, feel love when it's shone.
It kicks like a sleep twitch!
Darling, just don't put down your guns yet,
If there really was a God here,
He'd have raised a hand by now.
Now darling, you'll both get old and die here,
Well that's quite enough for me ,
We'll find our own way home somehow.
No sense of doubt, of what you can achieve.
Well I've found you out,
I've seen the life you wish to lead.
And well it kicks like a sleep twitch!
You will choke, choke on the air you try to breathe.
It kicks like a sleep twitch!
Darling, now just don't put down your guns yet,
If there really was a God here,
He'd have raised a hand by now.
Darling, you'll both get old and die here,
Well that's quite enough for me dear,
We'll find our own home somehow.
It kicks like a sleep twitch!
It kicks like a sleep twitch!
Friday, October 09, 2009
"E tu vivrai nel terrore - L' Aldilà" il capolavoro di Fulci?
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Avvalendosi dei fidati collaboratori, tra i quali Giannetto De Rossi agli effetti visivi, Fabio Frizzi alle musiche e l'attrice Catrona MacColl (presente in Paura Nella Città dei Morti Viventi e nel successivo Quella Villa Accanto al Cimitero), Fulci realizza su sceneggiatura di Dardano Sacchetti, il secondo capitolo dalla trilogia della morte, E Tu Vivrai nel Terrore, ribattezzato qualche anno più tardi in L' Aldilà. Sarà forse per questa combinazione di fattori, questa serie di ingranaggi perfettamente oliati e collaudati, che hanno permesso a Fulci di realizare quello che da molte parti è definito come il suo capolavoro e che non fatico certo a considerare tra i punti più alti della sua carriera. Sicuramente l'affondo nello splatter più puro ha contribuito a rendere famosa questa pellicola tra gli amanti del genere e parte del merito va sicuramente al lavoro svolto da De Rossi, puntiglioso e meticoloso nel riprendere il dettaglio più macabro e cruento (utilizzando spesso protesi applicate sugli attori piuttosto che manichini), mostrando senza lasciare nulla all' immaginazione, bulbi oculari estirpati o un uomo mangiato vivo dalle tarantole (interpretato, tra l'altro, da un giovane Michele Mirabella).
Riprendendo la tematica degli inferi che si riversano nel nostro mondo, passando dalla polverosa Downich alle atmosfere cupe della Louisiana, Fulci firma un film che riesce a coniugare perfettamente elementi ricorrenti nel suo cinema con atmosfere alla Shining, momenti di grande cinema (l'apparizione di Emily sul ponte), fino ad un pre-finale "romeriano" (zombi in un ospedale deserto...capolavoro!) che conduce ad una chiusura "infernale" nerissima ed evocativa.
Thursday, October 08, 2009
CINEQUIZ - ST.01 - EP.06 "Horses & Shotguns"
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Secondo frame: per caso vi avevo mandato fuori strada? ^__*
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Terzo frame: chi se lo becca 'sto punticino?
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Soluzione: FRATELLO, DOVE SEI?
Vincitore: Grace
Classifica:
Grace - pt. 3
Tob - pt. 3
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
Chimy - pt. 1
Wednesday, October 07, 2009
"Each and every man under my command owes me one hundred Nazi scalps... and I want my scalps!"
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Tuesday, October 06, 2009
From My Personal Library: SUZANNE COLLINS - HUNGER GAMES
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E' un grande piacere per me, come blogger e come lettore, parlarvi di un libro ancora inedito in Italia del quale ho ricevuto una copia in anteprima dalla Mondadori che, in collaborazione con Alphabet City, si occupa della promozione del libro attraverso la Rete. Hunger Games di Suzanne Collins, primo capitolo di una trilogia, raggiungerà le librerie italiane entro Ottobre 2009 ma lo scopo del gruppo editoriale Mondadori, come ampiamente spiegato dalla responsabile Fiammetta Giorgi in una lettera ricevuta insieme al libro, è di replicare quanto avvenuto in America dove il tam-tam nato spontaneamente via internet ha portato Hunger Games a diventare in breve tempo un best seller. Se già questa importanza riconosciuta alla comunità web è parecchio stimolante, bisogna dire anche che il libro della Collins si merita l'interesse suscitato e che spero susciterà. Ma andiamo con ordine:
Le vicende prendono piede in un non lontano futuro, in quel che resta del continente nord americano, devastato da sconvolgimenti climatici, ora conosciuto come Panem. La sua capitale, Capitol City, è circondata da dodici distretti i cui abitanti vivono alle soglie della povertà producendo e coltivando solo ed esclusivamente per i cittadini della capitale. Queste condizioni disagiate portarono i Distretti alla rivolta ma la superiorità strategica e militare di Capitol City ebbe la meglio sui ribelli che non solo dovettero arrendersi ma subire dalla capitale la più dura delle rappresaglie: per evitare altre rivolte e per ricordare agli abitanti di Panem chi detiene il potere assoluto, Capitol City indice ogni anno dalla fine delle ostilità gli Hunger Games, un reality trasmesso in tutta il continente dove, ventiquattro ragazzi tra i dodici e i diciotto anni estratti a sorte, un maschio ed una femmina per ogni distretto, vengono chiusi in un arena e devono ammazzarsi tra di loro fino a quando uno solo rimane in vita.
