Tuesday, September 07, 2010

"We are the shadow, the smoke in your eyes, the ghosts that hide in the night."

The Expendables di Sylvester Stallone è la Croce Rossa sulla quale sparare, bersaglio immobile e vittima sacrificale che da le spalle ad una certa, chiamiamola così, critica cinematografica accreditata che sembrava non aspettare altro che avere tra le mani un qualcosa di così facile da smontare e demolire a piacimento. E quel che resta da dire, dopo aver letto immani cazzate proferite da chi di cinema si occupa per lavoro è "contenti loro, contenti tutti". Perchè al di la di tutto quello che si può dire su Stallone il suo è un progetto che si è dimostrato fin da subito cristallino negli intenti, non ha promesso cose che non poteva mantenere puntando unicamente a dare al pubblico quello che voleva. The Expendables è quindi un film per tutti? Certamente no. La pellicola si rivolge infatti, senza per altro nasconderlo, ad un pubblico che è cresciuto con un certo tipo di cinema action degli anni '80 e con quegli attori che ne furono protagonisti, senza dimenticare però le nuove leve, quelli che hanno avuto il merito di traghettare il genere con successo nel nuovo millennio. Quale migliore idea allora se non quella di un team-up dei sogni ("definitivo" sarebbe eccessivo visto che mancano all' appello nomi importanti) tra queste due diverse generazioni d'attori e di farli recitare tutti insieme in un unico ed esplosivo film? Ed è bene rendere merito a Stallone, benchè lui e Statham siano i protagonisti di spicco, di essere riuscito a ritagliare un giusto spazio quasi a tutti, da Lundgren, a Li e Rourke (ancora una volta per lui un personaggio sofferente e marchiato a fuoco dalla vita) senza dimenticare piccolissimi ma preziosi cameo di Swarzenegger e Willis protagonisti tra l'altro di una sequenza ricca di inside jokes davvero riuscita. Il resto è da manuale e niente più: esplosioni, morti, pugni e sangue, intorno ai quali ruota una storia elementare, buoni contro cattivi, una bella da salvare, un bad guy da mandare sottoterra, amicizia, tradimenti e redenzione. Insomma, The Expendables si presenta al pubblico a carte scoperte, nel bene e nel male, ma regala tanti di quei momenti "HELL YEAH!!!" fin dai primi minuti, che da soli basterebbero a giustificarne la visione, perciò, aggrapparsi ai punti deboli di un film così, per altro ben evidenti, è una pratica fine a se stessa e da queste parti poco apprezzata. Il tutto in fondo si riduce ad un "andate al cinema e divertitevi, in caso contrario lasciate perdere".

6 comments:

Anonymous said...

Io sono sicura che ci sarà da divertirsi, nel senso positivo del termine. Appena mi libero dagli ottomila impegni che ho lo recupero insieme a molti altri che mi sono lasciata alle spalle.

Ale55andra

Weltall said...

@Ale55andra: divertimento assoluto ^__^

Torakiki said...

I dialoghi però....
Mh.. 'nsomma ^^"

Weltall said...

@Torakiki: ma perchè? Parlavano tra un' esplosione e l'altra? ^__*
A parte gli scherzi, le uniche frasi che mi sono rimaste impresse sono le battute ad effetto prima o dopo questa o quella devastazione (ad esempio quando Lundgren "apre le danze" ad inizio film con - adesso li spavento un po' - e via dicendo ^__*)

sommobuta said...

Sono cresciuto coi vari "Cobra", "Commando", "Danko", e via dicendo...Potevo mai perdermi questa rimpatriata? Certo che no!

Film lineare e godibilissimo, nel solco degli action movie dei fantastici anni '80. Ci fossero stati anche Van Damme e Mr T, sarebbe stato pressochè perfetto.

Da antologia quel minuto scarso dell'incontro Stallone, Schwarzenegger e Willis. Stavo piangendo dalle risate quando Schwarzy guarda Stallone e dice: "Se ne intende di giungle!"...

Weltall said...

@sommobuta: sono molto contento che sia piaciuto anche a te questo film che rimane perfettamente coerente al genere e alle star che vuole celebrare senza andare oltre gli obiettivi che si era fissato!
Quella scena è da antologia, anche quando Stallone dice, rivolgendosi al buon Swarzy, "vuole diventare Presidente" ^__*