Sunday, October 22, 2006

Miike knows what "happiness" means

Sempre per rimanere in argomento, proprio iesi sera è capitata l'occasione di far vedere ad un'amica giapponese uno dei migliori Miike di sempre: Happines Of The Katakuris
Nel 1998 uscì nelle sale il film The Quite Family del regista coreano Kim Ji-woon. La pellicola narra la storia di una famiglia che trasferitasi in una casa in montagna, comincia un'attivita alberghiera. La morte per suicidio del loro primo cliente, li porterà a nasconderne il corpo per evitare che l'incidente possa in qualche modo incidere negativamente sulla loro attività. Immaginate adesso che qualche anno dopo un tale di nome Takashi Miike, abbia noleggiato questo film in vhs e una volta a casa abbia cominciato a guardarlo in un vecchio videoregistratore malfunzionante. Le immagini tutte disturbate e la riproduzione "a scatti" della videocassetta, insieme alla fervida immaginazione di Miike, diedero vita ad un'idea grandiosa: farne un remake in versione musical. Potrà sembrare pazzesco ma le cose sono andate veramente così. Inutile sottolineare la bravura con cui Miike costruisce la storia intorno ad un nucleo familiare tanto eccentrico quanto sgangherato e sul quale aleggia un alone di sventura. Se infatti non basta il fatto che la coesione tra i membri della famiglia sia messa in crisi dalle profonde differenze di ognuno, si aggiunge anche un'attività alberghiera che stenta a decollare, i clienti che muoiono uno dopo l'altro e un vulcano minaccioso in lontananza. Ma sarà proprio quando le difficoltà sembrano insormontabili che tutti insieme troveranno la forza di ribaltare le sorti di un destino infausto, di trovare giovamento da un'eruzione vulcanica e di scoprire infine cos'è la vera felicità. Dietro la macchina da presa, Miike ci lascia nuovamente senza parole: le sequenze musical sono veramente ben coreografate e girate splendidamente, per non parlare delle scene animate con la tecnica "passo uno". Per sopperire al limitato budget dei suoi film, il geniale regista si inventa sempre qualcosa: in questo caso le scene che avrebbero richiesto un maggiore utilizzo di effetti speciali e computer grafica, sono state sostituite da animazioni in stop motion con personaggi di plastilina. Esempio lampante è rappresentato dalla sequenza dell'eruzione vulcanica o dalla inquietante e divertente sequenza iniziale che vede un angelo(?) venire fuori da un piatto di minestra, strappare via l'ugola ad una commensale per finire mangiato da un corvo e poi rinascere. Bisogna dire che questa scena nulla ha a che vedere con il resto del film, ma anche questo è Miike e quel che fa non si discute.

"Copertina del DVD R2 edito dalla Tartan. Edizione eccellente, naturalmente già presente nella mia collezione ^____^"

2 comments:

davide said...

Figata di film.

Weltall said...

Richard RULES!!!