Tuesday, February 01, 2011

"Holy Moses, it's like I'm traveling with a child! "

Il sorprendente The Hangover (Una Notte da Leoni) aveva fatto ben sperare nel nome del regista Todd Phillips come di un nome da tenere in attenta considerazione per il futuro della commedia americana. Questo tipo di considerazioni però rischia di creare aspettative che inevitabilmente conducono ad atteggiamenti critici più severi verso le opere successive. Sara per questo che "Parto col Folle" (orribile adattamento italiano dell' originale Due Date) è stato accolto in maniera generalmente freddina? Può essere, ma bisogna anche dire che il nuovo film di Phillips parte svantaggiato rispetto al precedente che poteva contare su di un efficacissimo ed originale espediente narrativo dal quale si sviluppavano le spesso esilaranti disavventure dei tre protagonisti. Parto col Folle si presenta fin da subito come una commedia più "classica", un buddy movie on the road dove due individui totalmente incompatibili, un futuro padre che cerca di raggiungere in tempo la moglie partoriente e un aspirante attore di serie tv, si ritrovano a dover affrontare insieme un viaggio coast to coast attraverso gli Stati Uniti. Inutile dire che tutto si muove su di un copione abbastanza prevedibile, composto da situazioni tragicomiche che scandiscono a tappe il viaggio dei due protagonisti e che li condurranno a destinazione più vicini ed uniti di quanto non lo fossero in partenza. Eppure, nonostante possa apparire come qualcosa tipo "niente di nuovo sotto il sole", Parto col Folle è un film riuscito e assolutamente divertente, pervaso da una comicità mai grossolana o situazioni troppo sopra le righe (a parte forse il momento "visionario" sotto effetto marijuana). Come in The Hangover poi, Phillips sembra molto interessato a raccontare un certo tipo di personaggi, uomini ultra trentenni giunti ad un momento cruciale della propria vita: in questo caso i due protagonisti sono interpretati da una "strana" coppia molto affiatata composta da un particolarmente sobrio Robert Downey Jr. che lascia tutto l' eccentricismo nelle mani del personaggio di un esilarante Zack Galifianakis. Forse era lecito aspettarsi qualche cosa di più, ma visto in che condizioni versa il genere non è neanche il caso di sputare in cielo.

5 comments:

nicolacassa said...

"Scusa ti ho vomitato sulla ferita..."...cult

Weltall said...

@Nick: un momento eccezionale ^^

Rosuen said...

Effettivamente rischiava di essere una commedia scontata, ma ha trovato il modo di rendersi singolare! ^_^
Molto bellino!!!

Anonymous said...

Adorando i due attori protagonisti non posso perdermi questo film, anche se di critiche freddine ne ho lette numerose.

Ale55andra

Weltall said...

@Rosuen: ben detto ^^

@Ale55andra: sono andato a vederlo per lo stesso motivo, nonostante le critiche ^__*