Serata al cinema ieri sera dopo il lavoro, a vedere un film che è entrato di prepotenza tra i miei preferiti della nuova stagione: sto parlando di Miami Vice di Michael Mann.
Per affrontare la visione di questo film bisogna dimenticare l'immagine che si ha del telefilm anni '80: niente luci al neon in questa Miami, niente spiagge assolate, niente vestiti sgargianti e giacche con spalline, capelli cotonati, barche come casa con alligatore da guardia...niente di tutto questo è rimasto, anzi a dire la verita solo il titolo del film e i nomi dei poliziotti Sonny Crockett e Ricardo Tubbs fungono da ideale collegamento alla storica serie. La Miami che ci troviamo di fronte è oscura, notturna, sovrastata da un cielo porpora per il riverbero delle luci artificiali della metropoli. I protagonisti sono sempre poliziotti infiltrati che vivono con difficoltà la loro doppie vite, quella vera e quella fasulla. Ma è proprio su queste vite a tempo determinato che si concentra l'occhio implacabile della cinepresa: vite vissute costantemente sul filo del rasoio dove tutto è instabile, specialmente i rapporti personali e sentimentali. Ci sono quelli che lasci nella "vita regolare" e che vivi a singhiozzo tra una missione e la successiva, nella speranza che tutto vada per il meglio, nella speranza di avere un posto a cui tornare, nella speranza che le persone a cui tieni non vengano coinvolte dal tuo lavoro. Ci sono poi quelli che nascono durante un'operazione e sai che non puoi lasciarti coinvolgere perchè c'è una data di scadenza stabilita e un sorriso rivolto all'amante nasconde tutta la sofferenza di una fine già scritta. Dietro la macchina da presa c'è Micheal Mann (storico produttore della serie tv) ultimo e forse unico regista Hollywoodiano a riuscire a scendere a patti con le Major dando a Hollywood quel che vuole, adrenalina e azione pur sempre misurate, e ad avere la libertà di fare il suo cinema di immagini, di personaggi tridimensionali e complessi: in Miami Vice lo spazio dato ai personaggi e quello dedicato alle scene d'azione (peraltro veramente belle) è perfettamente misurato.Convertitosi definitivamente al digitale, Mann ci regala (dopo Manhunter, Heat, Insider ma sopratutto Collateral), un'altra delle sue splendide "visioni notturne" con le quali sembra avere un particolare feeling. La scelta dei protagonisti è ricaduta su Colin Farrel e Jamie Foxx (al terzo film con Mann) entrambi veramente in parte. Nota di merito anche per la colonna sonora. Tirando le somme ci troviamo di fronte all'ennesimo grande film di Mann, ennesima perla da inserire nella sua filmografia, splendidamente scritto, diretto fotografato e interpretato...capolavoro signori, capolavoro.
1 comment:
- Grande fotografia
- grande atmosfera
- grande sceneggiatura
- grande alta definizione e digitale
- grandi scene cqc e scontri a fuoco, con shotgun sparato in pancia da vicino e spiattellamento in parete di nave
- cacchio lo devo rivedere.
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