Difficile spiegare a parole quanto fosse atteso e temuto allo stesso tempo dalla fan base di lettori Marvel, un progetto epico come The Avengers. Atteso perchè è innegabile l' impegno profuso dalla Casa delle Idee nel portare singolarmente sul grande schermo ciascuno dei membri principali del gruppo con una grande attenzione a mantenere, l' incarnazione cinematografica dei singoli personaggi, quanto più fedele alle versioni cartacee classiche e più moderne, costruendo inoltre una continuity da film a film fatta di chiari riferimenti, le famose sequenze dopo i titoli di coda, ma anche di piccoli dettagli che non sfuggono all' occhio più attento. Altrettanto temuto però, proprio perchè mettendo insieme così tanti personaggi "forti" in un unico film poteva risultare difficoltoso bilanciarne adeguatamente la funzionalità, lasciando che alcuni venissero messi in ombra dagli altri. Senza contare la necessità di una storia solida nella quale inserirli che non risultasse unicamente un' espediente commerciale, certamente vincente, ma fallimentare nel suo complesso. Succede poi che per la regia salta fuori il nome di Joss Whedon, uno che si è fatto un nome in ambito di serie televisive ed anche in campo fumettistico gestendo, tra gli altri, un interessante ciclo di storie sulla collana Astonishing X-Men, che per la gioia di tutti mette mano anche alla sceneggiatura compiendo un piccolo miracolo. The Avengers non è soltanto il primo crossover cinematografico di casa Marvel ma anche la perfetta combinazione tra il cinecomix e blockbuster d' intrattenimento in grado perciò di essere apprezzato a più livelli da una vasta gamma di pubblico soprattutto grazie all' altissima spettacolarità delle scene d' azione (sopratutto quella finale). Ma il film di Whedon farà felici soprattutto i lettori Marvel più affezionati con una storia ampiamente ispirata al primo ciclo degli Ultimates (la versione riveduta e corretta in chiave moderna dei classici Vendicatori), un grande rispetto per le più classiche dinamiche fumettistiche dei crossover (gli eroi prima si picchiano tra di loro poi combattono insieme contro il nemico comune) ed una notevole cura riservata ad ogni singolo personaggio: ognuno, buono o cattivo che sia, ha il suo spazio, il suo modo di interagire con gli altri e la possibilità di mettere in mostra i propri talenti (Hulk "spacca", neanche ci sia bisogno di sottolinearlo) e alcuni risultano addirittura più convincenti rispetto al loro film in singolo (Captain America in primis). Whedon ci regala insomma il migliore The Avengers che potessimo anche solo lontanamente sperare e ci lascia con un finale dopo i titoli di coda che ci fa intendere chiaramente che le avventure degli eroi più potenti della Terra non sono finite certo qui.
Recensione già pubblicata su CINE20.
6 comments:
Quel che più mi è piaciuto è stata la capacità di giocare coi miti dei supereroi: Whedon ha fatto ancora una volta centro, ma non avevo dubbi al riguardo ^___^
Io che pure non sono affetto un lettore o conoscitore del mondo fumetto, sono rimasto davvero elettrizzato. Anche dalla mia ignoranza mi sono accorto di quanto elemento fumetto Whedon abbia iniettato nel suo film.
non l'ho visto, ma avrei voluto
@kusanagi: io un po' di paura l' avevo a dirti la verità ma è svanita dopo cinque minuti di visione ^__*
@Noodles: tanto elemento fumetto che ha dimostrato quanto Whedon sia un profondo conoscitore della materia!
@Pupottina: lo trovi ancora in sala sicuramente!!!
Mi è piaciuto tantissimo ^^
@Barbara: non faccio fatica a crederci! Il film è una bomba!!! ^^
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