Si può odiare tutta la vita Todd Philips per la trasposizione cinematografica di Starsky & Hutch, questo è un dato di fatto. Neanche sapevo ci fosse lui dietro Road Trip (quello con il nonnetto sotto effetto viagra che tirava giù i sopramobili) e questo poco importa. Ciò che importa infatti è lasciare perdere i suoi trascorsi e concentrarsi sul suo ultimo lavoro, The Hangover, una delle commedie americane più riuscite e divertenti degli ultimi anni. Arrivato in Italia con il titolo "Una Notte da Leoni", l'avevo prontamente snobbato senza tanti pensieri, salvo poi decidere di recuperarlo in un secondo momento sulla scia di commenti e critiche positive collezionate tanto qui da noi come in patria. Il motivo di tale successo è presto detto: The Hangover è la classica commedia al maschile incentrata sulle vicissitudini dei protagonisti, con le donne a fare da contorno. Questa in particolare vede i quattro protagonisti partire alla volta di Las Vegas per festeggiare l' addio al celibato di uno di loro prossimo a sposarsi. Insomma, un film che parla di un addio al celibato, sai che novità. Ma qui sta il bello perchè la parte più ovvia è proprio quella che manca, un vuoto narrativo che corrisponde al vuoto di memoria di tre dei quattro protagonisti che si troveranno impegnati a ricostruire gli avvenimenti della nottata per ritrovare il futuro sposo misteriosamente scomparso. A confermare che il film trovi nella sua forma la carta vincente, è che presto ci si dimentica e ci si disinteressa agli eventi dell' addio al celibato, preferendo che la "mancanza" venga colmata passo dopo passo durante il film. L' elemento comico, oltre che dai tre personaggi (su tutti l'esilarante/inquietante Alan), è rappresentato proprio dalle varie situazioni ed equivoci in cui i nostri si vanno a trovare pur non sapendo perché, componendo tassello su tassello un mosaico del quale solo nei titoli di coda ce ne viene regalato un piccolo ma divertentissimo assaggio. Naturalmente il film richiede che si sia ben disposti verso questo tipo di commedie e soprattutto verso un certo tipo di comicità, ma messo in conto questo, The Hangover si fa apprezzare, ricordare e non gli si nega neanche una seconda visione.
7 comments:
I titoli di coda sono fenomenali.
wella..confermo che i titoli di coda hanno avuto un riscontro super positivo...rimani con l' incognita di capire cosa cavolo hanno fatto e poi alla fine le foto di colmano il dubbio...
mi fà spanzare dal ridere il ciccione col bambino che fà finta di fargli fare le pippe con la manina...
@Cineserialteam: indimenticabili ^__^
@Killo: tutto quello che fa e dice Alan è divertente ed all ostesso tempo inquietante ^__^
Ma io me lo rivedo anche 5 volte per dire. Mi ha fatto veramente ridere di gusto. I titoli di coda sono veramente da soffocarsi e pisciarsi sotto contemporaneamente.
Ah l'attore che interpreta Alan è il grandissimo Zach Galifianakis che ho apprezzato veramente moltissimo nel bellissimo telefilm "Bored to death" con Jason Scwhartzman come protagonista tra l'altro. Non so se l'hai visto, in caso negativo io te lo consiglio caldamente: è andata in onda solo la prima stagione di solo 8 episodi da 20 minuti ciascuno, dunque tranquillamente recuperabile.
Ale55andra
@Ale55andra: grazie per il consiglio!!! Provvedo a recuperare ^__*
Bellissimo!e ora mi ucciderai ma a me son piaciuti anche Road Trip e Starsky e Hutch (che ritengo uno dei pochissimi se non unico rifacimento di quei mitici telefilm anni 70-80 ben riuscito)...
@Deneil: ah ah ah ma no che non ti uccido ^__^
Il fatto è che sono i ad essere molto esigente in certi casi ^__^
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