Wednesday, April 14, 2010

Lo scrittore "fantasma"

Per parlare dell' ultima fatica di Roman Polanski si potrebbe anche partire dalla fine, da quell' ultimo splendido fotogramma che, con un semplice fuoricampo, non solo riesce ad incorniciare un finale praticamente perfetto, ma a definire ancora di più la figura del protagonista, il ghost writer che da anche il titolo al film (nella versione originale almeno). Vengono definiti così quegli scrittori incaricati, come nel caso in questione, di redigere libri che saranno poi accreditati ad altri. Per sua stessa funzione il ghost writer rimane nell' ombra di quello che risulterà poi il vero autore del libro, senza che il suo nome venga mai citato. Quasi a voler ancora di più sottolineare il suo ruolo, il protagonista del film non viene mai chiamato per nome anzi, la sua figura viene spesso assimilata a quella del suo predecessore, morto per annegamento dopo essere caduto in mare da un traghetto, che si trova così a sostituire per redigere la biografia dell' ex Primo Ministro britannico. Le misteriose e sospette circostanze intorno alla morte del precedente ghost writer unita all' improvvisa imputazione per crimini di guerra che grava sul suo datore di lavoro, porterà il personaggio interpretato da un bravo Ewan McGregor ad indagare sui pericolosi segreti di uno degli uomini politici più influenti al mondo. Con uno script tratto dall' omonimo romanzo di Robert Harris (adattato dallo stesso autore), Polanski intrappola il protagonista in una situazione da "intrigo" hitchcockiano, e lo spettatore in un thriller fantapolitico (anche se sono tutt'altro che nascosti i paralleli con la figura di Tony Blair e i suoi rapporti con gli USA durante la guerra in Iraq) dal ritmo contenuto ma implacabile, straordinariamente riuscito grazie all' insieme delle sue parti: la già citata sceneggiatura fa coppia con una regia che esalta la scelta delle ambientazioni e delle scenografie restituendo allo spettatore tutto il senso di smarrimento del protagonista. Ultimo ma non ultimo c'è da considerare l'apporto del cast, che partendo da Ewan McGragor sfoggia un parco attori tutti in grande spolvero anche nei ruoli minori (Jim Belushi), da Pierce Brosnan ai ruoli femminili interpretati da Kim Cattrall e da una mai troppo celebrata Olivia Williams.

5 comments:

sommobuta said...

Visto domenica scorsa al cinema.
Gran bel film, non c'è che dire.

Aspetto di rivederlo per capire meglio certe sfumature, dato che film come questi, per essere compresi al 100% meritano molteplici visioni.

Un salutone! :D

kusanagi said...

sto leggendo il romanzo, sono appena a agine 50 ma mi intriga gia' parecchio, anche perche' Harris e' uno dei miei preferiti, da Fatherland in poi.

Il film potrei vederlo anche solo per Adelle DeWitt, ma questo tu gia' lo sai ^_-

Weltall said...

@sommobuta: assolutamente d'accordo!!! Mi dispiace solo nono riuscire ad andare a vederlo una seconda volta, cacchio!!!

@Kusa: lo so, lo so, eccome se lo so ^__^
Penso che mi procurerò presto il romanzo anche io ^__^

micol zanzuri said...

devo assolutamente vederlo

Weltall said...

@Micol: come minimo ^__^ Benvenuta su questo blog e grazie per il commento ^__*