Tuesday, February 15, 2011
"I never shot nobody I didn't have to"
Quando un proprietario terriero viene ucciso e derubato da una delle persone che lavoravano per lui, la figlia decide di farsi giustizia assoldando un burbero vice sceriffo, al quale si unisce un giovane Texas Ranger, per dargli la caccia. Niente di più classico per questo Western datato 1969, che una caccia all' uomo per le vaste praterie americane. Niente indiani, se non nominati sporadicamente quando ci si addentra nei loro territori, solo cowboy divisi dai limiti imposti dalla legge anche se le rigide definizioni di "buoni" e "cattivi" valgono solo per il personaggio della giovane Mattie (la ragazza in cerca di giustizia per il padre) e quello di Tom Cheneay (l' assassino). Difficile infatti far rientrare in queste categorie personaggi dalle multiple sfumature come il rapinatore Ned Pepper, interpretato da un giovanissimo Robert Duvall, o il vicesceriffo "Rooster" Cogburn, guercio, ubriacone, sovrappeso, dalla pistola facile, interpretato da un grande John Wayne che si aggiudico un Oscar proprio con questo ruolo. Per quanto datato "Il Grinta" è una visione piacevole ancora oggi: i lfilm ha certamente un buon ritmo anche quando non si spara, ed il merito è certamente da attribuire, oltre ai personaggi già citati, anche ai dialoghi che spesso finiscono in riuscite battute sferzanti. Rimane giusto qualche perplessità sul titolo italiano, tradotto letteralmente in "grinta", mentre l' originale "Tru Grit" si riferisce al coraggio del protagonista, adattato anche nei dialoghi nostrani con un più esatto "fegato"...ma forse alla fine non era un bel titolo per un film.
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