Tuesday, February 23, 2010

"Detective, you run this precinct like chicken night in Turkey."

Bisognerebbe recuperare e riscoprire più spesso i film del passato, specie pellicole come Distretto 13 Le Brigate della Morte, datato 1976, che ancora oggi rappresenta non soltanto una delle meglio cose partorite da John Carpenter ma anche un autorevolissimo esempio su come si realizzare un remake che, pur restando fedele all' originale, gode di una propria identità. Concetto che calza a pennello con questo film che a suo volta è stato oggetto di un recente e inutile rifacimento ma che potrebbe essere applicato a tantissimi altre produzioni che puntano al risultato commerciale piuttosto che provare almeno a rileggere la pellicola originale. Carpenter ambienta il suo film in una Los Angeles irriconoscibile, un non-luogo dova la criminalità dilaga (che ricorda molto la New York notturna dove Walter Hill ambienterà il suo I Guerrieri della Notte) e dove un gruppo veramente male assortito si deve difendere all' interno del distretto di polizia dall' assalto di una banda criminale in cerca di una cieca e assurda vendetta: c'è il tenente Bishop assegnato al distretto la notte in cui questo chiuderà i battenti per essere trasferito altrove. C'è un gruppo di criminali tra cui un condannato a morte, un padre sotto shock dopo aver assisitito all' omicidio della figlia, una centralinista ed un' impiegata. Con questi elementi Carpenter rifà e omaggia ripetutamente Un Dollaro D' Onore di Howard Hawks, abbracciando anche il cinema di Romero e contaminando così un classico western metropolitano di elementi horror: il distretto isolatto diventa come la casa de "La Notte dei Morti Viventi" un apparente rifugio sicuro ma anche una trappola mortale. Ma anche i nemici senza volto che aumentano di numero e assaltano il distretto sfondando porte e finestre in pieno stile zombi romeriano. Carpenter scrive, dirige, monta (con lo pseudonimo di John T Chance, nome del personaggio di John Wayne in Un Dollaro d' Onore) e musica (colonna sonora perfetta e che ti entra direttamente in testa) un film dai tempi perfetti, personaggi riusciti (il condannato a morte è dipinto quasi come un' eroe romantico), dialoghi taglienti ma soprattutto un ironia ed un coraggio (l' assassinio della bambina è così improvviso e "freddo" da colpire come un pugno in faccia) che raramente si trova nel cinema di oggi. O perlomeno, è raro trovare tutti questi elementi legati assieme in maniera così riuscita.

11 comments:

Spino said...

cultisssimo

kusanagi said...

Grandissimo film, Napoleone Wilson e' come Iena Plienskeen, cinico antieroe in una societa' popolata da zombi decerebrati: un film cosi' non e' piu' possibile non perche' mancano i talenti,
ma perche' la sua diromopente carica politica esiste solo nei piccoli film indipendenti, che adesso in sala non vedi piu'

Siamo in una notte di regime, come diceva il mio conterraneo Benni nel bellissimo Baol ... e ancora non si vede la luce.

Rosuen said...

Sono pienamente d'accordo :-)
Questo è davvero un gran film e mi è piaciuto tantissimo.
è vero che gli assalitori assomigliano agli zombi che entrano senza sosta da ogni finestra o porta.
Il condannato a morte è proprio un personaggio romantico ;-)

Weltall said...

@Spino: ed intramontabile aggiungerei ^__^

@kusanagi: quello che scrivi è tristemente verissimo soprattutto per quel che riguardo il cinema indipendente sempre più invisibile e snobbato dal grande pubblico che certe "realtà" preferisce non vederle e non sentirle...

@Rosuen: eh, lo so che ti è piaciuto ^__^ Hai visto quanto ci ho messo per pubblicare questo post? ^__^

kusanagi said...

No, e' diverso e peggio, purtroppo :(

Il pubblico non sceglie piu': certe cose non gliele fanno vedere per evitare il rischio che trovino qualcosa di alternativo (leggi piu' stimolante, intelligente, provocatorio) al cinepanettone o al blockbuster medio-stupido USA ...

Weltall said...

@Kusanagi: il problema si pone anche quando l'alternativa c'è ma il pubblico sceglie di ignorarla perché, diciamocelo, tutto quello che chiede a qualsiasi media è il minimo contenuto che consenta di dedicare il minimo dell' attenzione. Insomma, a mio avviso la colpa sta da entrambe le parti, che ne dici?

kusanagi said...

Senza dubbio, pero' se su 900 sale esce un Avatar, che non e' neanche il peggio immaginabile, e su 5 esce Moon, bisogna prendere molto bene la mira, per beccarlo ^_-

Secondo me la colpa e' di entrambi, ma con una percentuale del 20-30% di pigrizia mentale del pubblico e 70-80% di imposizione di un prodotto da parte dei TPTB ...

Anche perche' sai bene che io, te e molti altri cineblogger ormai facciamo la recensione di ormai montagne di film che la sala manco la vedono, e per sbaglio arrivano su satellite o a noleggio ....

Ovviamente stiamo parlando della situazione italiana, che purtroppo ormai a livello culturale e' da terzo mondo, anche indubbimante grazie ad un popolo che si adagia molto sul convenzionale e sul precotto ....

Weltall said...

@kusanagi: sicuramente la distribuzione ci ha marciato, finendo per influire pesantemente sulle scelte del pubblico generalista, al quale comunque non riesco proprio a perdonare questo atteggiamento da pecoroni che non fanno un minimo sforzo per pensare con la propria testa!

kusanagi said...

Concordo, ma purtroppo e' una prerogativa di noi italiani (cattolici, sia di dx che di sx) seguire il gregge.

Ci hanno abituato cosi', e chi si "ribella" e' perche' per cultura o inclinazione non si sente del tutto a proprio agio.

Se ti piacciono i manga e i film giappo o orientali, vuol dire che sei abbastanza refrattario alla morale cattolica per quel che riguarda la sessualita', ad esempio.

Capirai, qua in Italia si sono sconvolti quando in Card Captor Sakura i nemici si trasformano da uomini a donne, immaginiamo cosa farebbero in presenza di un X/1999 o Ludwig o Cantarella, dove vengono celebrati appassionati amori omosessuali maschili ...

Weltall said...

Me lo immagino eccome, basta vedere cosa succede quando un cantante confessa di fare uso di droga...

Deneil said...

Mi sono guardato 4 film (un dollaro d'onore+rio lobo+rio bravo+mezzogiorno di fuoco..legati dal fatto di essere più o meno uno il remake dell'altro) per vedermi questo distretto 13...più gli zombie movie di romero e infine il remake con ethan hawke e morpheus...alla fine stavo delirando...questo comunque è una sintesi eccezionale...pieno di rimandi ai film che ho citato, con una colonna sonora perfetta come dici anche tu e personaggi perfetti...davvero cult!