Monday, October 08, 2012

REALTA' E REALITY

Luciano Ciotola, marito e padre di tre figli, pescivendolo di professione, truffatore per arrotondare, spinto dai suoi parenti decide di fare i provini per il Grande Fratello finendo per auto convincersi di essere un candidato ideale per la trasmissione. La convinzione finisce per trasformarsi in ossessione tanto da portare Luciano a credere di essere costantemente osservato dalla televisione. Reality è un film che racconta con grande lucidità un Paese ed una società dove si cerca di fuggire dalla normalità, dalla miseria, dai sacrifici, cercando unicamente delle scorciatoie rappresentate in questo caso del Grande Fratello, incubo/sogno mediatico che porta, a pochi fortunati, un successo tanto rapido quanto effimero. Così l' uomo qualunque, che si distingue dalla massa grazie alla tv e può permettersi di andare via in elicottero da una festa di matrimonio, si contrappone a quello dell' uomo che si carica sulle spalle un parente disabile per salire le scale di un palazzo di periferia a Napoli. Garrone, con una regia "immersiva" ed incisiva tanto quanto quella di Gomorra, ci mostra così due realtà prima scisse ma che pian piano, agli occhi del protagonista, si confondono tra loro finendo per essere sublimate dall' artificiale e dal fittizio mondo televisivo. La grande forza del film sta proprio nella riflessione, attraverso l' ambiguo rimbalzare tra ciò che è reale e ciò che non lo è,  su quanto siamo diventati una società vittima di falsi miti, alla ricerca di una realizzazione personale spesso e volentieri frustrata. Una società alienata dove un nessuno qualsiasi è disposto a diventare un nessuno ma con un volto popolare, un po' come il povero Luciano che, perso completamente il contatto con la sua vita, si lascia inghiottire tra le mura del suo Sogno in un finale molto lontano dall' essere anche minimamente consolatorio. Ci consola invece vedere confermato un grande regista come Matteo Garrone che con il suo Reality dimostra che in Italia ci sono i nomi per fare del grande cinema di respiro internazionale.

Recensione già pubblicata su CINE20.

2 comments:

Alessandro G. Fuso said...

Sottoscrivo ogni tua parola!
Un grandissimo film, che dimostra ancora una volta come in Italia ci siano tanti registi talentuosi, come Garrone e Sorrentino, capaci di dare nuova linfa al cinema internazionale. Per fare il Cinema con la "c" maiuscola non occorrono budget astronomici o effetti 3D, ma idee originali e talento.

Ti aspetto sul mio blog Mondoattuale e rinnovo anche qui l'invito a fare uno scambio di link!

A presto!

Weltall said...

@Afush: mi fa molto piacere che ci troviamo d' accordo su uno dei più importanti film italiani dell' anno (e non solo) ??

Già provveduto a linkarti ^__*