Una protagonista adolescente ed una scrittura chiara, semplice e mai prolissa, un racconto che riesce ad essere inquietante, appassionante e commovente allo stesso tempo, fanno di Hunger Games un perfetto libro per ragazzi ma non solo. Per le tematiche trattate e per alcune riflessioni che scaturiscono dalle pagine della Collins, il libro può essere tranquillamente apprezzato senza limiti e fasce d'età. Suggestioni da "La Lunga Marcia" di Stephen King o, spostandoci sul fronte cinematografico, paralleli neanche troppo forzati con l'ultimo grande film di Fukasaku "Battle Royale" si possono trovare in Hunger Games che, con le due opere sopracitate, condivide anche una visione critica della nostra società, rappresentata in una sua proiezione futuribile profondamente pessimista, tra problemi climatici, una sempre più profonda disparità tra ceti ricchi e quelli poveri, ma soprattutto il mezzo televisivo come strumento di controllo del regime. Ed è proprio in quest' ultimo aspetto che l'autrice fa centro, utilizzando il reality nella sua forma più estrema, abbattendo l'ultima barriera, facendo della morte il massimo dell' intrattenimento. La Collins non si dimostra certo clemente verso quest' "arma di voyeurismo di massa" ed in un' unica frase (capitolo 3 pagina 45) ne coglie la vacuità dimostrando che di reale c'è poco o niente: "Prima di salire sul treno dobbiamo fermarci qualche istante affinché le telecamere trangugino le nostre immagini". Non usa il verbo "trangugiare" a caso, così come non è stato scelto a caso il nome del programma dove hunger significa fame, appetito. Le telecamere divorano tutto quello che finisce nei loro obiettivi e lo digeriscono per renderlo assimilabile dal pubblico affamato. Così le persone diventano personaggi. Le emozioni e i sentimenti dei semplici surrogati tanto da rendere indistinguibile il vero dal falso sia per chi sta da una parte o dall'altra dello schermo.
E si protrebbe continuare ancora ma credo di essermi dilungato anche troppo. Naturalmente questa è una lettura consigliata e si aspetta con interesse il secondo libro da poco uscito negli Stati Uniti dal titolo "Catching Fire".
Le vicende prendono piede in un non lontano futuro, in quel che resta del continente nord americano, devastato da sconvolgimenti climatici, ora conosciuto come Panem. La sua capitale, Capitol City, è circondata da dodici distretti i cui abitanti vivono alle soglie della povertà producendo e coltivando solo ed esclusivamente per i cittadini della capitale. Queste condizioni disagiate portarono i Distretti alla rivolta ma la superiorità strategica e militare di Capitol City ebbe la meglio sui ribelli che non solo dovettero arrendersi ma subire dalla capitale la più dura delle rappresaglie: per evitare altre rivolte e per ricordare agli abitanti di Panem chi detiene il potere assoluto, Capitol City indice ogni anno dalla fine delle ostilità gli Hunger Games, un reality trasmesso in tutta il continente dove, ventiquattro ragazzi tra i dodici e i diciotto anni estratti a sorte, un maschio ed una femmina per ogni distretto, vengono chiusi in un arena e devono ammazzarsi tra di loro fino a quando uno solo rimane in vita.
Una protagonista adolescente ed una scrittura chiara, semplice e mai prolissa, un racconto che riesce ad essere inquietante, appassionante e commovente allo stesso tempo, fanno di Hunger Games un perfetto libro per ragazzi ma non solo. Per le tematiche trattate e per alcune riflessioni che scaturiscono dalle pagine della Collins, il libro può essere tranquillamente apprezzato senza limiti e fasce d'età. Suggestioni da "La Lunga Marcia" di Stephen King o, spostandoci sul fronte cinematografico, paralleli neanche troppo forzati con l'ultimo grande film di Fukasaku "Battle Royale" si possono trovare in Hunger Games che, con le due opere sopracitate, condivide anche una visione critica della nostra società, rappresentata in una sua proiezione futuribile profondamente pessimista, tra problemi climatici, una sempre più profonda disparità tra ceti ricchi e quelli poveri, ma soprattutto il mezzo televisivo come strumento di controllo del regime. Ed è proprio in quest' ultimo aspetto che l'autrice fa centro, utilizzando il reality nella sua forma più estrema, abbattendo l'ultima barriera, facendo della morte il massimo dell' intrattenimento. La Collins non si dimostra certo clemente verso quest' "arma di voyeurismo di massa" ed in un' unica frase (capitolo 3 pagina 45) ne coglie la vacuità dimostrando che di reale c'è poco o niente: "Prima di salire sul treno dobbiamo fermarci qualche istante affinché le telecamere trangugino le nostre immagini". Non usa il verbo "trangugiare" a caso, così come non è stato scelto a caso il nome del programma dove hunger significa fame, appetito. Le telecamere divorano tutto quello che finisce nei loro obiettivi e lo digeriscono per renderlo assimilabile dal pubblico affamato. Così le persone diventano personaggi. Le emozioni e i sentimenti dei semplici surrogati tanto da rendere indistinguibile il vero dal falso sia per chi sta da una parte o dall'altra dello schermo.
E si protrebbe continuare ancora ma credo di essermi dilungato anche troppo. Naturalmente questa è una lettura consigliata e si aspetta con interesse il secondo libro da poco uscito negli Stati Uniti dal titolo "Catching Fire".
Monday, October 05, 2009
L' ultimo viaggio della SERENITY
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Sunday, October 04, 2009
Lyric of the Week + Video / FOO FIGHTERS - WALKING AFTER YOU
Tonight I'm tangled in my blanket of clouds,
Dreaming aloud.
Things just won't do without you, matter of fact.
I'm on your back, I'm on your back, I'm on your back.
If you'd accept surrender, I'll give up some more.
Weren't you adored?
I cannot be without you, matter of fact.
I'm on your back.
If you walk out on me, I'm walking after you.
If you walk out on me, I'm walking after you.
Another heart is cracked in two, I'm on your back
I cannot be without you, matter of fact.
I'm on your back, I'm on your back, I'm on your back.
If you walk out on me, I'm walking after you.
If you walk out on me, I'm walking after you.
If you walk out on me, I'm walking after you.
Friday, October 02, 2009
TRUE BLOOD - SEASON 02 -
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TITOLO ITALIANO: TRUE BLOOD
NUMERO EPISODI: 12
-TRAMA-
La cittadina di Bon Temps e i suoi abitanti (Sookie in particolare) si sta appena riprendendo dai tragici avvenimenti che hanno visto brutalmente assassinate diverse donne da un insospettabile cittadino, che un nuovo brutale omicidio ne sconvolge la tranquillità.-COMMENTO-
Non so gli altri spettatori di True Blood ma personalmente non avevo bisogno di conferme sulla qualità della serie creata da Alan Ball. La prima stagione aveva ben fatto capire le qualità di questo prodotto televisivo che si è subito imposto tra i migliori degli ultimi anni. Ma ecco che arrivano i dodici episodi della seconda stagione e credo che difficilmente possano lasciare qualche ombra di dubbio anche nei più indecisi: True Blood è una gran serie e questa seconda stagione sta al passo con la prima se non superandola per certi aspetti.Innanzi tutto si definisce True Blood come un serial non incentrato unicamente sui vampiri (per fortuna) e questo la rende già molto affascinante. I non morti succhiasangue sono solo una delle tante creature leggendarie che popolano la terra, o perlomeno sono quelle venute allo scoperto. Abbiamo avuto modo di scoprire che esistono telepati, mutaforma e creature molto antiche come la misteriosa Maryann.
In secondo luogo, rispetto alla prima stagione, dove c'era un' unica trama che legava gli episodi, qui gli sceneggiatori si sono districati con diverse linee narrative (la Compagnia del Sole, il viaggio di Sookie e Bill a Dallas e la già citata Maryann) e sviluppando una moltitudine di personaggi secondari (Lafayette, il vampiro Eric e il suo creatore Godric, Hoyt e la neo vampira Jessica, la Regina ecc.) in maniera molto pulita e senza che tutti i fili si intreccino minando la struttura stessa della serie. Invece tutto fila liscio perfettamente e forse solo il finale appare molto frammentato forse nel tentativo di seminare più indizi possibili su quello che vedremo nella terza stagione (già confermata tra l'altro).
Terzo punto a favore è una certa propensione per l'effettaccio ed il sangue, tanto sangue, che qui si apprezza sempre molto e conferisce alla serie la sua identità adulta.
Identità confermata con forza, e qui si arriva al quarto ed ultimo punto, da un aumento esponenziale delle scene di sesso e donne nude, tante donne nude (e anche questo è un dettaglio che non si schifa per niente).
Questa è una promozione piena insomma, e pure con lode.
-DVD-
Nessun cofanetto DVD disponibile per la seconda stagione.
Thursday, October 01, 2009
CINEQUIZ - ST.01 - EP.05 "No Parking Lot"
Il frame più facile da quando ho cominciato
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Soluzione: ONCE
Vincitore: Tob
Classifica:
Tob - pt. 3
Grace - pt. 2
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
Chimy - pt. 1
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Soluzione: ONCE
Vincitore: Tob
Classifica:
Tob - pt. 3
Grace - pt. 2
Nick - pt. 2
Spino - pt. 2
Chimy - pt. 1
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